Nel corso della puntata numero 116 di Finestra sull’Arena è intervenuto un amico della nostra trasmissione, l’ex allenatore del Pisa SC Mario Petrone: con lui ovviamente molti spunti di discussione sui neroazzurri e il calcio ai tempi del Covd-19. Rivedi la trasmissione e rileggi le parole di Petrone.
Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle sue dichiarazioni.
Sul rinvio della gara con l’Ascoli: “La partita con l’Ascoli per il Pisa era importante per portare punti a casa, dopo la bella reazione di Vicenza, anche se il fattore campo senza il pubblico negli stadi è praticamente azzerato; adesso c’è da andare a Reggio Calabria e non sarà affatto facile. La speranza è che i neroazzurri possano ripetere la stagione di due anni fa, quando dopo un avvio assai complicato festeggiò la promozione in serie B”.
Sulla partenza del Pisa e i numeri di attacco e difesa: “I numeri attuali del Pisa a mio avviso sono positivi, basta correggere la fase difensiva ed il gioco è fatto, oltretutto mister D’Angelo è stato un difensore e quindi saprà benissimo cosa fare; c’è da trovare l’equilibrio giusto, consideriamo che siamo ad inizio stagione di un anno davvero particolare, dove ci sono partite rinviate per il Covid-19 e tutta la situazione che ben conoscete”.
Covid-19 e regolamenti in Serie B. Un campionato falsato? “Non trovo giusto il non rispetto delle regole, che devono essere ben precise e devono essere dettate dalla Lega, non possono decidere le squadre; prima di assistere a questi rinvii assai discutibili piuttosto è meglio stoppare tutto per una quindicina di giorni ed aspettare che le cose migliorano, ne gioverebbe la salute del campionato”.
Sulle squadre che sono partite meglio in Serie B: “Salernitana, Empoli e Chievo sono partite molto bene, forse ci si aspettava qualcosa di più dalla SPAL e dal Lecce; ma siamo appena agli inizi, e poi c’è il discorso del Covid-19 sempre in agguato da tenere in considerazione, è una variabile impazzita che rischia di scompaginare gli equilibri del torneo”.
Covid-19 e il mondo del calcio: “Il mondo dello sport riflette la salute del paese, se l’economia va in difficoltà anche il calcio va in difficoltà, c’è da stringere i denti e provare a sopravvivere ; ovviamente le categorie minori ed il calcio giovanile sono i settori che vanno maggiormente in sofferenza, sarà difficile in questo momento vedere i giovani che esplodono e raggiungono il calcio professionistico”.
Arriverà in fondo questa stagione calcistica? “C’è da essere contenti se a livello di serie A, B e C si riuscirà a finire la stagione, a livello dilettantistico molto probabilmente non ci sarà tale possibilità, il momento è questo a livello mondiale, speriamo che nei prossimi mesi si arrivi ad una qualche soluzione per questa pandemia e che le persone possano tornare allo stadio a tifare per la propria squadra del cuore. Voglio essere fiducioso, non posso pensare che tale situazione possa durare ancora per molto”.
Sull’organico dei nerazzurri: “Il Pisa ha un organico che mi piace, è una squadra giovane tranne poche eccezioni (Masucci, Gucher, Soddimo), ha un allenatore che mi piace e che è bravo a variare il modulo; c’è stata una falsa partenza ma sono convinto che nel girone di ritorno i neroazzurri possano riprendere i punti persi per strada finora, anche perché a gennaio la società saprà intervenire sul mercato se ce ne sarà bisogno”.
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