Gattuso ha parlato in maniera molto chiara alla sala stampa dell’Arena Garibaldi. Non è disposto a salvare nessuno. Per questo motivo ha lasciato a casa Manaj, una scelta relativa all’atteggiamento del giocatore in settimana.
Ecco le prime parole di Gattuso: “Veniamo da due partite problematiche. Ci siamo fatti tante domande col mio staff. Poche volte, all’inizio forse, ci siamo trovati a gestire vantaggi. Forse non eravamo abituati a farlo. In queste due partite ci siamo ritrovati a farlo e l’abbiamo fatto male, è una cosa sulla quale dobbiamo migliorare. Non ce l’abbiamo dentro, è una cosa nuova.”
Poi due parole sugli errori delle ultime gare: “In questo momento bisogna analizzare gli errori che abbiamo fatto. Le criticità mostrate in queste ultime gare le dobbiamo superare se vogliamo salvarci. Dopo l’1-1 col Latina avevamo perso la testa e forse ci è andata anche bene per certi versi. “
Una riflessione seria sull’atteggiamento della rosa: “Non posso pensare di aspettare qualcuno o che qualcuno interpreti la partita a modo suo. Non giochiamo con gli amici a calcetto. Bisogna rispettare il lavoro della settimana, tanti sono stremati mentre tanti altri danno un’interpretazione a modo loro e non va bene. Manca pochissimo tempo, non posso più guardare in faccia a nessuno e gli atteggiamenti, la voglia, il veleno, se non lo vedo possono anche rimanere a casa. Manaj oggi, per esempio, non è convocato. Starà a casa.”
Poi si parla di infortuni: “Per quello che riguarda gli infortuni e i recuperi, Varela sta bene e partirà dalla panchina. Edy si allena e non si allena. Golubovic ha avuto una ricaduta al quadricipite e Landre ce l’avremo la prossima settimana. “
Sulla salvezza: “Alla salvezza ci dobbiamo credere, ci crede la Ternana, ci crede il Trapani, noi dobbiamo crederci per forza anche perché sul campo abbiamo fatto 34 punti. Io voglio vedere i ragazzi lottare in campo e non ripetere gli stessi errori su cose che abbiamo già affrontato in passato. Dobbiamo lavorare molto anche a livello mentale, la penalizzazione su questo potrebbe essere un problema. Questa squadra ha pagato tanto dall’inizio dell’anno in energie mentali, sembriamo i protagonisti di “Fuga per la vittoria”. Si allenano con grande entusiasmo, è un dato di fatto che abbiamo speso qualcosa più degli altri”.
Sulla questione stadio e sul tifo: “In tante città si parla di progetti, essendo anche una piccola cittadina e c’è una possibilità di farla, che si faccia. E’ un qualcosa di più per la città e per il club. Chi ha lo stadio di proprietà ha una marcia in più. Anche a livello cittadino. Lo stadio rappresenta la città. Una città come questa che ha una storia importante deve avere il suo teatro calcistico di livello. Con una viabilità giusta e un progetto fatto a modo, lo stadio può tranquillamente rimanere qui. I tifosi sanno come la penso, oggi vogliamo giocare in casa come abbiamo giocato con la Maceratese, il Foggia, il Pordenone. Se le prestazioni sono arrivate non è stato solo merito dei giocatori, ma anche del tifo. Il patrimonio della categoria dev’essere di tutti, della squadra, dei tifosi. Ognuno deve fare qualcosa per centrare questo obiettivo.