Mister Mario Petrone ha parlato alla vigilia della sfida tra Pisa e Pontedera di domani sera all’Arena Garibaldi ai giornalisti presenti nella sala stampa “Renzo Passaponti”. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore neroazzurro:
Come avete lavorato in settimana dopo Livorno?
Domenica abbiamo rivisto la partita, le sensazioni che avevamo avuto subito dopo la partita il giorno dopo conferma quello che è stato l’andamento della gara stessa. Noi siamo in crescita come possesso palla, baricentro della squadra nella metà campo avversaria, però poi credo che gli errori fatti siano più errori di valutazione sulla singola azione, sia nel primo che nel secondo gol. Cercheremo di correggere i problemi in fase di non possesso.
Domani col Pontedera è la prima delle ultime due partite di campionato
Domani, la squadra lo sa, per me iniziano i playoff. Voglio cattiveria agonistica giusta, tutti vogliono fare bella figura col Pisa, soprattutto il Pontedera negli ultima anni. Io domani voglio la prestazione con la P maiuscola.
Ingrosso è recuperato, avete provato la difesa a 3?
Sì, Ingrosso è recuperato, continuiamo il nostro percorso di crescita, ma rimaniamo con la difesa a quattro. Scenderà in campo chi potrà garantire i 90 minuti. Uno tra Lisuzzo e Sabotic non giocherà e giocherà Ingrosso.
La situazione di Mannini?
Lo stiamo monitorando tutti i giorni, ma domani non ci sarà.
A centrocampo e in attacco invece?
Domani ci saranno delle variazioni, è giusto che qualcun altro abbia la possibilità di mettere il tassello positivo nella prestazione di domani sera. Per questo ci sarà qualche cambiamento in formazione, ma i ragazzi sono vogliosi di riscattarsi, dobbiamo solo giocare la partita. Se c’è un ballottaggio in avanti? Chiunque giochi in attacco, l’importante è che dia continuità alle cose positive. Umberto finora è stato un punto fermo, ma Ferrante è nei miei pensieri. Izzillo si sta allenando bene come gli altri, che mi stanno dimostrando quanto valgono e mi mettono in difficoltà nelle scelte. Comunque abbiamo anche dei diffidati e questo pesa.
Ha pensato al problema di Birindelli?
Molto dipende dal ragazzo stesso, è una cosa che si porta dietro pure quando c’era Gattuso. Si tratta di un peccato, non possiamo che prenderne atto. Noi però dobbiamo sfruttare tutto il potenziale a disposizione per sopperire a un cambio forzato. Lui deve sapere che ha la serenità per esprimere le sue potenzialità con la massima serenità.
Il problema sui calci piazzati?
Noi, statisticamente, siamo tra le squadre più basse del campionato, naturalmente con Ingrosso avremo la fisicità difensiva che serve, anche se in attacco ci manca l’ariete che faccia gol in tali condizioni. Comunque sabato siamo stati pericolosi, Eusepi ha quasi fatto gol e poteva sfruttarla meglio, domani sera però dobbiamo proprio stare attenti ai calci piazzati, il Pontedera è molto pericoloso.
Come affronterà domani la partita il Pisa?
Dobbiamo essere bravi domani come fatto con Piacenza e Giana bravi a sfruttare le nostre potenzialità, se non arriviamo con l’atteggiamento giusto vanificheremo il lavoro fatto.
Pensate di esservi sbilanciati col Livorno?
Col Livorno abbiamo subito tre tiri in porta, di cui due i gol che abbiamo preso e l’altro una situazione di sviluppo sulla sinistra dove c’era Filippini. Per il resto la squadra ha fatto la partita che doveva fare. Avevamo il baricentro alto ma era quello che avevo chiesto ai ragazzi, non eravamo però sbilanciati, abbiamo fatto errori di concentrazione. Quello che non dovevamo fare era fare quegli errori su cose provate. Comunque preferisco osare e provare a vincere che chiudermi dietro a riccio subendo gli avversari. Dobbiamo solo perseverare su quanto stiamo facendo. Ripeto, domani sera iniziano i playoff, saranno prove generali.
Che squadra è il Pisa, ad oggi?
Non abbiamo una squadra con le caratteristiche di un calcio da ripartenza, ci sono delle problematiche, bisogna essere onesti. Si è fatta una determinata scelta, sono il terzo allenatore che è arrivato a Pisa. Noi possiamo giocare un calcio in cui costruiamo gioco. Molto dipende anche dall’atteggiamento che ci mettono i ragazzi in campo. Non possiamo vanificare quanto fatto in questi venti giorni.