I responsi del Tar del Lazio hanno riportato in Serie B il Lecco e bocciato la Reggina, il cui ricorso è stato definito “improcedibile”.
Il Tar sbugiarda il Coni ripristinando ciò che era stato deciso dal Consiglio federale del 7 luglio scorso. Il Coni infatti aveva dato ragione al Perugia ed escluso il Lecco per la questione stadio, ma stavolta il Tar ha ribaltato nuovamente la decisione precedente dando ragione alla formazione lombarda. Reggina invece totalmente out. I calabresi restano fuori dai professionisti, ma l’ultima parole spetterà al Consiglio di Stato del 29 agosto. La Lega di B ha chiesto di anticipare l’udienza ma è difficile che si decida prima dell’inizio del torneo. Per il momento infatti la X e la Y resteranno sul calendario. Al momento appare quasi impossibile che il Lecco possa giocare la prima giornata in campionato. In giornata si capirà chi sarà la squadra papabile di ripescaggio con la graduatoria che vede il Brescia in pole position.
Come prevedibile la Reggina 1914 è fuori da tutto. Ha prevalso il buon senso anche se doveva essere fermata prima. D’altronde la manovra senza precedenti di tutti i club di Serie B che si sono opposti ai ricorsi dei calabresi è stato qualcosa di irripetibile. Troppe società sono state prese in giro negli scorsi mesi dalla condotta spudorata di chi ha fatto di tutto per non pagare, falsando il campionato, e che oggi è sparito. Purtroppo i responsabili resteranno impuniti e non pagherà nessuno, come spesso succede in Italia. Gli unici a pagare davvero saranno i tifosi, ingannati e anche convinti che il metodo utilizzato, con il benestare di certe istituzioni, per non pagare mai, sia stato quello giusto.