Indifendibili, inqualificabili, di sicuro non professionali. Non c’è altro da dire sulla vergognosa e pietosa deriva in cui i nerazzurri si sono gettati in queste ultime settimane. Un inspiegabile crollo per cui nessuno è riuscito a dare una spiegazione valida. La Spal, già in Serie C dalla scorsa settimana, dimostra di avere più grinta in una gara disputata senza alcuna voglia dalla squadra di D’Angelo. Il Pisa ha avuto fin troppe occasione di poter approdare a questi playoff e ha sempre fallito, anche quando gli avversari avevano offerto un fianco in più di un’occasione. E non ci sono alibi che reggano, non ci sono scuse per perdere contro una squadra già retrocessa in questo modo. E pensare che i risultati dagli altri campi avrebbero permesso, con una vittoria, di andare ai playoff con il settimo posto. Ci sarebbe stata molta più dignità ad andare agli spareggi ed essere eliminati al turno preliminare, ma l’onta di questa sera è veramente indifendibile. La cronaca della partita passa totalmente in secondo piano e la contestazione questa volta è fortissima e giustificatissima da parte del tifo organizzato. Nei prossimi giorni a mente fredda, si analizzerà questa intricata stagione sulle pagine di Sestaporta.
Per il Pisa è l’ultima chance di approdare ai playoff, ma sarà necessario vincere. I nerazzurri hanno un solo risultato utile, la vittoria. La squadra di D’Angelo poi dovrà sperare nei risultai di Parma-Venezia, Palermo-Brescia e Reggina-Ascoli i cui incroci, se favorevoli, consentiranno di entrare al settimo o all’ottavo posto. D’Angelo deve però rinunciare ai soliti infortunati Touré ed Esteves, ma anche agli squalificati Masucci, Morutan e Marin. Gli avversari, la Spal di mister Oddo, sono già retrocessi nel precedente turno. Secondo le statistiche negli ultimi 6 anni le 10 squadre già retrocesse all’ultimo turno non hanno mai vinto all’ultima giornata e il Pisa, secondo i dati dello statistico Luca Barboni di Cascina Notizie, hanno l’81% di possibilità di andare ai playoff se oggi vinceranno contro la Spal. Per ottenere questo risultato il tecnico nerazzurro schiera Nicolas tra i pali, una difesa composta da Calabresi, Caracciolo, Barba e Beruatto, un centrocampo formato da Nagy, Gargiulo e Mastinu e un tridente offensivo composto da Sibilli, Torregrossa e Tramoni. La Curva Nord, che ha chiamato a raccolta tutta la città per assistere al match, ha anche lanciato un messaggio chiaro ai giocatori: “Inizio anno eravate da contestare, ma la curva ha continuato a tifare. Poi avete cominciato a giocare e qualcuno ha iniziato a sognare. Nell’ultimo mese avete fatto pietà, chi non lotta via da questa città. Noi sempre pronti alla battaglia… voi in campo onorate la maglia”. Dopo tutte queste premesse però, l’amara realtà è un’altra. I nerazzurri crollano ancora contro una squadra che non aveva più nulla da dire a questo campionato. Nel primo tempo infatti è Celia a segnare la rete del vantaggio sul finale. Il secondo tempo invece vede il Pisa sparire definitivamente dal campo anche grazie a un rigore assegnato alla Spal e trasformato da Moncini. E pensare che i risultati dagli altri campi avrebbero permesso, con una vittoria, di andarci ai playoff. A fine gara parte la contestazione. Ci sarebbe stata molta più dignità ad andare agli spareggi ed essere eliminati al turno preliminare, ma l’onta di questa sera è veramente poco edificante.
PRIMO TEMPO – Prima occasione per i nerazzurri al 5′ con Torregrossa che, sugli sviluppi di un corner, ne ottiene un altro dopo una deviazione di un difensore. Sempre il numero dieci, su successivo corner si fa anticipare di un soffio da Pomini. Al 10′ è Mastinu a improvvisare una conclusione dalla distanza che viene neutralizzata dall’estremo difensore avversario dopo una deviazione di un difensore. Al 20′ occasione Pisa con Tramoni che, servito da un cross preciso di Calabresi, di testa viene neutralizzato in tuffo dal solito Pomini. Al 38′ è la Spal ad avere la possibilità più ghiotta di tutto il primo tempo: Maistro dalla bandierina pesca Rabbi che di testa colpisce la traversa. Un minuto dopo, su punizione, Tunjov la mette alta sopra la traversa. Al 43′ Celia segna la rete del vantaggio con un diagonale preciso che si insacca alle spalle di Nicolas. Gelo e fischi all’Arena, il primo tempo termina così.
SECONDO TEMPO – La ripresa comincia con un calcio di rigore assegnato dal var alla Spal per un fallo di mano di Calabresi in area di rigore. Dal dischetto si incarica Moncini che segna la rete del 2-0. D’Angelo prova a cambiare qualcosa, inserendo De Vitis e Zuelli oltre a Gliozzi, ma la situazione è disperata e servono tre reti per ribaltare la situazione e andare ai playoff, ormai un miraggio. Al 62′ Maistro ci prova, ma il suo tiro termina sul fondo. Poco dopo Gliozzi segna, ma viene fermato in fuorigioco dal guardalinee che gli annulla la rete. Al 66′ Beruatto calcia al volo, ma Pomini respinge. Al 69′, dopo l’ingresso di Moreo per Torregrossa, Tramoni segna la rete dell’1-2 che riaccende la speranza. Al 72′ Calabresi la spara alta sopra la traversa. Risponde Moncini con un tiro dalla distanza che termina fuori di poco. Il più piccolo dei Tramoni ci prova all’80’, ma il suo destro finisce in angolo. Poco dopo Nicolas devia in angolo una conclusione precisa di Zanellato.
TABELLINO PISA-SPAL 1-2
PISA (4-3-1-2): Nicolas; Calabresi (73′ L. Tramoni), Caracciolo, Barba, Beruatto; Nagy (59′ De Vitis), Gargiulo (46′ Gliozzi), Mastinu (59′ Zuelli); Sibilli; Tramoni M., Torregrossa (68′ Moreo). A disp. Guadagno, Livieri, Hermannsson, Zuelli, Moreo, Coppola, Trdan, Rus. All. Luca D’Angelo
SPAL (5-3-2): Pomini; Fiordaliso (12′ Dickmann); Dalle Mura, Meccariello, Varnier (73′ Arena), Celia (73′ Fetfatzidis); Maistro, Murgia, Tunjov (58′ Zanellato); Rabbi (58′ Rauti), Moncini. A disp. Alfonso, Brazao, Fetfatzidis, Arena, La Mantia, Peda. All. Massimo Oddo.
ARBITRO: Giacomo Camplone di Pescara
RETI: 43′ Celia, 51′ Moncini (rig.), 69′ M. Tramoni
AMMONITI: Mastinu, Caracciolo, Zanellato
NOTE: Recupero 1’pt, 5′ st