Tra le stranezze della Serie C ci si mette anche il calendario. A dicembre, compresa la Coppa Italia, ci saranno otto partite per i neroazzurri, poi dopo una lunga pausa si ricomincerà il 20 gennaio.
Siamo alle porte di dicembre e il Pisa dovrà farsi coraggio perché il calendario sarà davvero massacrante. Si giocherà infatti praticamente ogni tre giorni con ben otto impegni da disputare nel giro di 28 giorni.
Si comincerà dal 2 dicembre con Pisa-Albissola, di domenica alle 16.30. Neanche il tempo di rifiatare che il 5 dicembre, di mercoledì, i neroazzurri saranno ospiti a Novara per la Coppa Italia, per dare seguito a quanto di buono è stato fatto questa estate. Poi i neroazzurri rimarranno in Piemonte dove affronteranno, il 9 dicembre, la Juventus Under 23 ad Alessandria. Quindi si tornerà in casa, mercoledì 12 dicembre, per affrontare l’Arzachena. Solo quattro giorni dopo un’altra partita storicamente difficile, contro i “cugini” del Pontedera, resa ancora più aspra dalla sfida all’ex Mannini, col dente avvelenato in maglia granata. Seguirà una settimana di lavoro regolare fino al 23 dicembre, quando per l’antivigilia di Natale ci sarà Pisa-Pro Patria all’Arena. I neroazzurri poi torneranno a giocare a Novara per la seconda volta in un mese, questa volta in campionato, il giorno di Santo Stefano.
Credevate che finisse qui? E invece no, perché il 30 dicembre ci sarà l’ultimo impegno contro il Cuneo, ancora una volta in trasferta. Poi, a gennaio, venti giorni di pausa previsti dalla Lega in accordo con l’AIC. L’aver ritardato l’inizio del campionato di così tante settimane ha dunque generato una grave anomalia che rende letteralmente il calendario neroazzurro come la “tempesta prima della quiete” e non viceversa. Impegni sulla carta abbordabili potrebbero anche diventare più ostici del previsto, per una squadra costretta a cercare continuità di risultati, ma che dovrà giocare molte partite in poco tempo. Serviranno tante prove di carattere.