“A star is born” direbbe Bradley Cooper, se ieri fosse stato spettatore all’Arena Garibaldi e avesse potuto apprezzare dal vivo le prodezze di Olimpiu Morutan. Il Pisa però è tornato protagonista e ora ha iniziato a credere fermamente in sé stesso.
OLIMPIU – Sembra quasi un Dio greco Olimpiu Morutan, con quei lineamenti così pronunciati che ricalcano perfettamente il suo nome. Dopo un inizio stentato, soprattutto con Maran, il rumeno è sbocciato, dopo aver aspettato il momento giusto e seguendo i dettami di Luca D’Angelo. Ritornano alla mente le parole del mister alla vigilia del Cosenza, quasi profetiche: “all’inizio pensavo fosse un calciatore da colpi ed invece ho scoperto che alle grandi doti tecniche abbina una presenza importante a livello tattico all’interno delle squadra”. Detto fatto, i colpi in canna li ha mostrati lasciando a bocca aperta il pubblico presente, mentre a livello tattico è stato impeccabile, tanto da permettere allo stesso tecnico nerazzurro una battuta, sul suo apporto difensivo: “Sta diventando un incontrista per colpa mia”. Ora anche Morutan ha trovato la sua dimensione e potenzialmente il Pisa può essere inarrestabile.
LA STRISCIA – Sette risultati utili consecutivi, ben 6 nella gestione D’Angelo. Per ritrovare numeri simili bisogna tornare indietro, guarda caso, all’inizio della scorsa stagione, anche se all’epoca le vittorie furono 6, condite da un pareggio, prima di cadere all’ottava giornata di campionato a Crotone, ma il Pisa ereditava anche la vittoria dell’anno precedente, portando a 8 i risultati utili consecutivi, lo stesso numero della seconda striscia più longeva della gestione d’Angelo, tra l’8 dicembre 2020 e il 22 gennaio 2021. Per fare ancora meglio bisogna invece andare alla leggendaria strisce di 27 risultati utili consecutivi, risalente al tempo della promozione in Serie B tra campionato e playoff, il record di tutti i tempi del Pisa Sporting Club.
L’ATTACCO – Con Morutan in grande spolvero, Tramoni in ascesa, un Torregrossa efficace e completo, un Masucci sempre più in veste di highlander, anche Gliozzi si è potuto prendere una ‘giornata di riposo’. Il giocatore era acciaccato e non è riuscito a incidere come avrebbe potuto, una volta schierato nella ripresa. La squadra però ha raggiunto la Reggina a quota 20 reti segnate, diventando il migliore attacco del campionato. Oggi però ai calabresi basterà segnare un gol per far tornare i nerazzurri al secondo posto.
L’EQUILIBRIO E IL GRUPPO – Quello che fa ben sperare è l’equilibrio che la squadra sta mostrando tra la fase difensiva e quella offensiva. Nelle ultime due partite Livieri, in sostituzione di Nicolas, ha dovuto compiere ben pochi interventi difensivi e si ha la sensazione che il Pisa non rischi più di tanto. La guarigione ormai è completa e, anche se si può considerare vicino il giorno in cui arriverà la prima sconfitta della gestione D’Angelo, perché le strisce positive non durano in eterno, la squadra ha ritrovato la sua anima e nell’abbraccio tra Morutan e Masucci, così sentito e ricco di emozioni, si può riassumere questo felice momento in cui il Pisa è finalmente uscito dal suo guscio