Mentre il Pisa è al lavoro per preparare la sfida di martedì sera, aspettando le parole di Luca D’Angelo che domani parlerà in conferenza stampa per preparare il match, cerchiamo di fare il punto della situazione. Come arrivano le due squadre a questo appuntamento?
QUI BENEVENTO – Le Streghe si sono ripresa dolo una sola vittoria e quattro sconfitte negli ultimi 5 turni di campionato, che l’avevano fatta scivolare al settimo posto in classifica. La vittoria sull’Ascoli, di misura, soffrendo e segnando sull’unica conclusione in porta della partita, ha però dato una sterzata dal punto di vista mentale all’ambiente. Due i dubbi di formazione per un Caserta che ha già recuperato Lapadula, dal punto di vista mentale, Glik e Sau. Sono usciti infatti malconci dalla sfida di Ascoli Gaetano Letizia e Artur Ionita. Resta in dubbio anche Francesco Forte, tornato in panchina, ma reduce da un grave problema muscolare al bicipite femorale. Contro i nerazzurri peseranno anche le diffide. Calò, Acampora e Improta sono entrati in diffida poiché secondo il regolamento di playoff si viene squalificati dopo due ammonizioni in due diverse gare.
QUI PISA – Come noto D’Angelo deve fare a meno di Caracciolo, dopo l’operazione a menisco e crociato dei giorni scorsi. Il tecnico rinuncerà anche a Hermannsson, la cui infiammazione tendinea al piede non ha permesso al giocatore di allenarsi regolarmente. Restano dubbi sull’effettiva condizione di Marsura, mentre il resto della squadra è in forma. Di sicuro però il reparto difensivo è quello in maggior emergenza e l’allenatore dei nerazzurri dovrà fare di necessità virtù. I due centrali maggiormente provati in questi giorni sono De Vitis e Leverbe. Dal punto di vista offensivo c’è solo l’imbarazzo della scelta, mentre a centrocampo si cerca un partner adatto a Nagy e Marin. Non dovrebbero esserci variazioni di schema, col 4-3-1-2 modulo designato per provare a vendicare il 5-1 del Vigorito in campionato. A Benevento, tra l’altro, i nerazzurri non hanno vinto e devono cercare di scardinare anche questo taboo.