Si è conclusa questa sera la lunghissima sessione di calciomercato che ha visto anche il Pisa impegnato in numerosi movimenti in entrata e in uscita. Tra acquisti, cessioni, prestiti, liste under, over e trattative varie, è arrivato il momento di tirare le somme sul calciomercato nerazzurro firmato dal nuovo direttore sportivo Stefano Stefanelli e dal direttore generale Giovanni Corrado. Nell’ultima ora saltano i trasferimenti di Gliozzi e Jureskin a Bari e Lecco (ma per questi ultimi c’è tempo fino all’8 settembre).
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D’ANGELO E CHIELLINI SALUTANO – L’estate nerazzurra inizia in realtà anticipatamente, con la conclusione infelice della scorsa stagione che ha visto il Pisa non qualificarsi per i playoff dopo una sconfitta, tra i fischi, contro la già retrocessa Spal all’ultima giornata. La squadra conclude all’undicesimo posto dopo una serie di prove senz’anima e una serie senza vittorie indecorosa, quando sarebbe bastato anche solo un risultato positivo per portare i nerazzurri agli spareggi. Al termine delle valutazioni da parte della dirigenza e della proprietà, a farne le spese, per la seconda volta in due anni, è il condottiero di oltre 200 battaglie, Luca D’Angelo, che viene esonerato. Il giorno prima però a lasciare, preferendo non rinnovare il contratto, è Claudio Chiellini, le cui strade con la società nerazzurra si separano dopo 2 stagioni. Va quindi rifondata per intero sia la direzione tecnica che quella sportiva. Inizia così un lungo casting per entrambe le figure professionali, dalle quali dipenderà la futura direzione del calciomercato nerazzurro.
IL CASTING PER ALLENATORE E DIRETTORE SPORTIVO – Il casting per il direttore sportivo in realtà è già cominciato almeno da un paio di settimane, poiché prima dell’ufficialità era già nota la posizione di Claudio Chiellini che, poco dopo, si accaserà alla Juventus Under 23, tornando in bianconero. Tanti i nomi per la poltrona di diesse, ma i ‘finalisti’ sono l’ex Pisa Luciano Zavagno, Carlalberto Ludi del Como e Aleksandar Kolarov che, poche settimane prima, aveva conosciuto al corso per direttori di Coverciano Daniele Freggia. E’ proprio il serbo ad essere scelto come nuovo diesse nerazzurro. Kolarov inizia a lavorare con il Pisa in sordina. L’unica sua foto esistente al lavoro per il Pisa è quella scattata e pubblicata da La Nazione del suo arrivo in sede, il 29 giugno, con il nuovo allenatore Alberto Aquilani. Già, l’ex allenatore della Primavera della Fiorentina vince una lunga selezione durata praticamente un mese nella quale batte la concorrenza di Andrea Pirlo, Eusebio Di Francesco, Daniele De Rossi, ma anche Massimiliano Alvini. Mentre Aquilani ottiene la certificazione al nuovo corso allenatori però, nei primi giorni di luglio qualcosa si rompe e l’avventura di Kolarov dura molto poco. Il serbo ha fin da subito diverse divergenze sulle metodologie di lavoro e decide di dimettersi. La ricostruzione di quei giorni caldi di inizio luglio la trovate a questo link, ma è un fulmine a ciel sereno. In realtà la società non finalizza mai il contratto di Kolarov e dopo la prima settimana di luglio il Pisa si deve cercare un altro direttore sportivo a mercato già cominciato. Così, in poco meno di una settimana, il direttore generale del Pisa Giovanni Corrado deve fare gli straordinari, ma ha fin da subito le idee chiare. Viene scelto l’ex Cesena Stefano Stefanelli che batte la concorrenza di Moreno Zebi.
TANTI ARRIVI DI QUALITA’ E IL RITIRO DI ROVETTA – Il ritiro di Rovetta così inizia senza nuovi acquisti, ma con alcuni giocatori su cui la società, di rientro dal prestito, decide di puntare. Il secondo portiere Loria dal Frosinone, i rientranti Piccinini (dal Fiorenzuola) e Jureskin (dal Benevento), nonché la coppia di centrali Leverbe (Benevento) e Canestrelli (Como), da considerarsi nuovi aggregati alla rosa per la nuova stagione. I primi due arrivi sono giovani e di qualità. Il Pisa ingaggia così il trequartista ed esterno Alessandro Arena dal Gubbio a titolo definitivo, ma anche Tommaso Barbieri, giovane terzino della Juventus Under 23 in prestito con diritto di riscatto e controriscatto. Su di loro la società cucirà addosso l’intero ritiro e si adatteranno subito al nuovo gioco di Aquilani. Scopo del ritiro è anche sfoltire il reparto di difensori centrali, da un lato, mentre dall’altro è quello di far sedimentare i nuovi dettami tattici del neo allenatore nerazzurro. In ritiro i nerazzurri battono la selezione del Rovetta 7-1, la Pro Sesto per 4-0 e si ripetono, ancora 4-0, contro il Fiorenzuola. Colpisce il gioco di Aquilani che ricorre il meno possibile, ma solo quando necessario, al lancio lungo. Luglio si conclude con sole due operazioni in entrata, così il ritiro, mentre i nerazzurri sono intenti a fare anche spazio nella rosa. Dopo una lunga trattativa con il Porto ritorna in nerazzurro Tomas Esteves. Grande risparmio per la società nerazzurra che ha speso solo un milione di euro per portare a titolo definitivo il ragazzo, contro i 5-6 milioni richiesti inizialmente nell’accordo dell’anno precedente. Nel frattempo i nerazzurri, con trattative già note a fine luglio, provano a portare al Pisa Marco D’Alessandro e Andrea Barberis, due ex Monza. Il primo arriva dai brianzoli in prestito con diritto di riscatto, mentre per il secondo occorre un mese di visite mediche per portare a termine la trattativa e viene annunciato durante la presentazione della squadra come una grande sorpresa. Due acquisti molto importanti. Nella prima settimana di agosto intanto viene ingaggiato, altrettanto a sorpresa, il ‘professore’, Miguel Veloso, talentuosissimo centrocampista svincolatosi dal Verona, per aumentare in maniera netta il tasso tecnico della squadra. Sempre nel scorso della presentazione ufficiale dalla squadra si sparge la voce di un possibile arrivo di Mattia Valoti, già cercato da diverse settimane, con il giocatore che aveva preso tempo prima di accettare il Pisa, ma ha deciso di sposare la causa nerazzurra. Gli ultimi due arrivi che dovevano chiudere il calciomercato sono quelli di Mattia Campani, come terzo portiere e di Jan Mlakar, calciatore sloveno che la società seguiva già da due anni, in arrivo dalla Croazia, per il reparto offensivo. Questo porta il Pisa a chiudere il mercato in entrata con una settimana di anticipo, ma la sfortuna mette lo zampino ai nerazzurri. Infatti alcuni infortuni, uno in particolare, di cui parleremo tra poco, costringe la società a rivedere alcuni piani.
LE CESSIONI – Per riuscire a mettere in piedi una squadra competitiva è stato necessario anche cedere tanti calciatori. La società nerazzurra ha dovuto far partire oltre 20 giocatori per riuscire a creare il gruppo squadra definitivo. Tanti sono giovani in cerca di belle speranze che vanno in Serie C a far pratica, altri sono asset su cui comunque monetizzare, mentre c’è anche chi ha lasciato per sempre la città di Pisa, dopo aver lasciato il segno e fatto la storia. Il primo vero affare è quello legato a Lorenzo Lucca. Si tratta della prima cessione del mercato, con il giocatore che viene girato all’Udinese in prestito oneroso con diritto di riscatto (fissato a 8 milioni), dopo la su avventura all’Ajax che non ha portato a una cessione a titolo definitivo. Comunque un gran colpo in uscita del Pisa con la prospettiva di guadagnare un bel gruzzolo. Lasciano poi gli storici ex di D’Angelo Mastinu, direzione Sardegna, dove torna a casa alla Torres, così come Giuseppe Sibilli che viene ceduto a titolo temporaneo con diritto di riscatto al Bari. Definitive le cessioni di Cisco, Masetti, Tommasini e Ubaldi, mentre vanno a fare esperienza Nordstrom, Giani, Guadagno, Sussi, Susso Bamba, Livieri, Zuelli, Dubickas, Seck e Santoro. Cessioni di peso per Rus, in prestito con diritto di riscatto dal Pafos, con la possibilità di guadagnare circa un milione di euro, mentre Federico Barba viene ceduto a titolo definitivo al Como, dopo non aver convito Aquilani in ritiro. Nelle ultime ore e beneficiando del tempo bonus per le ripescate dal campionato anche Ionita viene ceduto al Lecco e Izzillo alla Virtus Francavilla, con Beghetto che resta fuori rosa.
L’INFORTUNIO DI TRAMONI E L’ARRIVO DI VIGNATO – Il piano del Pisa di concludere in anticipo di una settimana il calciomercato in entrata purtroppo viene funestato dal grave infortunio di Matteo Tramoni nel match d’esordio in campionato con la Sampdoria. Il giocatore subisce la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro e per lui la stagione è, di fatto, praticamente finita. Il Pisa però non si perde d’animo e il duo Giovanni Corrado – Stefano Stefanelli riesce a trasformare una situazione grave in una opportunità. Dopo giorni di idee e trattative, non senza difficoltà, poiché anche Ettore Gliozzi sarebbe potuto partire per lasciar spazio a un under e invece è diventato invendibile restando a Pisa per giocarsi il posto una volta guarito dal suo infortunio, la società trova il nome giusto la sera del 31 agosto. Con un blitz a Bologna infatti, per circa un milione di euro la società si porta a casa Emanuel Vignato, ala under con circa 100 presenze in Serie A, un lusso per la categoria. Di fatto, invece di mettere una pezza sull’infortunio di Tramoni, il Pisa piazza un grande colpo compiendo, almeno sulla carta, un autentico capolavoro. L’ultimo giorno di mercato inoltre il Pisa prova a cedere Ettore Gliozzi al Bari, ma i tempi tecnici per la cessione non ci sono, così come per il passaggio di Roko Jureskin al Lecco, anche se questi ultimi hanno tempo fino all’8 settembre per finalizzare l’acquisto.
SPESE E INCASSI – Complessivamente la società nerazzurra ha speso circa 5 milioni e mezzo di euro dal mercato in entrata, con una potenziale spesa finale, se riscatterà tutti i giocatori in prestito, di 8,5 milioni di euro. Tanto, ma non tantissimo, frutto di attente spese oculate per i calciatori. La spesa maggiore è rappresentata da Jan Mlakar, rilevato per 2,8 milioni dall’Hajduk Spalato più altri 200 mila di bonus, oltre a circa un milione per Vignato dal Bologna. Esteves invece è costato un milione, mentre Arena è costato solo 400 mila euro dal Gubbio. E’ fissato a 2 milioni il riscatto di Barbieri, con la Juve che si è riservata il controriscatto a 3 milioni, mentre infine D’Alessandro e Valoti, avranno un potenziale riscatto da 500 mila euro a testa circa. Gli altri arrivi in entrato sono arrivati a titolo gratuito. Per le cessioni la società nerazzurra è andata ad incassare subito poco meno di 3 milioni di euro dal mercato in uscita, mentre i potenziali introiti dai riscatti dei prestiti porterebbero gli incassi a 11 milioni di euro, confermando, se tutto dovesse realizzarsi, un sostanziale equilibrio tra spese e cessioni. Per Sibilli ad esempio, il prestito oneroso del Bari ammonta a 200 mila euro, con 800 mila euro per il riscatto, mentre Rus è stato pagato 100 mila euro di prestito oneroso, con un milione di euro al riscatto dalla società cipriota del Pafos. Lorenzo Lucca invece è stato ceduto in prestito oneroso per un milione di euro con 8 milioni di riscatto programmato dall’Udinese e, infine, Federico Barba è andato al Como per 600 mila euro. Un altro milione invece è stato incassato dal Pisa complessivamente per le altre operazioni a titolo definitivo e per i prestiti onerosi.
UN GRANDE POTENZIALE – Si conclude così una sessione di calciomercato dal grandissimo potenziale con una decina di calciatori in entrata più altri quattro rientri dai prestiti. La società nerazzurra ha deciso di lanciare un allenatore giovane, ma dalle idee freschissime per mettere in piedi un progetto sportivo che potesse cambiare passo e mentalità rispetto al crollo psicologico della scorsa stagione. Ecco Alberto Aquilani, esordiente nel mondo del calcio dei grandi come allenatore. Si ispira alla scuola De Zerbi, con un 4-2-3-1 e 4-3-3 improntato sulla costruzione dal basso, in cui la miglior difesa è l’attacco. Ecco perché per i difensori è stata compiuta una scelta decisa, atta a sfoltire la rosa, ma tenendo principalmente calciatori in grado di impostare col pallone tra i piedi. Una precisa scelta che ha portato alle cessioni di Barba e Rus e a mantenere inalterato il reparto in mezzo alla difesa. Il centrocampo è stato praticamente ricostruito in toto per permettere al tecnico di esprimere un gioco diverso. E’ stata messa in piedi inoltre una batteria di trequartisti da fare invidia al resto del torneo cadetto. Se le premesse sono buone ci sarà da divertirsi in questa stagione, con un potenziale da esprimere che potrebbe rendere questo gruppo una grande squadra. Corrado e Stefanelli hanno aggiunto un peso psicologico di grande appeal a un gruppo precedentemente vuoto di motivazioni. Sono arrivati calciatori affamati come Arena. Barbieri e Mlakar, in cerca di riscatto come Esteves e Leverbe, dall’esperienza importante e dalla mentalità vincente come Barberis, D’Alessandro, Miguel Veloso e Valoti. Sul gong del mercato si è trasformato un evento fortemente negativo come l’infortunio di Tramoni in un valore, inserendo anche un lusso per la categoria come Vignato. Questo Pisa ora ha tutte le carte in regola per competere almeno per i playoff. Il progetto tecnico è biennale, ma sotto sotto nella mente dei dirigenti, dell’allenatore e dello stesso gruppo c’è grande voglia di stupire e pensare di compiere qualcosa di importante. A conti fatti, sulla carta, questa potrebbe essere la migliore sessione estiva dall’arrivo della famiglia Corrado a Pisa. Gli avversari faranno bene a non sottovalutare questa squadra e questa società nel corso del campionato.
IL TABELLONE ACQUISTI DEL CALCIOMERCATO
ACQUISTI: Vignato (Bologna, definitivo), Arena (Gubbio, definitivo), Barbieri (Juventus, prestito), Esteves (Porto, definitivo), Miguel Veloso (svincolato, definitivo), D’Alessandro (Monza, prestito), Barberis (svincolato, definitivo), Valoti (Monza, prestito), Campani (svincolato, definitivo), Mlakar (Hajduk Spalato, definitivo);
RIENTRI DAI PRESTITI: Loria (Frosinone), Leverbe (Sampdoria), Canestrelli (Como), Piccinini (Fiorenzuola), Jureskin (Benevento),
CESSIONI: Izzillo (Virtus Francavilla, definitivo), Ionita (Lecco, prestito), Seck (Fiorenzuola, prestito), Mastinu (Torres, definitivo), Santoro (Pro Vercelli, prestito), Dubickas (Catania, prestito); Zuelli (Carrarese, prestito), Sibilli (Bari, temporaneo), Rus (Pafos, temporaneo), Ubaldi (Rimini, definitivo), Livieri (Catania, prestito), Tommasini (Pescara, definitivo), Barba (Como, definitivo), Susso Bamba (NK Aluminij Kidricevo, prestito), Masetti (Arezzo, definitivo), Di Quinzio (Fiorenzuola, prestito), Cisco (Sud Tirol, definitivo), Lucca (Udinese, prestito), Sussi (Fiorenzuola, prestito), Guadagno (Fiorenzuola, prestito), Giani (Salus Legnago, prestito), Nordstrom (Jönköpings Södra IF, prestito);
LA ROSA DEL PISA
Calciatori Over (massimo 18 giocatori nati fino al 31 dicembre 1999)
1 Nicolas (1988)
3 Maxime Leverbe (1997)
4 Antonio Caracciolo (1990)
6 Hjortur Hermannsson (1995)
8 Marius Marin (1998) (può essere eligibile per la lista calciatori bandiera)
9 Ettore Gliozzi (1995)
10 Ernesto Torregrossa (1992)
15 Idrissa Touré (1998)
16 Adam Nagy (1995)
17 Jan Mlakar (1998)
20 Pietro Beruatto (1998)
22 Leonardo Loria (1999)
27 Mattia Valoti (1993)
32 Stefano Moreo (1993)
33 Arturo Calabresi (1996)
40 Miguel Veloso (1986)
51 Andrea Barberis (1993)
77 Marco D’Alessandro (1991)
Calciatori bandiera (massimo 2 giocatori con almeno 4 anni di tesseramento)
26 Gaetano Masucci (1984)
30 Alessandro De Vitis (1992)
Calciatori under (numero illimitato di giocatori nati a partire dall’1 gennaio 2000)
5 Simone Canestrelli (2000)
7 Lisandru Tramoni (2003)
11 Matteo Tramoni (2000)
12 Ante Vukovic (2004)
19 Tomas Esteves (2002)
23 Emanuel Vignato (2000)
24 Roko Jureskin (2000)
28 Alessandro Arena (2000)
34 Matteo Campani (2000)
36 Gabriele Piccinini (2001)
42 Tommaso Barbieri (2002)
Fuori lista
Andrea Beghetto (1994)