Livorno-Pisa è senza dubbio la sfida dell’anno, un derby che affascina la Serie C e tutta la Toscana, ma non solo. Le due squadre arrivano a questo appuntamento con un morale e una situazione completamente diversa. L’analisi dei numerosi motivi per cui sarà una partita decisiva per l’esito della stagione e come arrivano le due società a questa sfida.
Solo un paio di mesi fa sarebbe stato impensabile pensare al derby come a uno snodo fondamentale del campionato. I neroazzurri erano troppo indietro in classifica, mentre il Livorno lanciatissimo verso la vittoria del campionato e della promozione. In due mesi è successo di tutto da ambo le parti, con la situazione all’interno dello spogliatoio e delle gestioni tecniche che si è rovesciata più volte. Analizziamo insieme la situazione delle due squadre e i motivi che rendono la partita fondamentale per il campionato.
CASA LIVORNO – A fine dicembre a Livorno la tranquillità regnava sovrana. Gli amaranto si trovavano a oscillare tra i 10 e i 13 punti di vantaggio sul Pisa, mentre il Siena viaggiava intorno ai 5-6 punti di distacco. Ma a partire da gennaio il Livorno ha vinto solo 3 partite su 12 disputate, per una crisi profondissima e inaspettata che li ha portati a essere sopravanzati dal Siena in classifica di un punto e con il Pisa a ridosso di due punti, sebbene gli amaranto abbiano una gara in più da disputare. A marzo, dopo le sconfitte casalinghe contro Pontedera e Cuneo, oltre a una vittoria che mancava da ben 5 partite, Sottil comunica le dimissioni alla società. Solo due giorni dopo queste vengono revocate e la squadra torna alla vittoria contro la Giana Erminio, ma è solo un fuoco fatuo, poiché la squadra amaranto torna alla sconfitta contro il Pro Piacenza. Spinelli decide di esonerare Sottil e di assumere Foschi, che però, dopo le belle vittorie col Siena e la Viterbese, in due scontri diretti, trova nuovamente la crisi e tre sconfitte consecutive. A pochi giorni della sfida col Pisa dunque torna in panchina Sottil, ma i problemi del Livorno non finiscono qui. Gasbarro si è operato e dovrà dire addio al resto della stagione e la difesa dovrà fare a meno anche di Borghese e Franco, squalificati. Agli amaranto mancheranno dunque due difensori centrali e un terzino. Doumbia inoltre ha un problema muscolare e anche in caso di recupero dovrebbe partire dalla panchina. In attacco è squalifica per l’attaccante Murilo, mentre Baumgartner è ancora fuori per infortunio. Rientrati invece i “casi” Mazzoni e Vantaggiato, esclusi dall’11 titolare dal presidente Spinelli nell’ultima gara contro l’Olbia. In pochi mesi sono però cadute tutte le certezze dell’ambiente, che va avanti giornata dopo giornata per inerzia. Attenzione però, per il Pisa non sarà una passeggiata. Il Livorno è un leone ferito, ma questa è una gara particolare e unica nel suo genere, aperta a qualunque risultato. Le stranezze non sono finite, comunque sia, perché ieri a Livorno ci sono stati nuovi avvicendamenti societari. Il club amaranto infatti ha reso noto che “ il vicepresidente Marco Arturo Romano assumerà un ruolo più operativo all’interno della società. Tale “operatività”si dispiegherà in tutti gli ambiti della società stessa”. Non è l’unica novità, perché sempre ieri “Silvano Siri è rientrato nel Consiglio d’Amministrazione della società amaranto diventando anche il nuovo addetto agli arbitri. La decisione è stata assunta dal presidente del Livorno, Aldo Spinelli” si legge su amaranta.it
CASA PISA – A Pisa la situazione è completamente all’opposto. I consensi sono in crescita dopo l’avvicendamento in panchina di Mario Petrone, ma arrivare a questo punto non è stato semplice. La fiducia incrollabile della società nei confronti di Pazienza è venuta meno nelle scorse settimane, a seguito di una importante crisi di risultati che ha portato il Pisa a non sfruttare i ripetuti match point offerti dalle avversarie poste avanti in classifica. Con una vittoria in sei partite, dopo il 24 marzo la società è stata costretta ad esonerare il giovane tecnico per cambiare rotta come ultima carta da giocarsi per il finale di stagione. Le due vittorie, convincenti dal punto di vista del carattere e del gioco espresso, giunte contro Giana Erminio e Pro Piacenza, hanno fatto sì che la squadra trovasse finalmente fiducia nei propri mezzi. Dal punto di vista delle assenze, se Atene piange, Sparta non ride. Per la partita col Livorno mancherà, come noto, capitan Mannini, mentre di Carillo non si è più saputo nulla. Izzillo inoltre ha accusato un brutto colpo nella sfida contro il Pro Piacenza e la sua presenza è in forse, mentre è da valutare Sabotic. Nessun problema invece per Birindelli, uscito per crampi. Dovrebbe invece rientrare pienamente a disposizione Ingrosso, ma quest’ultimo, in caso di impiego, molto probabilmente partirà dalla panchina data la prolungata lungodegenza con conseguente mancanza di minutaggio nelle gambe. Livorno-Pisa, comunque sia, è una partita fondamentale per il futuro della stagione del Pisa. I neroazzurri non vincono all’Ardenza da ben 40 anni, precisamente dal 3 dicembre del 1978, una vita fa, quando a decidere la rete della vittoria fu Barbana. Vincere significherebbe non solo sfatare un taboo che dura da decenni, ma anche abbattere definitivamente il Livorno, eliminandolo sicuramente sia dalla lotta alla vittoria del campionato (a quel punto quasi certamente appannaggio del Siena, salvo crisi di risultati anche di quest’ultima compagine), sia dalla corsa ai playoff con l’ambiente amaranto che si troverebbe completamente stordito per affrontare anche questo lungo impegno di un ulteriore mese e mezzo. In poche parole, una vittoria del Pisa avrebbe l’effetto di una bomba atomica sullo spogliatoio amaranto, mentre avrebbe l’effetto diametralmente opposto per i colori neroazzurri. Il Pisa inoltre potrebbe sperare anche di tornare in lizza per la vittoria del campionato che, per quanto possibile, appare comunque poco probabile, realisticamente parlando. Lo sgambetto al Livorno funzionerebbe anche in caso di pareggio, con Petrone che avrebbe tutta la tranquillità di preparare i playoff e il finale di stagione. Questa gara è inoltre il vero esame del Pisa di Petrone da qui alla fine del campionato, per dimostrare che la mentalità è davvero cambiata. I neroazzurri, lo ricordiamo, per tutta la stagione si sono specializzati nel rianimare i morti, perdendo o pareggiando con tutte le squadre del fondo della classifica, date per spacciate. Una sconfitta non solo risolleverebbe il morale all’ambiente livornese, ma affosserebbe nuovamente quello neroazzurro. Per tutte queste ragioni ecco perché questa è una partita imperdibile.
CASO BIGLIETTI – Ieri inoltre c’è stato gran movimento attorno ai biglietti della super sfida. I tagliandi per il settore dei pisani, 1440, sono stati esauriti dopo solo 10 minuti dalla messa in vendita. Come denunciato dalla società amaranto invece, nella persona di Maurizio Laudicino, a Pisa sono stati falsificate le generalità di alcuni tagliandi, motivo per cui nel pomeriggio di ieri la vendita online è stata sospesa. Il rischio, per chi venisse scoperto e per chi avesse contribuito volontariamente a farlo, è molto alto. il consiglio è quello di farsi annullare il tagliando quando prima per non incorrere in eventuali gravi problemi. Sempre Laudicino oggi annuncia di avere annullato i biglietti con l’anagrafe modificata che tornano disponibili per l’acquisto per i tifosi del Livorno.
SOCIAL TV – Di Livorno-Pisa si parlerà nel corso della puntata numero 27 di Finestra sull’Arena, il nuovo talk show sul Pisa, giovedì 12 aprile alle 21. In studio ci sarà l’ex giocatore e capitano del Pisa Emiliano Niccolini. Per seguire la diretta basterà collegarsi sulla pagina Facebook della trasmissione o su SestaPorta.News e successivamente in podcast sul sito di Radio Bruno.