Ospite telefonico della puntata numero 84 di Finestra Sull’Arena, visibile anche su TC2 Sport, canale 272 del digitale terrestre, è stato l’ex centrocampista del Pisa Giovanni Passiglia, con il quale si è parlato del momento attuale che stanno attraversando i neroazzurri e della stagione 2006/07 targata Piero Braglia, attuale allenatore del Cosenza prossimo avversario di capitan Moscardelli e compagni. Rivedi la trasmissione e rileggi le parole di Passiglia.
Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle sue dichiarazioni.
Ciao Giovanni, di cosa ti occupi adesso?
Ho deciso di uscire dal mondo del calcio, continuo a praticarlo nel campionato Amatori per tenermi in forma, ma attualmente sono il responsabile di un supermercato; il calcio mi ha dato tanto, ma era il momento di uscire da questo mondo e passare più tempo con la mia famiglia, con mia figlia.
Cosa ti resta della tua esperienza di calciatore e, di quella pisana, dove sei stato in momenti diversi attraverso il tempo?
Pisa per me è la piazza che ha dato di più, anche rispetto a città dove sono stato per molto più tempo; credo di aver lasciato un buon ricordo fra i tifosi neroazzurri, forse perché in campo ho sempre dato il massimo. È la prima squadra che seguo e di cui guardo il risultato, ho visto la bella vittoria di Trapani e sono contento del campionato che sta facendo il Pisa, mi sembra che l’impatto con la nuova categoria sia stato ottimale.
Cosa ne pensi del Cosenza di Braglia?
Seguo anche il Cosenza perché ci gioca il mio amico Bruccini; per il Pisa sarà dura domenica prossima, mister Braglia ci terrà particolarmente a fare bella figura … con lui mi sono trovato benissimo, è una persona sanguigna e diretta ed insieme abbiamo visto il campionato grazie ad un gruppo che lo seguiva alla lettera. Si era creata una alchimia incredibile quell’anno, inoltre il mister riusciva a gestire anche molte cose fuori dal campo … diciamo che Braglia o lo ami o lo odi, è fatto così …
Parliamo del ruolo di centrocampista. Chi preferisci tra i nerazzurri? Oggi c’è qualcuno che ti somiglia?
Il ruolo del centrocampista è un ruolo fantastico, sei il fulcro del gioco e devi dare equilibrio alla squadra, devi avere mille occhi ed hai mille responsabilità, giochi per te ma sopratutto per gli altri. Gucher è un giocatore che mi è sempre piaciuto anche quando non giocava nel Pisa, poi c’è De Vitis che è un altro giocatore davvero importante ; e poi c’è Marin che per certi versi un poco mi assomiglia.
Come vedi il prossimo impegno dei nerazzurri? Quanto sarà difficile affrontare Braglia?
Mister Braglia la preparerà al meglio la gara di domenica prossima, con la sua solita grinta e la sua solita incazzatura, di questo ne sono sicuro; bisogna vedere però se il gruppo lo segue ancora, il Cosenza è a mio avviso una buona squadra e mi dispiacerebbe se alla fine fosse solo l’allenatore a pagare per tutti, anche se purtroppo nel calcio funziona così … Io comunque faccio il tifo per il Pisa.
Si è sempre parlato di grandi gruppi, ma a volta c’è una “pecora nera” che rischia di minare le certezze di un gruppo di lavoro. Cosa ne pensi del “caso Asencio”?
Il caso Asencio? Se in un gruppo sano c’è un solo giocatore che fa casino e semina zizzania solitamente il gruppo lo isola e riesce a gestirlo nella maniera migliore possibile; mi è capitato di giocare in squadre dove c’erano calciatori fuori rosa o calciatori che ne combinavano una di troppo, ma sono situazioni che un gruppo forte riesce a gestire senza risentirne in maniera particolare.
IN COLLABORAZIONE CON ILPISASIAMONOI