Ieri sera per l’ultima puntata del 2017 di Finestra sull’Arena era ospite telefonico l’ex calciatore del Pisa Lamberto Piovanelli, bomber storico dell’era Anconetani. Con lui abbiamo discusso del problema degli attaccanti e di come intervenire sul mercato a gennaio, con un pensiero alla società neroazzurra. Rivedi la puntata e rileggi le dichiarazioni di Piovanelli.
Ciao Lamberto, non potevamo che chiedere un parere a un bomber come te sull’attacco del Pisa che fa fatica a segnare
“Sembra che quest’anno manchi qualcosa là davanti, io penso che la squadra stia esprimendo il massimo che può fare. Mi sembra che non abbiamo la squadra per impensierire il Livorno anche se l’abbiamo battuti nel derby. Siamo là dietro in un gruppetto di due o tre squadre giocandosi il miglior piazzamento. Il Pisa ha raggiunto il suo potenziale.”
Cosa cambieresti a gennaio?
“Non riesco a capire alcune situazioni come quella Lisuzzo. Squadra che vince non si cambia e squadra che non prende gol non si cambia allo stesso modo, non so quest’anno dev’essere cambiato sicuramente qualcosa. Dietro siamo messi discretamente ed è forse là davanti con qualcuno che ha deluso le aspettative che bisogna intervenire. Questo serve per fare quel salto di qualità che serve”
Come può combattere un attaccante quel peso psicologico di quando non riesce a segnare? Tu come ti sei sbloccato a Pisa?
“Io cominciai a Pisa con l’anno di Cremona, trionfale. Poi ho avuto due anni in cui ho pagato l’inesperienza di non saper vivere il mondo del calcio ad alti livelli. Dopo sei esploso con il tuo secondo anno di B in neroazzurro e l’ultimo anno del Pisa in A nel 1990/91. Sono convinto che quando tocchi il fondo e hai accanto le persone giuste a partire dai familiari (presidente compreso) che ti danno un’ulteriore chance o sei un mezzo giocatore oppure davvero arriva la svolta e io la diedi a livello di testa. Lì sono ripartito. Mi isolai a Tirrenia e dopo ne uscii trasformato, ma devo ringraziare la famiglia e il presidente.”
Che ne pensi della presidenza Corrado e come mai tutti gli attaccanti dopo Pisa esplodono in altre squadre?
“Dopo diversi anni questo è il primo anno in cui parliamo di una società che ti può mettere tranquillità. Sono convinto che a Pisa abbiamo una delle migliori tifoserie d’Italia. A livello di abitanti e tifoseria siamo tra le prime sicuramente, ma il discorso che facevo prima, se non c’è personalità l’Arena può diventare pesante, mettere paura. In qualsiasi strada vai parli del Pisa, la vita neroazzurra contagia tutti e per tanti può esserci molta pressione. “
Quanto è importante dunque un allenatore carismatico?
“Ho avuto tanti allenatori carismatici. Mister Pazienza deve fare il suo percorso e i suoi errori per crescere, sperando che ne faccia il meno possibile. Io speravo in un rientro di Favarin a Pisa, un pisano come lui, carismatico, allenatori alla Nedo Sonetti, mio papà calcistico, poteva essere il fiore all’occhiello di questa annata.”
Un giocatore che ti colpì molto era Biancone in anni più recenti
“Era un giocatore determinante soprattutto a livello tattico, teneva alta la squadra e da questo punto di vista faceva reparto da solo e faceva la differenza. Ci vuole un attaccante così a Pisa.”
Lo staff di Finestra sull’Arena augura a tutti buone feste e vi dà appuntamento al 2018. Come ricordato in trasmissione martedì prossimo Gabriele Bianchi e Michele Bufalino saranno ospiti di Massimo Marini al Neroazzurro su Telegranducato.