Petroni pigliatutto. L’ex presidente del Pisa è molto più coinvolto nel Trapani di quanto non si pensasse fino a due giorni fa. Non è infatti Lorenzo a occuparsi della squadra siciliana, ma proprio Fabio in prima persona, dopo un ruolo “dietro le quinte” nella Juve Stabia, anche se l’ex vicepresidente della stessa aveva rivelato che proprio lui era il deus ex machina che muoveva i fili. Proprio della società nerazzurra è tornato a parlare a margine della acquisizione della squadra siciliana da parte di Alivision, il gruppo che ha acquisito il 100% delle quote del Trapani. Permangono però i problemi per l’iscrizione: “Non abbiamo problemi a mantenere la squadra anche da soli, ma abbiamo problemi a tirare fuori sull’unghia un milione da venerdì a lunedì.”
PISA – Queste le parole di Petroni a margine della conferenza stampa di presentazione della nuova società che ha acquisito il Trapani, in cui ha parlato del Pisa: “Spero che questa esperienza abbia gli stessi esiti che ci sono stati a Pisa e a Castellammare di Stabia. A Pisa quando arrivai nel novembre 2015, stavano fallendo. Li abbiamo salvati, rinforzati a gennaio e abbiamo iscritto la squadra. In un momento di grande difficoltà per il nostro gruppo non abbiamo ceduto alle sirene che volevano la cessione delle quote a un fantomatico sceicco per 6 milioni di euro e abbiamo ceduto per 140mila euro il Pisa al signor Giuseppe Corrado.” Petroni però dimentica i numerosi debiti lasciati nel Pisa, tutto ciò che è accaduto dopo la promozione a partire dal suo arresto e dalle difficoltà societarie insormontabili, cercando di apparire come un salvatore della patria, dimenticando letteralmente tutto il resto.
JUVE STABIA E TRAPANI – Poi Petroni fa un riassunto della sua storia alla Juve Stabia, continuando a parlare della situazione attuale del Trapani: “Un anno fa, prendete i giornali dell’epoca, la Juve Stabia non si doveva iscrivere al campionato, abbiamo rafforzato la squadra e oggi quel club è in Serie B. Adesso abbiamo un compito improbo. Iscrivere la squadra in queste condizioni è un compito improbo. Abbiamo versato 440mila euro prima dell’atto col signor De Simone per avere la certezza che lunedì venga versata la fideiussione. Si è impegnato a versare altri 200mila euro entro lunedì mattina.”
CONTI – Conclude con la questione dei conti non in regola: “Purtroppo abbiamo appreso che i conti sono differenti, per quello sarebbe un miracolo. Noi avremmo gradito ci fossero stati altri soci, ma per ora non ci sono certezze, ma solo qualche discorso avviato. Non abbiamo problemi a mantenere la squadra anche da soli, ma abbiamo problemi a tirare fuori sull’unghia un milione da venerdì a lunedì. Come dicevo stamattina all’incontro in Comune siamo al 60% del percorso, se spingiamo tutti insieme, sicuramente arriveremo al risultato. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta, ora aspettiamo che gli altri cerchino di fare la loro”