Gli eventi delle ultime settimane in merito a stadio e centro sportivo avevano portato a un inasprimento nei rapporti tra le parti in causa, ma ora la diplomazia, già da qualche giorno, sta facendo il suo corso, il dialogo prosegue e la situazione potrebbe tornare alla normalità. Vediamo cosa sta succedendo.
Riassunto delle puntate precedenti:
Articolo 1: Arena Garibaldi: trent’anni di problemi irrisolti, stalli e veleni… ma oggi la città soffre pagandone il prezzo
Articolo 2: A cosa serve questa inutile guerra? Fate un passo indietro, la svolta è dietro l’angolo
COSA E’ CAMBIATO: L’APERTURA DEL QUESTORE – Le parole del questore in un’intervista su La Nazione di qualche giorno fa (link qui) hanno fatto compiere il primo passo di questa ‘distensione’. Una vera e propria mano tesa che, secondo quanto appreso, ha incontrato il favore sia in Comune, sia in società. Il ‘commissariamento’ della regolamentazione di accesso allo stadio potrebbe presto terminare. La priorità infatti è “realizzare gli interventi di consolidamento ed insieme di incremento della capienza – secondo quanto aveva dichiarato il questore -. Se queste opere saranno fatte con intelligenza e nel rispetto delle norme e delle regole tecniche, come ovviamente credo stia avvenendo, potremo rispondere alle esigenze degli sportivi e ritornare a modelli di gestione dell’afflusso affidati interamente allo stewarding”. Un altro punto importante è legato ai famosi ‘portoghesi’: “sulla questione ‘portoghesi’ dobbiamo andare oltre alle parole di facciata – prosegue il questore -. Non nascondiamoci dietro un dito: in molti stadi d’Italia si registrano accessi senza titolo, è fisiologico. Questo fenomeno, onestamente, può essere considerato marginale sotto il profilo di polizia se non ha ricadute diverse. L’afflusso interessa, in primo luogo, le società di calcio che vendono i biglietti”. Sostanzialmente alla Polizia interessa poco l’afflusso di chi non paga il biglietto, ma è diventato motivo di ordine pubblico per questo: “diviene nostro dovere intervenire quando questi accessi determinano significativi sforamenti di capienza. Allora qui la repressione non centra nulla e lo ridico fino allo sfinimento, è una questione di incolumità delle persone in un contesto di accertata criticità strutturale”. In sostanza se la situazione verrà risolta con un aumento della capienza si potrà anche ‘chiudere un occhio’ e tornare ai santi vecchi.
IL CURVINO? – Diventano quindi determinanti i lavori per il curvino dell’Arena Garibaldi. Per il momento non ci sono stati più aggiornamenti dopo l’annuncio del vicesindaco Raffaele Latrofa di dieci giorni fa, ma qualcosa si muove. Si era parlato di “tempi brevi per la realizzazione dei lavori”, ma ad oggi non figura ancora l’affidamento diretto dei lavori sull’albo pretorio del Comune di Pisa. Da domani o comunque nei primissimi giorni della prossima settimana dovrebbero essere affidati i lavori che consteranno circa 140 mila euro e permetteranno di effettuare rinforzi strutturali in acciaio sotto “il curvino”, senza dover realizzare la scala in acciaio che era stata ipotizzata in un primo momento: quindi un progetto più veloce da realizzare e anche meno costoso. Il progetto è pronto e, assicurano da Palazzo Gambacorti, i tecnici comunali sono al lavoro alacremente. Difficile stabilire una tempistica precisa, ma in questi giorni se ne saprà di più, quando il Comune interverrà nuovamente sulla vicenda con un nuovo comunicato.
CENTRO SPORTIVO – Sul centro sportivo è stato il sindaco Michele Conti invece a tendere nuovamente la mano, pur facendo alcune precisazioni. Il Pisa infatti si lamentava, nel suo duro comunicato di qualche giorno fa, che “ancora non fosse stato affrontato l’argomento in sede di Consiglio Comunale“, dopo il deposito del progetto di dicembre. Io stesso però avevo fatto un articolo un mese fa nel quale chiarivo che, al momento, si stesse lavorando alle integrazioni del progetto stesso, chieste dai tecnici comunali al Pisa. Il sindaco Conti ha confermato quanto scritto dichiarando che l’analisi pratica da parte dell’ufficio urbanistica sta proseguendo, confermando che il Pisa Sporting Club aveva consegnato tutta la documentazione nei tempi pattuiti, “comprese alcune integrazioni richieste dai tecnici comunali che stanno lavorando con il massimo impegno e disponibilità”. Il sindaco stesso però ha voluto ulteriormente rassicurare la società, dichiarando che “la tempistica per il rilascio del permesso a costruire, entro giugno, sarà rispettata”. Nessun dramma, nessun problema, solo fisiologica situazione burocratica, un problema più italiano che pisano.
COSA SUCCEDERA’ ADESSO? – Dopo rassicurazioni, mani tese e dialoghi aperti cosa potrà succedere? Cercando di prevedere la situazione innanzitutto il prossimo passo sarà l’ampliamento del curvino. Il Comune dovrà lavorare per assicurare quanto prima l’aumento della capienza. A quel punto la Curva Nord potrebbe valutare il suo rientro nel settore di competenza e starà invece alla Questura allentare le maglie dei controlli. A quel punto anche la società sarà più ben disposta e potrebbe tornare, se la situazione tornerà alla normalità, alle conferenze stampa, interrompendo il silenzio pre e post gara che dura da ben quattro partite, quasi un record.