A chi leggerà per caso, queste parole non diranno niente e non capirete mai quello che la Pisa sportiva e non sportiva ha passato quest’anno. Vi sembreranno frasi a caso, parole messe insieme senza un senso. Se invece queste parole vi faranno qualche piccolo effetto, oppure vi proietteranno in un lungo viaggio mentale fatto di sofferenze, sacrifici, lotte e turbinii di emozioni che potrebbero bastare per un’intera vita, allora ci troverete molto più di un senso.
Queste sono le parole di una stagione, quelle di una tragedia shakespeariana, quelle di un film irripetibile senza un happy ending, ma anche senza una morte, con una rinascita e con la consapevolezza che siamo tutti uniti, volenti o nolenti, da un unico filo conduttore: giocatori, tifosi, allenatore, presidente, giornalisti, addetti ai lavori, ma soprattutto siamo tutti, anche chi non lo è ufficialmente all’anagrafe, pisani per sempre.
Gol di Eusepi. Don’t worry B happy. “Incolto squilibrato”. “Squalificato mestierante”. Gattuso brucia lo striscione Mai una Gioia. “Io di Petroni me ne sbatto il cazzo”. “Quello con gli occhiali grossi”. Il Pisa lo prende Lucchesi? No, lo prende Petroni. Il patto di Gallarate. Il nuovo CDA. Presentazione a Tirrenia. Tambone. Ritiro di Storo. Fideiussione bulgara. Sei nuovi acquisti. Torna il Pisa Sporting Club? E invece no. La seconda fideiussione. Madonna. Mian. Freggia. Petroni viene arrestato. Gattuso si dimette. Minghetti. #IoStoConRinghioGattuso. Le parole di Taverniti. Filippeschi. Sanzo.
Comunicati su comunicati. La Curva Nord. Pisa non si piega. Maurizio Mian presidente? E invece no. Pisa-Celta Vigo non si gioca. Tre giocatori vanno via. Gli altri restano. Pedullà. Criscitiello. Ivan Zazzaroni. #CaneDelleBerve. Le querele ai giornalisti. Pablo Dana. Calleri. Gravina. La Coppa Italia. Colonnello. Damiano Tommasi. Gattuso e il Kazakistan. La squadra non si allena, ma vince. San Piero a Grado. Autogestione. Twitter. Facebook. I social. Conferenza Stampa. Britaly Post. Terravision. Carrara Holding. Ancora comunicati su comunicati. Italpol. Il Fondo di Dubai. Preliminare. Ultimatum. Forte dei Marmi. Equitativa. Sportativa. L’avvocato Nolli. Il ritiro di Avellino. La squadra non parte. Sundas. Petroni vattene. Gli amministratori di Petroni. Cecinelli. Comito. Tommasetti. Placanica. Giampaolo. De Visu. San Rossore. L’avvocato Piscini. Vertenza dei calciatori. Due Diligence. Rinviata Ternana-Pisa. Tavecchio. Caccetta. Gustinucci. Insieme per il Pisa. Accordo con Dana. Gattuso ritorna. Pisa-Novara. Lisuzzo. Gol. Un abbraccio. Lorenzo Giorgio. Anellucci.
Dana è inadempiente. Lazzari e Mudingayi. Ragazzi che si allenano al parco. Il lodo Battini. Petroni paga gli stipendi. Petroni non paga i contributi. Petroni non paga gli stipendi. Deferimenti. Penalizzazione. Infront. Dussmann. La famiglia Corrado. Offerta pubblica per il Pisa. MaGiCo. Gruppo Ruggeri. Gunther Reforme. Sportativa/Equitativa. Dana si ritira. Mian si ritira. Rimandato il processo di Petroni. Petroni tratta con Corrado. Bollette non pagate. Dipendenti non pagati. Ancora comunicati su comunicati. Petroni non vende. Magico si ritira. Magico ci ripensa. Il Pisa è venduto. Non è vero. Ancora querele ai giornalisti. Le modifiche di Taverniti al contratto. Il bilancio è approvato. L’ultima offerta d’acquisto. 22 Dicembre. Fabrizio Lucchesi se ne va. Milano. Ritardo di tre ore. “Manca poco. Un cincinino.” Taverniti è svenuto. Il Pisa è davvero venduto. Pisa liberata. Il Pisa è di Corrado. Petroni condannato.
Cinquemila a un allenamento. Il calciomercato di Gennaio. Bubbolatori. Manay una gioia. Torneo di Viareggio. Doraemon. I nuovi sponsor. Il problema stadio. Pisa-Tianjin. Cannavaro. La miglior difesa d’Europa. Non si segna nemmeno con le mani. Abodi e la Federcalcio. Abodi perde. Abodi si dimette. Biglietti esauriti. Vicenza-Pisa. I festeggiamenti dei 108 anni. 4 punti in meno. I rinnovi. Penultimi. Ultimi. Di nuovo penultimi. “Gattuso non resterà in Lega Pro”. #RinoResta. Il Pisa non vince più. Pisa-Cittadella. Arrighini. Lega Pro.
“Una stagione da riscattare, una categoria da riconquistare, un futuro da riprogrammare. Tutti uniti bisogna continuare a lottare”.
Ripartiamo da qui.
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