Sulla vicenda Arena Garibaldi oggi si è svolto il Consiglio Comunale, nel quale i consiglieri comunali Trapani e Biondi avevano presentato un question time per conoscere quale fosse l’entità del danno in gradinata e le tempistiche di rimessa in pristino del cedimento. A rispondere è stato il vicesindaco Raffaele Latrofa. Intanto il Pisa Sporting Club e il Comune si sono parlati e la diplomazia ha fatto il suo corso. Domani intanto la commissione deciderà se la gradinata potrà essere aperta almeno per gli abbonati in occasione di Pisa-Como, nello scenario più ottimistico.
IL PISA E IL COMUNE – Prima di tutto questa mattina è stato reso noto che tra il Pisa Sporting Club e il Comune ci sia un’aria più distesa, dopo le rassicurazioni del vicesindaco Latrofa. I vertici comunali e quelli del club nerazzurro sono stati in contatto per tutto il weekend e il nervosismo percepito negli scorsi giorni, dopo il crollo dei calcinacci dell’Arena Garibaldi che ha portato a una riduzione della capienza, con le dimenticanze del Comune nel comunicato diffuso da Palazzo Gambacorti che erano state percepite male dalla società nerazzurra. La situazione ora è cambiata e il Pisa non ha rilasciato un proprio comunicato di risposta, riservandosi di intervenire eventualmente dopo le decisioni di domattina da parte della commissione di vigilanza.
IL CONSIGLIO COMUNALE – Nei giorni scorsi il consigliere comunale Matteo Trapani, assieme a Marco Biondi, avevano presentato un question time all’ordine del giorno del consiglio comunale svoltosi questo pomeriggio. “Dato il crollo di calcinacci alla gradinata dello Stadio che ha comportato la chiusura temporanea di porzione di essa, data l’urgenza di chiarire la questione e di provvedere a una rimessa in pristino dei luoghi per il regolare utilizzo, considerati gli accertamenti avvenuti in queste ore così come confermato dai media, considerata la necessità di conoscere i tempi di intervento, considerata la necessità di dare notizia a tutti i tifosi dell’agibilità e della sicurezza dello stadio, si chiede al Sindaco e alla Giunta di conoscere quale sia l’entità e le tempistiche di rimessa in pristino del cedimento”. In sede di consiglio Trapani ha aggiunto quanto segue: “Lo stadio è comunale e il comune ha delle competenze riguardo alle possibilità di utilizzo. L’impianto dev’essere in regola ma anche sicuro. È evidente che uno stadio non agibile crea dei disagi, di immagine e anche per i tifosi che non possono accedere”.
LA RELAZIONE DEI TECNICI COMUNALI – Il vicepresidente Latrofa ha così letto la relazione dell’ingegner Cerri in sede di consiglio, che ha fatto chiarezza sullo stato dell’arte della gradinata: “Allo stadio Arena Garibaldi, nel settore in corrispondenza della gradinata si è verificato un distacco della pignatta in laterizio che costituisce i gradoni, una porzione di 30-45 centimetri quadrati. Immediatamente prima della partita e a seguito di sopralluogo della commissione è stato disposto il transennamento della zona sottostante la parte caduta e contemporaneamente è stato disposto che gli spettatori non accedessero alla sovrastante porzione di gradinata. Visti i tempi ridotti è stato disposto che gli steward non facessero accedere i tifosi nelle parti superiori. Prima di avviare una serie di indagini più approfondite è stata ridotta la disponibilità di posti impegnando soltanto le sedute più basse, in particolar modo le prime cinque file e una porzione della sesta e settima fila. I distacchi sono avvenuti alla tredicesima fila. Tutto per garantire almeno agli abbonati l’accesso al settore”.
L’INTERVENTO DI LATROFA – A questo punto il vicesindaco Latrofa risponde direttamente al question time: “Se dovessi attenermi alla domanda del question time, per rispondere direi che le tempistiche del cedimento sono molto brevi e l’entità è molto piccola. Potrei chiudere così ma mi sembrerebbe di sfuggire al dibattito cittadino. Martedì 945 abbonati più gli 86 tifosi che hanno acquistato il biglietto hanno potuto accedere allo stadio per la partita. Cosa accadrà adesso? Alle 9.30 di domani si riunirà la commissione di vigilanza, alla quale ci siamo impegnati di portare una proposta di un transitorio, necessario perché anche dal comandante dei vigili del fuoco è stato richiesta un’analisi dell’intera gradinata. Seppur una prima analisi fatta dal comandante stesso ha dato luogo a questo tipo di limitazioni è ovvio che noi abbiamo disposto, per conferire un incarico professionale, che sia svolta una perizia tecnica oltre a delle prove, di carattere distruttivo, non distruttivo e di carico, per rassicurare sullo stato dell’arte la gradinata”. Oltre alla perizia però sono state messe in piedi anche altre soluzioni: “Con questa proposta porteremo anche in commissione le vie d’esodo aggiornate rispetto a quello che sarà il numero di spettatori presenti. In modo tale che tutti coloro che accederanno allo stadio dovranno passare in luoghi sicuri e che non basterà raggiungere un luogo sicuro, ma andrà raggiunto mediante un percorso a sua volta sicuro. Fino a uno scenario deciso dalla commissione. Si va verso una limitazione che consenta ancora di avere tutti i posti per gli abbonati garantiti, ma non voglio andare oltre, perché questo lo deciderà la commissione”. Oggi infatti la commissione deciderà se la gradinata potrà essere aperta almeno per gli abbonati, nello scenario più ottimistico. “Successivamente aspetteremo i risultati delle prove e della perizia. Potrebbero dirci che la gradinata è parzialmente riapribile, totalmente riapribile o che necessita dei lavori. Non appena verrà deciso il tipo di lavori il Comune se ne farà carico dando piena disponibilità. Ci è stato chiesto dalle autorità se avessimo svolto lavori di manutenzione in questi anni. In virtù del collaudo del 2017 che ha reso agibile l’Arena Garibaldi, ultimo atto formale, il Comune ha sempre adempiuto a piccoli ripristini corticali di calcestruzzi. Abbiamo elencato anno per anno le cifre che il Comune stesso, per sua competenza, ha speso ogni qual volta si è presentato (a macchia di leopardo) questo fenomeno, la cui fonte principale, secondo i tecnici, sono delle infiltrazioni d’acqua. Il comandante dei vigili è stato rassicurato perché nella nostra relazione si dimostra come negli anni ci sono cifre e lavori svolti, riportate puntualmente. Domani in giornata renderemo renderemo subito trasparente l’esito della commissione, poi della perizia”.
LA CONCLUSIONE DI TRAPANI – Il consigliere comunale Trapani risponde nuovamente a Latrofa chiudendo così la questione: “è un bene che il Comune si impegni a fare la propria parte ed è giusto che una società possa utilizzare uno stadio pronto e sicuro. Dobbiamo prevedere che tutti gli interventi che oggi non sono stati fatti per fare in modo che ciò che è successo non si ripeta mai più. Non si può ammettere che per la pioggia o per infiltrazioni lo stadio rischi di non essere a norma o peggio. Fino a quando non ci saranno i lavori dello stadio per il restyling lo stadio dev’essere in sicurezza e con una capienza tale da permettere a tutti i tifosi di fruirne in un luogo sicuro. C’è bisogno che si faccia un’analisi più completa dello stadio per capire se ci sono altre zone che necessitino di ulteriori interventi”.
CONCLUSIONI – Si va quindi verso una riduzione della capienza della gradinata, almeno per quanto riguarda la sfida tra Pisa e Como, a meno di colpi di scena da parte della commissione di vigilanza. Dopo questa gara e dopo le relazioni finali dei tecnici verranno effettuati nuovi lavori di manutenzione che dovrebbero portare al ripristino della capienza precedente a Pisa-Lecco. Nel frattempo il Comune studia nuovi interventi in attesa del restyling dell’Arena Garibaldi.