Interviene sul tema dell’Arena Garibaldi anche Salvatore Sanzo, attraverso il proprio profilo Facebook con un lungo post.
Queste le parole di Salvatore Sanzo: “Si dibatte solo sui giornali o su Facebook: la #politica ormai si fa così, non più nelle sedi di partito come mi avevano insegnato. Ed allora dico la mia sulla “vicenda stadio” senza criticare la posizione dell’Ordine degli Architetti, prescindendo dal doppio ruolo professionale-politico di Presidente, ma chiedendo anche rispetto verso la società calcistica, che sembra abbia voglia di investire, e verso l’amministrazione comunale che certamente non ha bisogno di consigli, suggerimenti o quant’altro. Ognuno faccia il suo mestiere, per dire che interventi di sostegno e supporto a favore dell’Arch. Bongiovanni non hanno senso. Lo stadio dell’A.C. Pisa 1909 è l’Arena Garibaldi “Romeo Anconetani”: punto e stop. #Ospedaletto è una meta irraggiungibile. Chi costruisce a #Pisa uno stadio completamente nuovo? A Frosinone hanno speso 20milioni di euro su una struttura già esistente, tanto per far capire. Che lo stadio abbia bisogno di un restyling è fuori discussione. Che il Comune di Pisa debba condividere e supportare la procedura anche. Senza spendere un soldo pubblico, però. Perché gli investimenti sugli impianti sportivi devono essere fatti su piscina, pista di atletica, palestra de I Passi, Abetone, palestre scolastiche dove vanno i nostri figli e campi sportivi in generale che fanno attività sociale. Anticipo già qualche mal informato che mi chiederà perché non abbia provveduto io a fare questo: semplicemente perché la delega, la competenza non era del settore SPORT. Ci ho provato ma sono riuscito solo a far fare qualche lavoro al palazzetto dello #sport (tra l’altro con 1 anno di ritardo). E lo dico senza polemica alcuna.”
Sanzo nel suo comunicato ha citato le parole di qualche giorno fa a firma dell’Ordine degli Architetti di Pisa. Ecco qualche stralcio: “Il progetto di riqualificazione dello stadio di Pisa, a ridosso della Torre pendente, dovrà necessariamente tenere conto di una pianificazione urbanistica e paesaggistica, informata alle metodologie di tutela monumentale e ambientale, di cui Pisa necessita da troppo tempo, così come indicato dal comitato Unesco. Un intervento così rilevante per le tematiche di fruizione, sportiva, qualitativa e di vita di questa città, merita un dibattito aperto di tipo urbanistico su prospettive di valorizzazione a lungo termine; merita un serio concorso di architettura su basi pianificatorie oculate, quale strumento di garanzia di partecipazione e di qualità. E’ necessario e urgente, favorire sempre l’individuazione delle migliori e più innovative soluzioni di carattere urbanistico e architettonico attraverso una corretta procedura concorsuale e partecipativa. Pensiamo che ogni trasformazione urbanistica e architettonica sia occasione di riqualificazione, di miglioramento della qualità urbana e dei servizi”