Fanno rumore le parole del tecnico Luca D’Angelo nel post partita di ieri, ma il suono non è quello di un chiassoso schiamazzo, dell’amarezza o della frustrazione, ma il sintomo dell’armonia di una squadra in cui il suo condottiero ne incarna tutti i principi e i valori.
D’ANGELO E I SUOI RAGAZZI – Il tecnico di Pescara infatti si è congedato ieri dalla sala stampa dopo la gara con il Palermo assumendosi tutte le responsabilità per la prestazione opaca della squadra, dichiarando di aver preparato peggio la gara rispetto al collega Corini e di aver sbagliato anche qualcosa nel mettere in campo i giocatori. Una considerazione che denota una grande umiltà da parte dell’allenatore che ha altresì ammesso di come questa volta i suoi ragazzi gli abbiano letteralmente tolto le castagne dal fuoco. Ad una più profonda rilettura invece, Nagy ha riconosciuto in D’Angelo i meriti di avere risvegliato la squadra dal suo torpore nel discorso dell’intervallo. Tutto alla fine si può riassumere con un unico concetto: Essere squadra vuol dire coprirsi gli errori a vicenda e il Pisa questo è riuscito a farlo molto bene.
I NUMERI DEL TRITTICO DI GARE – Certo, la gara di ieri ha fatto storcere il naso ai più. Soltanto il super gol di Sibilli, unito alla parata su rigore di Nicolas, hanno di fatto raddrizzato una partita che sembrava ormai meritatamente persa, con il Pisa per almeno un’ora in balia dell’avversario. Alla fine però a contare sono i numeri e i numeri di queste ultime 3 gare, proprio quelle dell’abbuffata di match in 8 giorni, hanno dato ragione al Pisa, con 7 punti conquistati su 9 disponibili e un ritrovato quinto posto in classifica.
IN CASA C’E’ MOLTO DA MIGLIORARE – In casa però i numeri sono ancora molto negativi. Il Pisa vince di rado ultimamente, con una sola vittoria, 3 pareggi e una sconfitta nelle ultime 5 partite. Cosa ancora più difficile, in queste ultime cinque gare il Pisa è sempre passato in svantaggio, faticando moltissimo per ritrovare la via del pareggio o, in occasione del successo col Perugia, della vittoria. C’è ancora indubbiamente da migliorare sotto questo aspetto. Si tratta però di una maratona, non dei 100 metri. Il campionato è ancora lungo e i nerazzurri dovranno semplicemente conquistare la migliore posizione possibile ai playoff.