Sembrava che il calciomercato del Pisa fosse improntato per alterare il meno possibile gli equilibri e, in un certo senso, è stato così. L’appetito però vien mangiando e la società ha avuto alcune occasioni ghiottissime per mettere un punto e guardare già al futuro. Ne è uscita come una delle migliori sessioni di calciomercato invernale, al netto di quelli che saranno i verdetti del campo. Sulla carta infatti, pur con l’inaspettata partenza di Beruatto, su volontà del calciatore (così come di Bonfanti, ma meno inaspettata), il Pisa è andato a prendere ben quattro potenziali titolari: Meister, Sernicola, Solbakken e Castellini. Una sessione di ampio respiro con un potenziale enorme e grandi record. La società non si è voluta nascondere, puntando dritta alla promozione diretta per la Serie A.

LE PREMESSE – I nerazzurri avevano alcune importanti esigenze da affinare in questa sessione di mercato. La prima era risolvere l’annoso problema dell’esterno, dati gli infortuni di Leris ed Esteves, mentre la seconda era cercare anche un attaccante che potesse prendere il posto di Nicholas Bonfanti. A dicembre infatti era apparso chiaro che il numero 9 sarebbe andato via, non adattandosi pienamente ai dettami tattici di Inzaghi. In uscita invece da un lato la volontà di andare a cedere qualche giocatore per farlo giocare di più, dall’altra cercare di accontentare qualcuno che aveva voglia di cambiare aria. Così ne è uscita una sessione ricca, ma non priva di colpi di scena.

LE CESSIONI – Fin dagli ultimi giorni di dicembre si presenta l’Hajduk Spalato di Gattuso chiedendo il prestito di Jan Mlakar. Il giocatore, dopo una lunga trattativa, alla fine parte in prestito secco e oneroso per circa 300 mila euro. Il Pisa non ha voluto concedere l’opzione per la cessione del giocatore poiché la società crede ancora nella sua valorizzazione. Così Mlakar è rimasto a ridosso degli ultimi giorni, giocando anche la sua ultima partita in nerazzurro praticamente con le valige in mano. Nicholas Bonfanti è stato invece ceduto al Bari. La società lo aveva messo sul mercato in accordo con l’attaccante dopo che, negli ultimi mesi, il calciatore si era perso un po’ per strada, con necessità di cambiare aria. Prima si è avvicinato il Mantova, poi è arrivata l’offerta dei pugliesi che lo hanno rilevato in prestito secco. Anche in questo caso il Pisa non ha voluto cedere la possibilità del cartellino alle avversarie, conscia di poterlo rilanciare in futuro. D’altronde sia Bonfanti, sia Mlakar, hanno rappresentato investimenti importanti che la società attende di poter monetizzare per il futuro. Il fulmine a ciel sereno però è stato la richiesta di cessione di Pietro Beruatto. Il terzino, sopravanzato tra i titolari da Angori, ha preferito a sua volta cambiare aria. Il Pisa lo ha accontentato cedendolo alla Sampdoria in prestito con diritto di riscatto. Difficile però che i blucerchiati, vista la difficile situazione economica, riusciranno a riscattarlo a fine stagione, per cui molto probabilmente Beruatto tornerà in nerazzurro al termine del campionato. Una scelta discutibile, perché il ragazzo a Pisa, pur giocando di meno, avrebbe potuto lo stesso esprimersi e completare la scalata alla Serie A. Un vero peccato. Tra le esigenze della società c’era inoltre quella di mandare a giocare Zan Jevsenak. Il Pisa inizialmente ha rifiutato la proposta del dell’Olimpia Lubiana per il giocatore. Questa estate infatti non andò a buon fine la trattativa per Timi Max Elsnik, andato alla Stella Rossa, così la società ha preferito guardare altrove, fino a trovare l’Olivairense, squadra di Serie B portoghese, per il prestito del calciatore. Un ritorno per Jevsenak, che fu rilevato dal Pisa dai portoghesi del Benfica. Tra le operazioni minori poi la cessione di Raychev alla Vis Pesaro, quella di Bassanini alla Giana Erminio, i passaggi in prestito di Leoncini, Guadagno e Beghetto. Nelle ultime ore infine la società ha cercato di cedere anche Vignato, rimasto praticamente fuori dal progetto per tutto il mese. Dopo un lungo tira e molla con la Carrarese il giocatore ha detto no. Si è presentato anche il Vicenza, ma non è stato trovato l’accordo anche per questa destinazione. Salta sul gong anche il trasferimento di Sussi alla Pianese. Entrambi rimarranno a Pisa.

GLI ACQUISTI – Il tema dell’esterno resta di grande attualità per larga parte del mese. Con la partenza di Beruatto a inizio mercato infatti il Pisa si trova ancora più in emergenza e per un paio di partite ha di ruolo i soli Angori e Touré. La società punta per molto tempo Antonio Candela del Venezia, ma la trattativa va per le lunghe. Si valutano anche altri profili, tra cui Zanimacchia e il caraibico-olandese Tyrique Mercera del Cambuur, ma poi si vira su un vecchio amore, quello per Leonardo Sernicola, che la società provò a portare a Pisa da almeno tre stagioni. Dopo un lungo tira e molla i nerazzurri trovano il prestito con diritto di riscatto dalla Cremonese. Prima però c’è il colpo da 90, dal Rennes a sorpresa arriva Henrik Meister in prestito con diritto di riscatto. La società ha sfruttato i buoni rapporti con l’agenzia di procuratori per convincere Meister e il Rennes della bontà del progetto nerazzurro. Meister, con i suoi 193 cm di altezza e un profilo atletico ideale per il gioco di Inzaghi, rappresenta un colpo ambizioso per il Pisa, che spera di rilanciare il giocatore e sfruttare il suo potenziale per competere ad alti livelli. Era stato a lungo seguito dalla società, che aveva inizialmente rinunciato all’operazione dopo che il Rennes lo aveva acquistato dal Sarpsborg 08 per 9 milioni di euro. Meister, passato in pochi anni dalla terza divisione danese alla Ligue 1 francese, aveva vissuto un inizio brillante con il Rennes, segnando all’esordio contro il Lione e ottenendo una convocazione con la nazionale Under 20. Tuttavia, da settembre il suo rendimento è calato, complice qualche infortunio e difficoltà di adattamento. Così la società è tornata sotto al giocatore portandoselo a casa con un prestito con diritto di riscatto da esercitare solo a gennaio 2026, tra un anno quindi. Il terzo acquisto del mercato è Markus Solbakken. Si tratta di un acquisto fortemente voluto dalla dirigenza nerazzurra, che aveva già tentato di portarlo in Italia nell’estate del 2023, e poi ancora nel gennaio 2024, senza successo. Il centrocampista norvegese arriva dallo Sparta Praga con la formula del prestito con diritto di riscatto. La sua esperienza con lo Sparta Praga ha incluso quest’anno 13 presenze, un gol, un assist e quattro apparizioni in Champions League, contro squadre del calibro di Atletico Madrid e Manchester City. Nonostante il buon rendimento, il Pisa ha colto l’opportunità per riportarlo in corsa nel proprio progetto tecnico. Il direttore sportivo Davide Vaira e l’amministratore delegato Giovanni Corrado hanno lavorato con pazienza per assicurarsi il giocatore, approfittando del momento giusto per finalizzare l’acquisto. La dirigenza del Pisa, negli ultimi giorni, si è poi buttata su un colpo a sorpresa, il capitano della nazionale under 21 danese Oliver Provstgaard Nielsen. Dopo giorni di trattative, la società nerazzurra aveva raggiunto l’accordo con il Vejle per l’acquisto del difensore centrale danese a titolo definitivo per circa 2 milioni di euro più bonus. Il giocatore, convinto dal progetto e dalla presenza di connazionali come Lind, aveva scelto il Pisa, scartando l’interesse del Bologna. Il contratto quadriennale fino al 2029 era pronto per la firma e il club attendeva solo le visite mediche per ufficializzare l’operazione. Ma il colpo di scena è arrivato all’ultimo momento. Mentre Provstgaard era atteso in città, la Lazio si è inserita con una maxi offerta di oltre 4 milioni di euro, più del doppio rispetto alla proposta nerazzurra. Il difensore, invece di sbarcare a Pisa, ha preso un volo per Roma Fiumicino, dove è atterrato ieri nella tarda serata, pronto a firmare con i biancocelesti. Il Pisa, colto di sorpresa, ha espresso forte disappunto nei confronti degli agenti del giocatore, ritenuti “poco seri nella gestione dell’affare”, e nei confronti del Vejle, impegnato in un cambio di proprietà. Un epilogo amaro per una trattativa che sembrava conclusa e che avrebbe portato a Pisa un profilo giovane e di grande prospettiva. Cose che succedono però nel mercato e la società nerazzurra, bisogna ricordarlo, è una società di Serie B, ed è incredibile che abbia lottato, quasi alla pari, contro società che disputano la Serie A o nelle coppe europee. Ciò dovrebbe restituire la dimensione dell’importanza di ciò che sta facendo la dirigenza.

IL COLPO ALL’ULTIMO GIORNO – Si arriva così all’ultimo giorno di mercato. Il Pisa, dopo rapide consultazioni notturne, si butta su Alessio Castellini, 21 anni, del Catania. Il profilo, pallio di Vaira, piace più di un altro calciatore valutato dall’estero e alla fine i dirigenti puntano tutto su di lui, strappandolo al Catania e alla concorrenza di Palermo, Venezia e Milan. Il giocatore, capitano dei siciliani nonostante la giovane età, è un centrale elegante, veloce e dotato di grande duttilità tattica: può infatti giocare sia in una difesa a tre che a quattro, oltre a ricoprire il ruolo di terzino, persino di centrocampista centrale ed esterno a tutta fascia, dando modo al Pisa di rinfoltire ulteriormente il parco esterni. Il Pisa ha chiuso l’operazione con un prestito e diritto di riscatto fissato a 850mila euro, trovando l’accordo dopo il mancato arrivo di Provstgaard. Il Pisa così si assicura un talento in crescita, pronto a dare il suo contributo nella corsa alla promozione. Castellini fa parte della scuderia Tmp Soccer di Tullio Tinti, con la quale la società ha già effettuato diverse operazioni. Nicholas Bonfanti, Stefano Gori, Fabrizio Brignani, Ettore Gliozzi, Simone Palombi e Alessandro De Vitis, provengono tutti da qui.

LE CIFRE – A quanto ammontano e a quanto ammonteranno gli investimenti del Pisa nel corso del calciomercato di gennaio? Per il momento niente, poiché sono tutti acquisti futuribili. A partire da Meister, arrivato in nerazzurro in prestito con diritto di riscatto tra un anno, gennaio 2026, per la futura cifra di 8,6 milioni di euro più bonus, riporta la stampa danese. Ciò lo renderebbe l’acquisto più alto della storia del Pisa, un primato che adesso è di Alexander Lind (3,6 milioni più bonus, per un totale di 4 milioni). Poi c’è Markus Solbakken, per un’operazione che potrebbe superare i 2,5 milioni di euro tra bonus e provvigioni. Inoltre l’acquisto di Leonardo Sernicola, che verrebbe a costare, in caso di riscatto, un milione di euro, mentre Castellini costerà 850 mila euro. In totale il Pisa, se riscatterà tutti i giocatori in prestito dalla sessione di mercato, spenderà 13 milioni di euro. Il Pisa ha avuto anche più di mezzo milione di euro dai prestiti onerosi di Mlakar (300 mila), Bonfanti (200 mila euro) e Jevsenak, tutti rientranti alla base a giugno. Un paio di milioni invece circa se la Sampdoria riscatterà Beruatto a fine stagione.

UN BILANCIO – Senza tanti giri di parole, il calciomercato del Pisa è stato da Regina della Serie B, da Regina del calciomercato stesso. Le operazioni concluse delineano un progetto ambizioso e con un respiro internazionale. L’intento della società era quello di non alterare gli equilibri della squadra, ma l’occasione di rinforzare la rosa con talenti di livello ha portato a investimenti mirati, mantenendo comunque un occhio al futuro. Tre operazioni top, con Solbakken, Sernicola e Meister, più il recupero di Morutan e, l’ultimo giorno di mercato, Castellini dal Catania. Le operazioni in uscita hanno seguito una logica ben precisa e non è mancata anche la “delusione” Provstgaard. L’investimento totale di questa sessione, tra riscatti e operazioni a lungo termine, non solo ci fa capire come il Pisa voglia consolidarsi ai vertici della Serie B, ma come addirittura la società abbia già iniziato a guardare alla categoria superiore, per via anche della futuribilità di certi investimenti. Nessuno si sta più nascondendo e la promozione diretta è l’obiettivo dichiarato, e con un mercato così strategico, la società nerazzurra ha tutti gli strumenti per inseguire il sogno della Serie A. Pensare che tra pochi giorni partirà il centro sportivo, mentre l’Arena otterrà prima la deroga e poi il restyling… Questa però è un’altra storia e non è materia da calciomercato, per il quale si può essere più che orgogliosi e sognare in grande. Un grande plauso va ai due direttori sportivi, capaci di fare alzare ancora il livello con acquisti di grande spessore. Voto? Per una sessione invernale un 9,5 pieno.

IL TABELLONE DEL CALCIOMERCATO INVERNALE 2023-24
ACQUISTI:
Meister (Rennes, prestito con diritto), Solbakken (Sparta Praga, prestito con diritto), Sernicola (Cremonese, prestito con diritto), Castellini (Catania, prestito con diritto)
CESSIONI: Leoncini (Legnago, prestito), Guadagno (Sestri Levante, prestito), Di Quinzio (Pavia, definitivo), Beruatto (Sampdoria, prestito con diritto), Beghetto (Vicenza, prestito), N. Bonfanti (Bari, prestito), Jevsenak (Oliveirense, prestito), Mlakar (Hajduk Spalato, prestito), Bassanini (Giana Erminio, prestito), Raychev (Vis Pesaro, prestito), Dubickas (Juve Stabia, prestito)

LA ROSA DEL PISA 

Calciatori Over (massimo 18 giocatori nati fino al 31 dicembre 2000)

1 Nicolas (1988)
5 Simone Canestrelli (2000)
10 Emmanuel Vignato (2000)
11 Matteo Tramoni (2000)
15 Idrissa Touré (1998)
17 Adrian Rus (1996)
21 Markus Solbakken (2000)
22 Leonardo Loria (1999)
28 Oliver Abildgaard (1996)
30 Alessandro Arena (2000)
32 Stefano Moreo (1993)
33 Arturo Calabresi (1996)
37 Mehdi Leris (1998)
47 Adrian Semper (1998)
66 Leonardo Sernicola (1997)
80 Olimpiu Morutan (1999)

Calciatori bandiera (massimo 2 giocatori con almeno 4 anni di tesseramento)

4 Antonio Caracciolo (1990)
6 Marius Marin (1998)

Calciatori under (numero illimitato di giocatori nati a partire dall’1 gennaio 2001)

3 Samuele Angori (2003)
8 Malthe Hojholt (2001)
13 Christian Sussi (2001)
14 Henrik Meister (2003)
19 Tomas Esteves (2002)
25 Tommaso Ferrari (2006)
36 Gabriele Piccinini (2001)
39 Lorenzo Tosi (2008)
45 Alexander Lind (2002)
94 Giovanni Bonfanti (2003)
Alessio Castellini (2003)

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018