Nelle prossime otto partite, quelle decisive per la corsa al secondo posto, non c’è solo il “tabù” Cosenza da infrangere, ma anche un cammino fatto di cicatrici da sanare, di traumi, per il pubblico pisano, che nel passato recente hanno generato più di qualche sofferenza. Quale migliore occasione per la squadra di Inzaghi di lasciarci alle spalle anche questo, oppure solo una scusa per avere un motivo in più per vincere?

Fissiamo un obiettivo, e poi un altro, e un altro ancora. Del Cosenza abbiamo già parlato qualche giorno fa (a questo link), di come sia una delle squadre che, negli ultimi anni, ha segnato parecchi rimpianti. Come il pareggio del 30 aprile 2022 che è costato la Serie A diretta, oppure la beffa di Asencio, e ancora la gara d’andata, terminata 2-2 dopo aver sfiorato il 3-0. Ci sono però anche altre sfide pregne di significato.

A cominciare da Pisa-Cremonese, che si giocherà in casa il prossimo 21 aprile, dopo la gara con il Modena del 5 aprile e, soprattutto, dopo la trasferta di Reggio Emilia del 12 aprile contro la Reggiana. Il Pisa tornerà in Emilia sperando in un altro esito rispetto alla partita con il Sassuolo, mentre la Cremonese, così come il Cosenza 2022, rappresenta l’occasione persa di andare in Serie A, perché i nerazzurri persero la corsa alla promozione diretta proprio contro i grigiorossi. E’ chiaro che giocare contro la Cremonese offre anche dolci ricordi, come la promozione del 1987 firmata dal tuffo di Lamberto Piovanelli, ma noi preferiamo strizzare l’occhio al “cattivo ricordo” da lasciarci alle spalle”.

E poi? Brescia-Pisa naturalmente, una partita che resta nel cuore infranto di tanti pisani, presenti all’Arena Garibaldi nel 2009 quando i nerazzurri riuscirono a retrocedere e fallire per la seconda volta. Dall’infortunio di Degano, passando per Zavagno che strigli i compagni di squadra, per non parlare del disastro Alvarez che, durante quella stagione, una volta rifitò anche di scendere in campo e per il crollo verticale di prestazioni di Alessandro Birindelli, di cui rimane solo una bella prova ad Empoli, con un Pisa corsaro, una delle uniche gioie di quell’anno nefasto. Quel gol di Zambrella è ancora una ferita e può essere esorcizzato ancora con un bel risultato.

L’ultimo ‘cattivo ricordo’ da cancellare è la sfida con il Frosinone, che sarà ospite all’Arena Garibaldi il Primo Maggio. Una data che potrebbe significare anche qualcosa di importante se i calcoli di molti si allineeranno… Di Pisa-Frosinone resta quel palo quel palo di Masucci nel Luglio 2020, un palo dove si infransero i sogni di poter partecipare ai playoff, rotti da una classifica avulsa che vide il Pisa essere escluso dagli spareggi per una semplice regola. Dopo il Frosinone il campionato si concluderà tra la trasferta di Bari e la gara in casa col Sud Tirol del 9 maggio.

Per chi ha letto fin qui però sia chiara una cosa. Questi naturalmente sono solo pretesti, obiettivi da fissare, noi tutti e la squadra sa benissimo cosa c’è in gioco, ma perché non aggiungere un motivo in più per vincere? Perché non aggiungere un po’ di pepe? Esorcizziamo la sofferenza di noi pisani per qualcosa di più grande

 

 

Commenti

Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018