Dopo il ritiro di Rovetta, il tecnico Rolando Maran ha assegnato a tutti due giorni di riposo. La squadra si ritroverà lunedì sul campo. Cosa resta del ritiro di Rovetta e a che punto siamo sul calciomercato? Ecco alcuni spunti di riflessione.
ROVETTA – Ormai appare chiaro che, nel 2022, i ritiri abbiano sempre meno senso di esistere e siano soltanto un retaggio del passato. Rimane una bella tradizione, ma alla fine della fiera sono davvero pochissimi i team che hanno il privilegio di poter preparare a luglio una squadra completa sul mercato. Non è da meno il Pisa che è ancora pienamente un cantiere, da completare ad agosto. Nonostante tutto, c’è qualcosa che possiamo capire da questo ritiro? In realtà ben più di una. Il primo aspetto da considerare è stata la grande voglia da parte del nuovo allenatore di buttarsi in questa nuova avventura e trasmettere la sua esperienza ai calciatori. La difesa a quattro, così come aveva annunciato lo stesso Maran nel corso della conferenza stampa, è un fatto conclamato, così come un trio di centrocampo a sostegno. Gli schemi utilizzati sono il 4-3-3, il 4-3-1-2 con la sua variante 4-3-2-1. Il tecnico ha testato la prima soluzione nel corso delle due amichevoli, per poi buttarsi su gli ultimi due contro il Palermo. Ottimo il 5-0 con cui i nerazzurri hanno battuto i rosanero, ma questo non deve illudere che il lavoro sia in discesa. Si tratta solo di calcio d’estate e niente più. Il lavoro da fare è ancora tantissimo.
LE INDIVIDUALITA’ – Il ritiro si è trasformato in un evento tanto per far prendere le misure a Maran e ai giocatori dei metodi di lavoro, quanto come vetrina per gli stessi calciatori. Ad esempio Lorenzo Lucca, in ombra nella prima parte del lavoro in Val Seriana, appesantito dai carichi di lavoro, si è ben distinto nella seconda parte tornando anche al gol. Il suo è uno dei nomi più chiacchierati del mercato e il suo futuro potrebbe anche essere lontano da Pisa se arriverà l’offerta giusta. Il Bologna ha accelerato i contatti, mentre il Sassuolo resta sempre vigile. Di sicuro se dovesse partire, potrebbe arrivare un profilo dall’estero ancora più interessante, visto che Chiellini e Corrado stanno guardando lì con insistenza. Roko Jureskin è stato una delle belle sorprese di Rovetta. Il giocatore può coprire tanti ruoli e a Maran è piaciuto tantissimo. Corsa, assist, gol e una velocità di apprendimento pari solo a quella di Hermannsson la scorsa stagione coi metodi italiani. Bene anche Canestrelli che si è calato, in corso d’opera, subito nella parte. Maran sta anche cercando di capire su chi contare tra i giovani ragazzi che l’anno scorso erano in prestito. Ad esempio Cisco ha dimostrato di poter far bene sulla destra come terzino, ma resta una incognita, così come il giovane Bersnjak, arrivato in prova a maggio, che farà la spola tra primavera e prima squadra. Mastinu ha cercato di sorprendere, Masucci sembra immortale e anche De Vitis ha dimostrato di poter rimanere a giocarsi le proprie carte. Si è ricostituito anche il trio di centrocampo, nel finale di ritiro, composto da Marin, Nagy e Touré, quest’ultimo sulla buona strada per tornare ai livelli dell’inizio della scorsa stagione.
IL MERCATO – E il mercato? Mentre Torregrossa, come noto, arriverà lunedì, anche se ci sarà da aspettarlo, per il recupero completo dall’operazione all’ernia, i nerazzurri aspettano di chiudere con successo anche le operazioni De Luca e soprattutto il chiacchieratissimo Tomas Esteves dal Porto, un colpo eccezionale. Il mercato nerazzurro però non finirà qui. C’è ancora bisogno di qualcosa lì davanti, specie se dovesse partire qualcuno, così come in difesa manca ancora un centrale, vista la partenza di Leverbe imminente e l’infortunio di Caracciolo, così come a destra ci vorrà anche un altro terzino oltre al portoghese, vista l’altrettanto imminente partenza di Berra e Siega. Poi i nerazzurri pescheranno a centrocampo per l’ultimo tassello, per ora non una priorità. Si parla di Kurtic, anche se il giocatore è ancora in sospeso. Dovesse saltare Chiellini e Corrado hanno già in mente qualcun altro dall’estero. Ma le sorprese esotiche certamente non sono finite qui, fin quando non emergeranno tutti i nomi (che secondo indiscrezioni non sono neanche pochi) provenienti da oltralpe. Inutile esprimere giudizi al momento, il mercato nerazzurro è perfettamente in linea con la lentezza con cui si sta muovendo il calciomercato in Italia. Forse il Pisa paga l’esser partito in ritardo per via del cambio allenatore e sicuramente resterà un cantiere almeno per le prime giornate del campionato. Intanto si avvicina sempre di più l’inutile Coppa Italia col Brescia.