La desolazione dell’ultimo posto si unisce ad un ambiente divenuto ormai polveriera, dove lo smarrimento totale diventa il padrone della situazione. Giocatori che litigano con i tifosi sui social, altri che non sanno bene cosa dire dopo la partita e una generale mancanza di abitudine a vivere in un nuovo contesto, quello della lotta alla salvezza. La spirale è servita, il Pisa adesso si trova nel suo peggiore scenario possibile e non accenna a uscirne. Cambiare è diventato un obbligo. E oggi scade anche l’ultimatum del Como a Luca D’Angelo.

DICHIARAZIONI – E’ rimasto solo Rolando Maran. Solo in sala stampa a parlare di un bicchiere mezzo pieno. E oggi, considerando anche le ultime partite, sembra quasi una conquista. Solo perché gli esponenti della società non si sono esposti nuovamente come era accaduto dopo la Reggina e, con molta probabilità, sarà oggi il giorno in cui sarà deciso il futuro della panchina nerazzurra. I buoi però sono fuggiti dal recinto. Letteralmente. Accade che Nicolas, uno che ha una rinomata esperienza di categorie importanti, se ne esca così: “Siamo stanchi di lavorare con gli occhi puntati addosso e la pressione”. Una frase che lascia perplessi. E poi c’è Beruatto, ormai partito per la tangente.

BERUATTO – Ieri infatti, a testimonianza di una situazione dannatamente esplosiva, il terzino sinistro si è messo a questionare con i tifosi su Facebook, presumibilmente mentre era sul treno per tornare verso Pisa. “Magari ti insegnano a fare le diagonali” era stato il commento del supporter nerazzurro, al quale un Beruatto stizzito e innervosito, aveva risposto: “Insegnami tu”. Quindi la risposta di un altro tifoso: “Calma e vola basso”. La situazione è ormai sfuggita a ogni controllo e, siamo sicuri, una volta che la società si è accorta del commento, sarà scattata la reprimenda per il giocatore che, in quel momento, doveva solo incassare. La situazione è difficile, ma la realtà è che il Pisa è ultimo e i giocatori non si possono comportare come se fossero al primo posto in classifica.

LE MAGLIE – Tra le scene di ordinaria follia di fine partita, dopo che la squadra è andata sotto la curva a prendersi le critiche, alcuni giocatori hanno lanciato le proprie maglie verso i tifosi, rispedite prontamente al mittente a parte un paio di casi isolati, che sono stati caldamente rimessi al proprio posto da altri tifosi. Una maglia è anche un simbolo, ma oggi è il simbolo della mediocrità. Nessuno vuole la divisa di Morutan, se Morutan fino ad oggi ha dimostrato di non essere all’altezza. Bisogna avere umiltà. E lavorare a testa bassa. Il tempo delle mele adesso è finito.

UN NUOVO OBIETTIVO – Poche occasioni, poco gioco, enorme difficoltà a costruire. Tanti, troppi problemi da declinare e una spirale in cui è piombato il Pisa dalla quale sembra veramente difficile uscirne. A livello di gioco non è stata fornita una prestazione convincente e ormai è necessario iniziare a ragionare come una squadra ultima in classifica. Anche il tipo di gioco dovrà cambiare. Come arrivano arrivano, ma i punti ora dovranno arrivare. Basta anche col 4-3-3, un modulo che, per funzionare, deve avere dei fenomeni lì davanti e, dato che oggi il Pisa è lontano anni luce dall’assomigliare a una squadra di fenomeni, ben venga il ritorno al tandem d’attacco, o magari il ricorso a uno scolastico 4-4-2, per ripartire dalle basi.

LA RIPRESA – La ripresa degli allenamenti non è stata ancora fissata. C’è chi dice lunedì, c’è chi ha parlato invece di martedì. Questo potrebbe voler dire che la società sta valutando il ricorso al cambio di allenatore, stavolta maledettamente necessario. L’ostinazione di rimanere ancorati alle proprie decisioni, dopo 6 partite di zeri assoluti, è quasi offensiva. Occorre cospargersi di cenere e ripartire da zero. Dispiace per Rolando Maran, rimasto solo ad affrontare le domande dei giornalisti in sala stampa dopo la partita, nel silenzio assordante degli altri membri della società che, evidentemente, stanno attendendo di confrontarsi con la proprietà americana. Oggi scade anche l’ultimatum del Como a Luca D’Angelo. Se il Pisa rivorrà il suo vecchio condottiero, sarà questo il giorno della verità, altrimenti D’Angelo, pure corteggiato da Benevento, Venezia e Modena, potrebbe avere di fronte a sé un nuovo futuro.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018