Dopo la sconfitta di Coppa Italia, la mente è già rivolta al primo impegno di campionato contro il Cittadella del 13 agosto. Si preannuncia però un inizio in salita e in uno stato di emergenza per la truppa di Maran. Ecco perché.
INFORTUNI E SQUALIFICHE – Sarà subito un Pisa in ristrutturazione quello che ha già iniziato a riunirsi questa mattina a San Piero a Grado, per iniziare la marcia di avvicinamento alla sfida col Cittadella. Partiamo da Pietro Beruatto e Adam Nagy che non saranno presenti dopo la squalifica rimediata dal giudice sportivo dopo i playoff con il Monza. A loro si aggiungeranno Lorenzo Masetti ed Ernesto Torregrossa. Il primo potrebbe rientrare in gruppo, ma non sarà mai pronto e in forma, dopo lo stiramento delle settimane precedenti, mentre il secondo verrà reintegrato piano piano e, prima che raggiunga la forma fisica migliore, servirà del tempo. Infortuni lievi per Adrian Rus e Tomas Esteves, ma tanto è bastato per rallentare il loro ingresso in gruppo. Anche Giuseppe Sibilli e Yonatan Cohen sono a mezzo servizio, anche se il primo è più avanti del secondo dal punto di vista della condizione atletica. Il toto formazione è ancora lontano, ma ci si auspica che i nuovi arrivati Olimpiu Morutan e Moustapha Cissé, possano in questi giorni essere in grado di assorbire il più possibile i concetti di Maran, per essere pronti.
LA DIFESA – La difesa ieri è stata alquanto problematica. A venir meno è stata la compattezza. Canestrelli non si è ancora integrato alla perfezione, Hermannsson ha ancora i postumi dell’operazione subita a giugno, dopo aver stretto i tempi per i playoff e non è ancora al 100% della condizione. Beruatto era l’unico in grado di poter fare reparto, ma aveva le gambe pesanti per la preparazione, mentre Cisco, seppur con tanta buona volontà, non può essere il sostituto di Esteves, che pure avrà bisogno di una integrazione sulla destra. Non dimentichiamo inoltre che Caracciolo resterà fuori fino a dicembre.
PREOCCUPAZIONI? – C’è preoccupazione nell’ambiente? Leggermente. Le parole di Masucci e Mastinu nel post partita di ieri fanno capire che al momento la squadra è lontanissima dall’essere chiamato gruppo, non solo per i lavori in corso, ma anche per i problemi di ambientamento e del mercato che hanno visto finora Maran non poter lavorare al 100% con la mente libera, ma facendo anche di necessità virtù.
MERCATO E SENSAZIONI – La sensazione è che il Pisa partirà con il freno a meno tirato, per una moltitudine di ragioni e potrà venir fuori solo alla distanza. Troppi problemi al momento per immaginare un inizio col botto come quello della scorsa stagione. Oltre all’intrigante mercato dei nomi esotici però, che col tempo saranno all’altezza, adesso il tecnico nerazzurro ha bisogno di quella materia prima di esperienza e di categoria. “La società sa cosa manca” ha detto Maran, che però ha affidato alla stampa anche un altro importante messaggio nei giorni scorsi: “vedo che la società sta facendo il massimo per rendere la squadra competitiva, ma sono arrivati tanti giocatori anche dall’estero che dovranno approcciarsi a un campionato che è uno dei più competitivi di sempre e dovranno ambientarsi in fretta. Siamo un po’ in ritardo sul mercato. Avrei voluto una rosa più rodata e ci sarà bisogno di ambientamento”. La fiducia c’è e non potrebbe essere altrimenti, ma ci vorrà pazienza. Sia Maran, sia Chiellini e Corrado devono ancora lavorare sodo per rendere competitiva al 100% questa squadra. Il tempo c’è.