Uniti, ma divisi dal Coronavirus, sono tornati a parlare i componenti della “triade nerazzurra”, il presidente del Pisa Giuseppe Corrado, confinato a Parma con sua moglie, il direttore generale Giovanni Corrado, confinato a Milano con la sorella Matilde e il direttore sportivo Roberto Gemmi, rimasto in Toscana a Viareggio vicino alla squadra, dove risiede, ma lontano dagli affetti.
GIOVANNI CORRADO – Il direttore generale Giovanni Corrado ha parlato ai microfoni di Gian Luca Di Marzio a #CasaDiMarzio, in una intervista dai toni scanzonati per le storie Instagram tra cinema, passeggiate notturne, la storia degli ultimi anni in nerazzurro e il rapporto con i tifosi, Roberto Gemmi e Luca D’Angelo, ma anche l’ex allenatore dei nerazzurri Gattuso. Corrado parte dai tifosi: “Il coro più bello? ‘Per quelli innamorati come noi’ intonato sulle note di Gianna Nannini da parte della Curva Nord. Questa è la canzone che fa esaltare tutti gli elementi positivi del nostro tifo e dei nostri ultras. Il valore di quello che facciamo ha un valore diverso se il pubblico dimostra un amore così viscerale, è bello poter restituire quello che loro ci danno ogni giorno. C’è veramente una unione di intenti. I nostri tifosi ti alzano l’asticella, sappiamo che è un pubblico competente e quindi sappiamo di dover dare, per sapere che il tuo rendimento anche come dirigenti non può mai andare sotto”. A un certo punto durante la live è comparso anche Alessandro De Vitis. “Sarà a casa a far niente” dice ridendo Giovanni Corrado, con una battuta. Corrado poi si sofferma sul tema del restyling dell’Arena: “Eravamo a un ottimo punto, stavamo proseguendo. È chiaro che, come tutto, anche questo aspetto si è fermato. Appena tutto potrà ripartire, vorremmo essere già pronti, noi andremo avanti”. Poi l’arrivo di Luca D’Angelo sulla panchina nerazzurra: “Me lo ha fatto conoscere Roberto Gemmi. E’ una persona molto riservata, ma abbiamo costruito un rapporto molto solido nel tempo”. Corrado era rimasto a Milano in occasione del derby col Livorno: “L’ho visto da Milano, l’unica volta che non ero a Pisa nella mia carriera. Mi ero già messo in autoisolamento, visto che ero passato da Crotone a Bergamo in aereo.” C’è anche spazio per una piccola nota di amarezza, con il rapporto con l’ex allenatore Gattuso, terminato in maniera negativa: “Fu un rapporto molto forte all’inizio, poi ci sono state delle incomprensioni. Per quanto non avesse stima di noi come società, personalmente dal punto di vista umano mi sarei aspettato altro per quello che io avevo dato a lui. Il destino non ci ha mai permesso di rincontrarci, ma il giorno in cui lo rincontrerò lo saluterò, perché abbiamo comunque avuto sempre un rapporto rapporto onesto e diretto. Per come è finita mi è anche dispiaciuto al di là di tutto”.
GIUSEPPE CORRADO – Questa mattina invece, ai microfoni di Punto Radio, è intervenuto il presidente del Pisa Giuseppe Corrado, che ha parlato principalmente dei problemi di stretta attualità: “È un periodo veramente brutto per il sistema calcio, che comporterà perdite notevoli a fine stagione. Tante sono le ipotesi sul piatto. Abbiamo fatto molte riunioni in teleconferenza con la Lega di serie B. Inutile dire che per far ripartire il sistema calcio servirà buon senso e ognuno dovrà svestire i propri panni e volere bene a questo sport. Il presidente Gravina ha più volte detto di voler terminare i campionati ed è in piena sintonia con me. È chiaro che Cosenza e Livorno non la pensano allo stesso modo perché vorrebbero l’annullamento del campionato. Bisognerà trovare fra tutti una linea univoca”.
ROBERTO GEMMI – Per il direttore sportivo Roberto Gemmi, in una intervista al Tirreno, è difficile parlare di calcio: “non è per niente facile, anzi mi sembra anche sbagliato perché stanno soffrendo molte persone.” Gemmi informa che i giocatori stanno proseguendo la preparazione singolarmente nelle proprie abitazioni: “Stanno lavorando in base ai programmi stabiliti dallo staff tecnico. Il tipo di lavoro dipenderà da quando si riprenderà per mettere tutti nelle migliori condizioni”. Gemmi ha voluto dare il buon esempio in questo momento: “Faccio il mio dovere come tutti. Sono rimasto a Viareggio dove risiedo durante l stagione, non sono tornato a casa dove si trova la mia famiglia, perché nel mio ruolo è importante stare a poca distanza dalla squadra anche se non ci vediamo fisicamente“. Infine, una battuta: “Quando finirà tutto dovrò arrabbiarmi di meno”.