Mega conferenza stampa di presentazione per il nuovo tecnico Pippo Inzaghi e per il nuovo direttore sportivo Davide Vaira. Presente anche il direttore generale Giovanni Corrado a completare la nuova triade.

A introdurre l’evento il direttore generale Giovanni Corrado. “Ho al mio fianco due persone nuove. Stavamo facendo delle valutazioni in questi mesi. Stefano Stefanelli ha avuto un’opportunità importante alla Juventus che ha deciso di cogliere. Conoscevamo Davide Vaira e siamo felici di averlo con noi. Sul mister le valutazioni sono state più complesse. E’ stato un anno difficile, il risultato non è stato quello che ci eravamo immaginati. Abbiamo mancato un risultato che nella nostra traiettoria era molto importante. Abbiamo fatto delle valutazioni con Alberto Aquilani, che ha avuto un’annata non semplice. Immaginavamo una traiettoria che portasse a un miglioramento e a un risultato che speravamo. negli ultimi mesi ci siamo seduti al tavolino per capire che i miglioramenti potevano non essere condivise da noi al cento per cento. La carriera di Alberto sarà lunga come la storia del Pisa e il rischio di continuare insieme ci avrebbe portato forse a fare una nuova stagione con una linea di crescita diversa da quella che ci potevamo aspettare. Speriamo di aver portato anche noi qualcosa ad Aquilani così come ha fatto lui nei nostri confronti. Era doveroso che ringraziassi Stefanelli e Aquilani. Diamo il benvenuto a Inzaghi. Non serve una mia presentazione per definire la sua carriera e introdurlo. E’ nuovo per Pisa, ma non è nuovo per noi. In questi anni ci siamo sfiorati tanto. E’ uno degli allenatori che più ha voluto noi. Quest’anno ci sono stati tanti elementi che si sono allineati”.

Prende la parola Davide Vaira: “Ringrazio Giovanni per le parole e la scelta che ha fatto. Per me è un grande onore e privilegio poter essere qui a Pisa, divenendone il direttore sportivo. Questa piazza è ambita da tantissimi professionisti e, negli ultimi anni, è diventata una realtà importante che ha iniziato un percorso virtuoso. Ci sono tutte le componenti e le condizioni per fare un ottimo lavoro. Sono dentro il club da 25 giorni e mi sto rendendo conto del livello di altissima professionalità da parte di tutte le figure che lavorano a Pisa. Questo è un grande merito. C’è tanto lavoro da fare, ma a me piace lavorare. Mi imparerete a conoscere, mi piace parlare poco e lavorare tanto. Colgo l’occasione anche per ringraziare il Modena, mia ex società. Se oggi sono qui lo devo al percorso fatto a Modena. Come diceva Giovanni è stato uno dei motivi che ci hanno avvicinato perché abbiamo fatto tante operazioni, tante non le abbiamo concluse ma ci abbiamo provato. Lì è nato il nostro rapporto. L’idea è quella di mettere a disposizione del mister 3-4 acquisti in ritiro. Pensiamo che, per fare una squadra tosta, il ritiro sia fondamentale, ma ovviamente non dipende solo da noi se chiudiamo delle operazioni. Non mi ha mai fatto impazzire costruire le squadre in fondo al mercato. Preferisco chiudere le operazioni prima”.

Così infine Pippo Inzaghi: “Non mi piace parlare tanto. Ringrazio la proprietà e tutte le figure all’interno del Pisa. Tutte le figure mi hanno fatto sentire importante. Sono felice che Giovanni abbia ricordato quanto volevo essere qui. Ho sempre pensato che fosse la piazza giusta per me, per l’ambizione e l’organizzazione. Qui c’è grande passione e mi riconosco molto in questa tifoseria che ho visto finora solo da fuori. non sono riuscito a rispondere a tutti sui social ma sono felice del grande affetto dimostrato. Cercherò di tenermi stretto questa panchina. non ho mai usato una società per obiettivi personali. Voglio solo esprimermi al meglio, con giocatori che vogliano Pisa come l’ho voluta io. Cercavo un progetto importante, negli ultimi anni non sono stato molto fortunato. Speriamo di essere arrivati a Pisa col mio staff nel momento giusto e sono molto felice di essere qui. Son qua da pochi giorni e non vedo l’ora di iniziare. Ho trovato grande affetto e spero di poterlo ricambiare. Dobbiamo tenerci tutto quello che di buono il Pisa ha fatto l’anno scorso. E’ una squadra che ha fatto più di 50 gol e ha un parco attaccanti forte e andrà sfruttato al meglio. Quello che è sicuro è che davanti giocheremo con tre attaccanti. Con l’abbondanza che abbiamo cercheremo di fare qualche gol in più. Moreo mi auguro che con me torni in doppia cifra. Secondo me ha fatto meno per quello che può fare. A Venezia e Brescia con me è andato in doppia cifra. Tramoni è un giocatore che, quando il Pisa lo ha comprato, l’ho invidiato molto. E’ un ragazzo che conosco molto bene. Ha recuperato ed è rientrato bene, anche se ci vorrà pazienza. Un parco attaccanti così ce l’hanno in pochi.”

Arriva il momento delle domande. Inzaghi risponde con una lunga dichiarazione: “Questa società ha dimostrato per anni di poter puntare su giovani ed esperti. Voglio far crescere chi la società mi metterà a disposizione. Ho avuto squadre forti e meno forti, ma la cosa importante è creare un gruppo che tenga alla maglia. E’ la cosa più importante. Essere a Pisa dev’essere un lusso, i giocatori lo devono capire. Il calcio è la nostra fortuna e noi dobbiamo dare tanto alla gente. il pubblico sa che se la maglia è sudata è già un pezzo avanti. Dobbiamo conquistare questi tifosi. Niente è scontato. La squadra è forte, non ha espresso le sue potenzialità e questo per me è un motivo di grande concentrazione per far sì che il Pisa torni competitivo. Non credo che il mio sistema di gioco faccia vincere il Pisa, penso che l’allenatore debba trovare il vestito giusto per i giocatori che ha. Nel ritiro cercherò di trovare il sistema ideale per questa squadra. Voglio una squadra aggressiva, ci saranno tante gare difficili perché la B è una A2. Io sono sicuro che ci faremo trovare pronti. Dopo il ritiro avremo le idee più chiare, anche se qualche giocatore lo conosco e l’ho allenato. Altro motivo che mi ha spinto a venire qui. C’è sempre stata grande stima, ci siamo sempre parlati negli anni. Per tante cose non siamo mai andati alla fase conclusiva. Io e il Pisa arriviamo a stare insieme nel momento migliore, mi auguro che sia un percorso lungo. Cercavo un progetto, ma a volte la passione per questo lavoro mi ha fatto fare scelte non giuste. Tutte le esperienze portano qualcosa, forse le sconfitte fanno crescere di più. Bisogna saper riconoscere i propri errori e sono molto felice di essere qui. Sembra già che lavoro da un anno perché qui si lavora più che dalle altre parti. Fare le foto in piazza davanti alla Torre è stato bellissimo, credo che un allenatore debba vivere in centro a Pisa, respirare questa città. Ho visto grande attaccamento da parte di alcuni giocatori Marin Caracciolo e Calabresi. Saranno tre giocatori su cui conteremo molto. Mlakar l’ho avuto a Venezia e giocherà nei tre attaccanti. “.

Vaira: “Oggi la bravura di un direttore forse si vede nel mercato in entrata più che in quello in uscita. Individuare giocatori, analizzarli, facilita molto. Al contrario in uscita è molto più complicato. Ci sono però pochi casi complicati in uscita. Piano piano contiamo di fare le uscite che dobbiamo fare. Vogliamo mettere il mister nelle condizioni migliori. Pisa ha un’ottima base di calciatori. E’ normale che questo sia il momento dei giocatori e dei giornalisti. Lo trovo anche normale perché Pisa è una piazza ambita. Ciò che posso dire è che abbiamo le idee super chiare e su come migliorare questa squadra. Oggi andare a trovare sul mercato giocatori più bravi di quelli che giocano nel Pisa non è facile. Il club ha una visione aperta e molto internazionale. Siamo aperti a tutto il mercato e stiamo valutando tanti nomi e profili. Coda è un ottimo calciatore. Potrebbe esserci qualche giocatore nuovo. Chi vogliamo prendere lo prenderemo alle nostre condizioni e questo dev’essere chiaro per tutti. Ballet è un giocatore che ci piace, stiamo capendo se ci sono le condizioni per chiudere la trattativa. Ha caratteristiche che ci mancano. Sono abituato a parlare quando si firmano i contratti. ”

Giovanni Corrado: “Non mi piace il termine triade, perché all’interno di questa società ci sono tante persone che lavorano e ci permettono di fare al meglio il nostro mestiere. Ovviamente voi vedete sempre esclusivamente i volti che emergono. Ci siamo trovati ed è importante per noi che Inzaghi abbia riconosciuto, dopo le difficoltà di questi anni, un progetto che ritiene serio. Tutta la macchina che abbiamo è importante, a partire da Marco Fumagalli fino a Daniele Freggia. Sperando che con Davide e Filippo cresca ancora. “

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018