Dopo la batosta interna di Coppa Italia contro il Brescia, la società nerazzurra è tornata prepotentemente sul mercato per accelerare i tempi e chiudere alcune operazioni prima della trasferta di Cittadella, date anche le assenze di Nagy e Beruatto per squalifica, che si aggiungono a una serie di possibili forfait. Tre nomi (più uno) infiammano la piazza, due dei quali affari in dirittura d’arrivo e uno vicinissimo. Sì, lo ribadiamo, sta nascendo un grande Pisa.
DA SAN PIERO AL MERCATO – Dall’allenamento del mattino di San Piero a Grado di domenica, prima di ricominciare ieri con un giorno di riposo (la squadra proseguirà con un allenamento al giorno, fino alla rifinitura pregara di venerdì all’Arena), sono emerse un po’ di criticità, non ultima la questione Nicolas, che verrà valutato tra giovedì e venerdì per un dolorino allo stesso ginocchio al quale si era infortunato ad aprile, che si aggiunge alle assenze di Nagy e Beruatto per squalifica, a un Esteves ancora indietro di condizione, ai dubbi legati a Rus e soprattutto agli infortuni di Torregrossa e Caracciolo, con il primo vicino a rientrare in gruppo, ma lontanissimo dalla condizione migliore, mentre il secondo si rivedrà tra novembre e dicembre. La società allora, soprattutto nella giornata di domenica, ma iniziando a chiudere i suoi affari già da ieri pomeriggio, ha deciso di accelerare sul mercato.
TRIS D’ASSI – All’ora di pranzo di ieri il Pisa ha chiuso infatti per Arturo Calabresi, terzino destro, ma anche difensore centrale, schierabile anche a sinistra, che serviva in questo complesso momento, specialmente in seguito ai problemi della destra. Partiti Birindelli e Berra, con un Esteves ancora punto interrogativo, serviva un calciatore di esperienza che potesse subito prendere le redini della fascia e non solo. Nel pomeriggio invece il Lecce ha risolto il contratto col giocatore, un accordo propedeutico al suo passaggio in nerazzurro, prima dell’effettiva ufficialità. Per il giocatore i nerazzurri non hanno sborsato un euro di cartellino, liberando il Lecce solo dell’ingaggio. Purtroppo però Calabresi sarà squalificato e non potrà essere schierato contro il Cittadella. Poco male, per una partita proseguirà l’emergenza. L’altro asso del mercato è Matteo Tramoni, una operazione che invece ha visto il Pisa sganciare ben 4 milioni di euro per lui, ma anche per il fratello Lisandru Tramoni, classe 2003, altro gioiellino che l’anno scorso ha giocato nella Primavera cagliaritana. Matteo è il classico tuttocampista che potrà fare anche la seconda punta e l’ala. Con il suo arrivo i nerazzurri non hanno più bisogno di nessuno sulla trequarti. Infine c’è Artur Ionita, il cui accordo con la società di appartenenza, il Benevento, è stato raggiunto nella serata di ieri. Non c’è ancora quello col calciatore, ma la speranza è che possano emergere novità in queste ore. Il suo arrivo completerebbe di fatto il centrocampo.
COME CAMBIA IL PISA – A livello numerico, prima di ieri, al Pisa serviva un terzino, due centrocampisti e un attaccante. La strada è quella giusta per arrivare a ufficializzare i primi tre, mentre per l’attaccante, a meno che il Pisa non decida di puntare su Lisandru Tramoni e Moustapha Cissé, manca ancora la punta dei desideri, quella per cui è stata mantenuta la maglia numero 9. Gli indizi ci dicono che la società stia trattando su due fronti. Da una parte una pista estera, dall’altra un giocatore che proviene dalla Serie A. In questo caso però, la società potrebbe dover aspettare un po’. Il mercato delle punte infatti, dopo i primi ‘movimenti’ di luglio, è sempre destinato, per gli esuberi dalla categoria superiore, a impazzire negli ultimissimi giorni, a volte anche nelle ultime ore prima della chiusura. Una cosa però è certa, se dovessero arrivare tutti e tre (quattro) i calciatori su cui ieri la società ha praticamente chiuso quasi tutte le trattative, mancherebbe davvero solo la punta e a livello d’organico il Pisa sarebbe di fatto completo. L’unica cosa da risolvere sarebbero i vari problemi di ambientamento, amalgama e condizione fisica, ma i nerazzurri potrebbero da subito competere per la promozione. Sì, sta nascendo un grande Pisa.