Dopo la gara, in sala stampa arrivano Gautieri, Di Quinzio e Petkovic per il Pisa oltre all’allenatore della Viterbese Bertotto. Ecco le loro dichiarazioni.
Il primo ad arrivare in sala stampa è l’allenatore della Viterbese Bertotto. “Sapevamo che il Pisa aveva ed ha elementi di assoluto valore. La dedizione e il lavoro per affrontare questa partita doveva essere massimo. Ritengo che la nostra squadra abbia giocato a calcio come fa sempre. Siamo stati lenti forse nella circolazione di palla, ma non ricordo nella ripresa azioni che ci abbiano impensierito. Mi aspettavo esattamente questa partita da parte del Pisa. Era normale e logico per una squadra che doveva ribaltare una situazione difficile. Ma non recrimino niente ai ragazzi, forse la fase difensiva deve essere più tignosa e determinante, meno superficiale, perché l’errore di un singolo può inficiare il lavoro di tutta la squadra. Ho comunque fatto ai ragazzi i complimenti, il risultato di oggi non sposta di una virgola il nostro tipo di campionato. Il cambio di modulo in corso d’opera non è un problema per noi che lavoriamo su tanti aspetti. La Viterbese può crescere tanto, con la giusta attenzione nella cura del dettaglio perché i dettagli fanno sempre la differenza nelle cose. Si è calata al 100% nella nostra realtà, questo è il presupposto per una ottima stagione, però c’è il supporto di tutti dal presidente allo staff. Oggi non era un esame di maturità, la maturità arriva alla fine di un percorso scolastico, e la scuola è appena cominciata.”
Per i neroazzurri ecco le dichiarazioni di Davide Di Quinzio: “Abbiamo messo sotto la Viterbese andando subito sul 2-0, forse nel secondo tempo siamo calati troppo, dovevamo ripartire meglio di contropiede. Abbiamo preso gol su un rigore che non c’era, ma va bene così. Questo è un segnale importante, soprattutto per il gruppo. Abbiamo risposto presenti alla chiamata del mister. L’importante era portare a casa il risultato. Ci siamo abbassati un po’ di più per ripartire forse, ma va dato del tempo a questa squadra e al mister. Vincere aiuta a vincere, all’inizio ci è girata un pochino male, può capitare a tutti. L’Alessandria fa fatica, il Lecce anche, non è facile per nessuno soprattutto se si hanno grandi ambizioni. Sono felicissimo per il gol, mi serviva anche perché venivo da due panchine, ma soprattutto l’importante era vincere per la squadra. Ho visto il difensore che vedeva da un’altra parte, sono partito e ha sbagliato così sono riuscito a fare gol, c’era solo quello spazio è andata bene. E’ stato bellissimo, spero di farne altri anche se non sono un goleador.”
Queste invece le dichiarazioni di Gautieri: “Avevamo preparato la gara sapendo che li potevamo mettere in difficoltà. Il primo tempo siamo passati meritatamente in vantaggio, poi potevamo chiuderla ma non l’abbiamo fatto. Nella ripresa abbiamo difeso molto bene e c’è stata grande applicazione per difendere il risultato. Mannini l’ho provato questa settimana in quella posizione, mi serviva un giocatore che potesse far allungare la difesa avversaria. Mannini nasce lì da esterno però la scelta l’ho maturata questa settimana. De Vitis è un giocatore importante, ti dà fisicità e qualità. E’ un centrocampo di grande palleggio, sono stati perfetti a giocare e a verticalizzare. E’ un professionista serio. Nel momento del rigore c’è stato un po’ di timore e inerzia, forse ci siamo abbassati troppo, ma questo non deve succedere. Birindelli è stato perfetto fino al momento in cui ha giocato, deve lavorare sulla continuità. Se Samuele rende per 90′ può essere un valore aggiunto per la società. Umberto ho preferito tenerlo in campo per fisicità perché la squadra stava soffrendo e negli ultimi 7-8 minuti. Un terzino in più? E’ una domanda che mi farete sabato. Ho la fortuna di avere un gruppo straordinario, risponde a tutte le situazioni. Vorrei fare tanti anni a Pisa, questo è il mio sogno. Mi associo allo striscione dei tifosi, c’è grande vicinanza da parte mia e della mia famiglia alla popolazione di Livorno. Dobbiamo essere tutti uniti in questo momento.”
L’ultimo a parlare è il portiere Petkovic: “Sto facendo il lavoro del portiere, deve dare sicurezza alla squadra, sempre aiutare la squadra nei momenti di difficoltà. Sono vittorie belle, ognuno si aiuta. Sul primo tiro non avevo visto partire subito la palla, ma bisogna essere pronti sempre anche dopo venti secondi. Ci ero quasi arrivato sul rigore, ho aspettato fino all’ultimo, ma lui ha tirato molto angolato ed è stato più bravo. Un po’ di esperienza in Lega Pro ce l’ho. Quando un giocatore arriva deve guadagnarsi il posto, ma deve soprattutto essere in grado di dare continuità.”