Durante la seconda puntata di Finestra sull’Arena, il talk show condotto da Michele Bufalino con Aurora Maltinti, Gabriele Bianchi e Simone Del Moro, è intervenuto telefonicamente Fabrizio Ferrigno, ex calciatore neroazzurro. Rivedi la puntata e rileggi le dichiarazioni di Ferrigno.
Queste le sue prime parole, dedicate al momento dei neroazzurri: “Non è facile mettere le cose a posto quando si costruisce una squadra per vincere. Ci vuole tempo. Pisa è una piazza esigente che vuole tornare subito in B, ma deve fare i conti con un nuovo allenatore e molti nuovi giocatori. Non sono stati neppure fortunati, fallire un rigore al 94esimo non capita tutti i giorni e il portiere Liverani è stato bravissimo, lo conosco bene, l’ho portato io prima a Catania e poi a Pagani.”
Tu segnasti il primo gol del Pisa quell’anno: “Quella partita la ricordo bene, il Pisa veniva da 3 pareggi consecutivi per 0-0 e poi feci gol nel secondo tempo, quello che ci permise di vincere la gara. Auguro anche al Pisa di poter partire così iniziando una cavalcata come quella che facemmo noi dieci anni fa.”
Parlaci del tuo lavoro di DS: “Oggi sono un DS e posso dire che per un DS è importante avere carta bianca nelle scelte da fare, ma sempre rimanendo in sintonia con la società. Magari ogni tanto capita di sbagliare il giocatore che si è andati a cercare, ma l’importante è non sbagliare mai l’uomo, dando maggiore importanza all’aspetto morale e caratteriale di un calciatore.”
Cosa ricordi di quel campionato? “Eravamo una banda di delinquenti in campo e avevano tutti paura di noi. Volevamo vincere a tutti i costi, anche gli arbitri avevano paura di noi. Ci abbiamo messo sempre anima e cuore perché in Serie C puoi essere bravo quanto vuoi ma se non corri e non meni la battaglia finale non potrai mai vincerla. Bisogna sempre rimboccarsi le maniche e dare il 200%”
Come vedi il Pisa? “Ci sono molti giocatori bravi, ma bisogna vedere quanto sono funzionali al modulo. Non credo sia un problema di schemi, la differenza la fanno i giocatori in campo quando si adattano alle varie situazioni che accadono e all’avversario.”