Facciamo il punto settimanale sulle trattative di calciomercato su Sestaporta, per analizzare quanto emerso in questi giorni, ma anche per svelare qual è la strategia di mercato del Pisa, intrecciata con quella societaria, nel medio-lungo termine.
UN MERCATO RICCO – Cominciamo col dire che il Pisa sta accelerando fortissimo sul mercato. Bonfanti da ieri è in città mentre Leris arriverà domani, ma non sono una novità. Il Pisa aveva chiuso per il difensore da almeno una settimana, mentre per l’esterno c’è stato solo un ritardo burocratico, poiché avrebbe dovuto fare le visite mediche tra lunedì e martedì. Il Pisa però ieri ha chiuso per Lind, spendendo 3 milioni di euro. Che si aggiungono ai 2 più bonus per Semper, 1,5 per Angori dall’Empoli, 3 per Leris e i 500 mila euro per Jevsenak. In totale fanno 10 milioni e sembra non sia ancora finita. Spieghiamo la strategia del Pisa e analizziamo le mosse di mercato. Partiamo prima dalla situazione riguardante Lind e Lapadula.
LIND – Cominciamo da Alexander Lind, 22 anni, attaccante del Silkeborg. Nei giorni scorsi La Nazione ha riportato per prima la notizia nella notte tra il 4 e il 5 agosto. Due giorni fa anche Gianluca Di Marzio ha ribattuto la notizia: “Pisa avanti per Lind”, prima che ieri sera si venisse a sapere che l’affare fosse fatto, prima da Di Marzio, poi con maggiori dettagli dal quotidiano pisano che ha parlato di un viaggio estero per i dirigenti e del contratto quadriennale che sarà firmato dal calciatore nei prossimi giorni. Il Pisa lo seguiva già da alcune settimane, Il giocatore è stato seguito dagli osservatori della società nerazzurra ed è stato impiegato nei preliminari di Europa League, andando anche a segno contro i norvegesi del Molde che però hanno battuto nelle due gare il Silkeborg, eliminandolo.
LAPADULA – La trattativa per il peruviano Gianluca Lapadula andava avanti da mesi. Era la più lunga nota dopo quella poi finalizzata per Angori. Se ne hanno i primi sentori da metà giugno. Ieri però, dopo l’ennesimo passo avanti del Pisa per provare a chiudere per l’attaccante, la società ha detto basta. Così ha interrotto definitivamente i contatti con il Cagliari. Il Pisa infatti ha letteralmente perso la pazienza e mollato il giocatore. Dalle nostre fonti Lapadula si era impuntato non accettando un ricchissimo biennale da quasi un milione e mezzo di euro offerto dal Pisa e puntando direttamente a un triennale, mentre il Cagliari non è voluto scendere sotto i 2 milioni richiesti. Visto l’ultimo dialogo tra società e calciatore, alla fine si è deciso di interrompere i rapporti.
LA STRATEGIA – Ma come si spiega questa strategia sul mercato? La società non ha certo paura di investire soldi, come dimostrano le cifre spese degli ultimi anni. In questo momento infatti sono già stati superati i 10 milioni di investimento. La società, da questo punto di vista, è sempre stata trasparente e schietta. “Chi vogliamo prendere lo prenderemo alle nostre condizioni e questo dev’essere chiaro per tutti”, aveva detto Davide Vaira nel corso della sua presentazione. Ecco perché il Pisa ha fatto saltare prima l’affare Ballet, poi quello di Lapadula, come spiegato sopra, per propria scelta. C’è poi un’altra frase da analizzare. “Ciò che posso dire è che abbiamo le idee super chiare e su come migliorare questa squadra. Il club ha una visione aperta e molto internazionale. Siamo aperti a tutto il mercato e stiamo valutando tanti nomi e profili”. Anche in questo caso il Pisa ha fatto esattamente così. Il Pisa non si vergogna di tirare fuori il proverbiale “soldo” per qualche giocatore, ma lo fa per quelli che ritiene all’altezza o asset vendibili per il futuro. Ecco perché si investono 3 milioni per un 22enne come Lind, ma non 2 milioni per il 34enne Lapadula o, in passato, per Coda. Il Pisa deve creare valore, provare a fare operazioni come quella di Lucca per venderli in futuro bene e avere la possibilità di autosostenersi. Il Pisa non è solo una società di calcio, ma una vera e propria azienda che guarda al futuro. Società che hanno fatto mercato similmente ai nerazzurri in questi anni sono state il Venezia, l’Udinese o il Sassuolo. Non a caso c’è anche un piano preciso per le contrattualizzazioni dei calciatori. Un giovane fino ai 25 anni verrà contrattualizzato per quattro o cinque anni, uno dai 26 ai 30 con un triennale, dopo il Pisa valuta contratti biennali o caso per caso. La società cercherà anche di creare valore attraverso i giovani, come dimostrato dai tanti giocatori in ritiro provenienti anche dalla primavera che Inzaghi e i vertici nerazzurri puntano a far diventare parte della prima squadra un giorno, mandandoli eventualmente anche in prestito per farsi le ossa. Ma il Pisa prenderà giocatori forti, indifferentemente che siano italiani o stranieri. Non solo Vaira, ma anche Inzaghi lo aveva detto in conferenza stampa e non è una sorpresa: “Questa società ha un respiro internazionale, mi piace il modo in cui fa mercato, è un progetto serio”. Il vero manifesto però è contenuto nelle parole di Giovanni Corrado, nel finale della conferenza stampa di presentazione di Vaira e Inzaghi (Qui dal minuto 38, e in fondo in calce all’articolo), passate troppo sottotraccia: “Secondo me è stato dato troppo poco risalato che il Pisa avesse quattro giocatori agli europei. Troppo spesso in questi momenti, non appena la nazionale italiana raggiunge un risultato negativo si va nella ricerca di cause e la si trova negli stranieri che giocano in Italia. Non appena un risultato non arriva il luogo comune serve a celare i reali problemi. Il portogallo ha meno popolazione dell’Olanda e gioca un solo giocatore nel proprio campionato. In Italia non ci sono giocatori che giocano all’estero. Se questo nel nostro paese non succede, non può essere un problema di stranieri in Italia, ma di metodologia, lavoro nei settori giovanili, di capacità di generare talento ma anche persone, uomini, calciatori che siano in grado di affermarsi in altri paesi. Come ci riesce il portogallo con 10 milioni di abitanti, l’Italia dovrebbe farlo per sei volte. Costruire giocatori che abbiano qualità importanti e una metodologia riconoscibile come queste nazioni dovrebbe essere l’obiettivo della nostra federazione e ci faciliterebbe di gran lunga. I nostri portieri della nazionale sono entrambi all’estero. E’ un discorso ampio. Per quanto ci riguarda invece non voglio dire che il Pisa non guardi ai ragazzi italiani. Noi Lucca l’abbiamo preso e non c’è stato nessun investimento di una squadra di Serie B pari al nostro, anche come abbiamo ceduto il giocatore, terza migliore cessione della storia della Serie B. Continuiamo a guardare giovani italiani, siamo i primi a farlo, ma devono essere migliori di quelli che ci sono. Se prendiamo giocatori all’estero è perché li riteniamo superiori. Non guardiamo all’età, non guardiamo alla nazionalità, guardiamo ai calciatori forti”.
GLI AFFARI FATTI LERIS E BONFANTI – Tornando invece agli affari, non sono più notizia gli arrivi di Leris e Bonfanti. Per Mehdi Leris, 26 anni, in arrivo dallo Stoke City, doveva fare le visite tra lunedì e martedì, mentre Bonfanti, ufficializzato poco fa dal Pisa, è chiuso da tempo, ma Gasperini lo aveva tenuto ancora un po’ in ritiro con l’Atalanta. Cifre e operazioni sono note ormai da settimane. Leris arriverà per oltre 3 milioni di euro a titolo definitivo, firmando un triennale, mentre Bonfanti è giunto in prestito secco dall’Atalanta.
ABILDGAARD – Da un paio di giorni si è aperta una nuova pista per il centrocampo. Si tratta di Oliver Abildgaard, mediano di 192 centimetri, di proprietà del Como, 28 anni. Per ora si lavora a un prestito, ma vedremo se la società riuscirà ad avere eventualmente un clausola per il riscatto del cartellino, magari cercando un accordo più vantaggioso. I contatti sono appena all’inizio, ma la prossima sarà una settimana importante per provare a chiudere l’operazione.
SABOVIC – Da tempo il Pisa ha trattato anche Besard Sabovic, 26 anni, centrocampista svedese con cittadinanza macedone, di proprietà del Djurgarden. Il calciatore è in scadenza il 31 dicembre 2024 (i contratti in alcuni campionati nordeuropei scadono a fine anno solare) e il Pisa potrebbe acquistarlo per la sessione invernale, ma per il momento gli svedesi non hanno accettato un’offerta per il cartellino del giocatore per liberarlo già da questa estate. Una situazione simile a quella dello scorso anno per Markus Solbakken. Stavolta però i nerazzurri sono intenzionati a chiudere l’operazione.
IL SOSTITUTO DI ESTEVES – La società è anche alla ricerca di un sostituto per Esteves, dopo il terribile infortunio del portoghese, rimasto fuori per 9 mesi. Il Pisa nei prossimi giorni potrebbe restringere il campo rispetto a diversi nomi emersi.