In Serie B la volontà è quella di chiudere i campionati, a qualsiasi costo. La Serie A traccia la via, ma il braccio di ferro col governo non è ancora finito. Alla fine la responsabilità la prenderà per forza di cose proprio lo stesso governo. L’obiettivo è quello di trovare un protocollo medico univoco per ripartire, anche ad allenarsi, mentre qualche regione e qualche squadra si sta organizzando a prescindere dalla data indicativa del 18 maggio, almeno per gli allenamenti individuali. Se non arriverà una soluzione, i campionati termineranno qui, con un piano B, al momento già noto. E il Pisa? Anche la società nerazzurra può essere pronta a ripartire, lavorando anche al rientro di alcuni giocatori fuori città.

Aspettando Godot…. Prima si doveva riprendere ad aprile, poi a maggio, ma forse a maggio riprenderanno solo gli allenamenti. E i campionati. La B però è disposta a giocarli anche ad Agosto per finire a tutti i costi. E se non si finisse? Stagione congelata, anzi no. Ci sarebbero comunque promozioni e retrocessioni per la Figc, ma c’è un nuovo braccio di ferro all’orizzonte Sono le conseguenze di un virus che ha cambiato la vita di tutti noi in questi due mesi. Rinviare sembrava l’unica cosa possibile, per salvaguardare la salute di tutti. Ora però è il momento della responsabilità. Serve un piano per salvare lo sport e il calcio, così come serve un piano per salvare altri mestieri fortemente in crisi, come il turismo o la ristorazione. Forse è il momento di ricevere risposte, perché sembra che solo il calcio abbia fatto il suo, ma tocca al governo decidere, per gettare eventualmente quelle basi da “cause di forza maggiore” che limiterebbero ricorsi e problematiche “estive”, sicuramente trascinate fino all’autunno e di cui già si percepiscono le prime avvisaglie.

IN SERIE A E IN B – In video collegamento tutti i club di Serie A hanno espresso massimo sostegno e condivisione totale alle parole del Presidente di Lega Paolo Dal Pino. L’obiettivo è una collaborazione da parte dei club sulla necessità di trovare un protocollo medico univoco o, altrimenti, adeguarsi allo stop deciso dal governo. Se sarà possibile la ripresa in sicurezza si riprenderà la stagione, altrimenti saranno le istituzioni del paese a dichiarare la chiusura del campionato e ai club non resterà che adeguarsi. E in Serie B? E’ intervenuto il presidente Mauro Balata, mentre l’8 maggio ci sarà la prossima assemblea. “Queste misure, che aspettiamo che la Federazione accolga, servono come presidi fondamentali per far sì che la Serie B ma più in generale tutto il sistema calcio possa passare questo terribile momento” – ha detto Balata. – C’è una regola fondamentale, nel calcio si vince e si perde sul campo, guaio ad abbandonare il merito sportivo. Finché ci sarà la possibilità di portare a termine il campionato, bisognerà provarci: eviteremo contenziosi schizofrenici. La nostra direzione è cercare ogni tipo di soluzione per garantire la regolarità dei campionati e il merito sportivo, nella massima sicurezza possibile dato che stiamo vivendo un’emergenza sanitaria devastante. Abbiamo bisogno di aiuti anche di natura economica, affinché le nostre società possano mettere in atto i protocolli’. Infine domanda sulle alternative ipotizzate in questi giorni: due promozioni tra A e B sono una proposta accettabile? ‘Rispondo più da giurista che da presidente di Lega, ci sono delle regole che non possono essere cambiate in corsa“.

IPOTESI E REGOLAMENTI. NUOVO BRACCIO DI FERRO? – In Serie B il presidente Mauro Balata non sembra essere molto d’accordo su alcune delle ipotesi prese in considerazione se la stagione dovesse chiudersi anzitempo. L’idea della Figc è quella sì di confermare promozioni e retrocessioni, ma passare a 2 retrocessioni in B mantenendo la A a 20 squadre. Dalla B non l’hanno presa bene. Che sia questo il prossimo braccio di ferro?

PISA – Sul fronte Pisa intanto si lavora anche al rientro dei giocatori e dello staff. Giovedì Luca D’Angelo ha parlato in una “conferenza stampa” con i tifosi su Instagram, dopo oltre un mese di silenzio. Primo segnale di ripartenza e normalità, mentre il Pisa lavora a sanificare l’Arena Garibaldi e i campi di San Piero a Grado, oltre a cercare un albergo per il maxi ritiro di campionato qualora si ripartisse e mentre si lavora anche al rientro dei giocatori e dello staff. Dopo il 4 maggio ci saranno i rientri di Giovanni Corrado (da Milano), Giuseppe Corrado (da Parma), oltre ai rientri di alcuni giocatori come Gucher (che ha passato la quarantena in Austria), Moscardelli (rimasto a Roma con la famiglia) e altri.

PROTOCOLLO – Il protocollo medico di cui tanto si parla però, non è così certo che vada in porto. Il primo problema è quello dell’applicabilità per tutte le squadre, anche per i costi giudicati da alcuni insostenibili, dello stesso. I nodi poi sono più d’uno, il più importante dei quali riguarda la quarantena. Cosa succede se un giocatore in rosa viene contagiato? Bisognerà comunque metterlo in quarantena due settimane, ma se ci si fermasse due settimane allora uno stop fermerebbe sul nascere la stagione, che deve arrivare al 2 agosto secondo la Uefa come deadline massima. E i viaggi? Dove giocare? Come giocare? Possono gruppi di 50 persone spostarsi liberamente? Al momento una risposta ancora non c’è. Inoltre le squadre hanno giudicato questo protocollo troppo stringente, mentre il Ministro Spadafora solo pochi giorni fa lo aveva definito “non abbastanza stringente”. Il prossimo round intanto tra commissioni per decidere cosa fare sarà tra domani e lunedì. Da quell’esito dipenderanno tante cose.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018