La telenovela del calcio italiano si arricchisce di un altro capitolo. Questa mattina il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza di sospensiva cautelare del provvedimento del Tar del Lazio presentata dalla Lega B e tornano in vigore tutti quei provvedimenti sospesi dal Tar stesso pochi giorni fa. Cosa succederà adesso?
LA SENTENZA – La valutazione del Consiglio di Stato ha ribaltato il giudizio del Tar perché “non appare sussistere un sufficiente fumus boni iuris in merito all’effettivo superamento dei limiti della delega conferitagli” (da parte di Fabbricini, Commissario Straordinario della F.I.G.C.). “Nel dovuto bilanciamento tra gli interessi contrapposti, quello generale alla sicurezza e garanzia del regolare ulteriore svolgimento dei campionati ormai già in corso allo stato permane prevalente, anche per la sua ora accentuata caratterizzazione […] appaiono sussistere i presupposti di estrema gravità ed urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio”. Viene dunque concessa la misura cautelare e si ritorna d’urgenza a 19 squadre.
GRAVINA SCRICCHIOLA – Dopo questo ribaltone inaspettato anche la presidenza di gravina già scricchiola, dopo aver perso il sostegno delle 19 società di B che lo hanno contestato nei giorni scorsi. A questo punto, con una tale decisione piovuta dall’alto diventa quasi superflua su questo tema la riunione straordinaria convocata dalla FIGC martedì prossimo, ma comunque importante, perché?
SERIE C – Dato il provvedimento infatti bisognerà decidere le modalità di promozione dalla C alla B e di retrocessione dalla B alla C. Con fino ad 8 partite da recuperare per alcune formazioni (normalmente due mesi di campionato circa), si potrebbe arrivare anche a sospendere i playoff per questa stagione, virando su un diverso regolamento per promozioni e retrocessioni per consentire un maggior numero di promozioni, riportando la B eventualmente a 22 squadre la prossima stagione (anche se, dopo la decisione del Consiglio di Stato, anche questa eventualità è a rischio, ma qui dovrà essere brava la FIGC ad autoregolamentarsi adeguatamente). Ma qui siamo nel campo assoluto delle speculazioni e lo scopriremo solo martedì prossimo. Intanto dovranno essere recuperate tutte le partite e ci vorranno diversi mesi prima che la normalità venga ristabilita.
HA VINTO L’INGIUSTIZIA? – Ci si sorprende comunque che, dopo la decisione del Governo italiano di affidare al Tar tutte le decisioni in merito, sia stato proprio il Consiglio di Stato a sbugiardare il tribunale straordinario. Restiamo dell’idea che sia stata compiuta una vera e propria ingiustizia nei confronti di squadre che avevano tutto il diritto di essere ripescate o ammesse.
I RESPONSABILI – Ma chi sono i responsabili di questa situazione? Riassumiamo per capirlo. La Lega B e il proprio presidente Balata, si sono resi protagonisti di un vero atto di forza in questi mesi. Contro tutte le regole stabilite precedentemente hanno prima deliberato che il format del campionato passasse, da questa stagione, a 19 squadre, nonostante i regolamenti prevedessero che non si potessero cambiare le regole all’inizio dell’anno scorso. Poi, con la complicità e la firma del commissario straordinario della FIGC Fabbricini, sono cambiati improvvisamente i regolamenti e la B è stata lasciata a 19 squadre. A questo punto il Collegio di Garanzia dello Sport ha messo in minoranza il proprio presidente Frattini, contrario a queste decisioni, ratificando quanto deciso da Lega B e commissario FIGC. Tutto in barba alle squadre che avevano diritto di essere ripescate o riammesse in cadetteria. In mezzo a tutto questo il campionato di Serie C è potuto partire con colpevole ritardo e società come Novara, Catania, Pro Vercelli, Siena, Ternana e Virtus Entella, oltre alla Viterbese, per altri motivi, hanno visto sospendere le proprie partite dovendo recuperare, ad oggi, dalle 3 alle 8 partite di campionato. Vista la situazione di totale anarchia il Governo italiano ha così deciso che in materia di diritto sportivo potesse decidere il TAR del Lazio che, di fatto, ha dato ragione alle squadre che avevano presentato ricorso su questi arbitrari cambiamenti di regolamento in corso d’opera. Il nuovo presidente della FIGC Gravina che da mesi invocava il rispetto delle regole, ovviamente non si è opposto a queste legittime decisioni e così è nato ancora una volta un braccio di ferro con Balata e la Lega B. Appare chiaro che il presidente della Lega B Balata, con la complicità di un sommesso ex commissario Fabbricini e dei membri della commissione del Collegio di Garanzia dello Sport, siano i sicari silenziosi del nostro calcio. Ma, cosa ancora più grave, sono stati legittimati a fare tutto quello che volevano, in barba alle leggi e alle regole stabilite precedentemente. Da oggi ognuno potrà fare quello che vuole?