Oltre 50 movimenti di mercato, tra entrate e uscite, per la società nerazzurra, che ha attuato una vera e propria rivoluzione nella rosa, ma anche nella concezione stessa del progetto sportivo. Il nuovo direttore sportivo Claudio Chiellini, scelto dal direttore generale Giovanni Corrado, ha lavorato con grande impegno, ultimando, nella giornata di oggi, le ultime rifiniture di un progetto durato mesi. Al termine della finestra di calciomercato siamo pronti ad analizzare questa sessione estiva 2021/22 e la rosa del Pisa, che conta 28 elementi.

Claudio Chiellini, direttore sportivo del Pisa

CHIELLINI – Il mercato del Pisa è iniziato a maggio, quando la società nerazzurra si è separata dall’ex direttore sportivo Roberto Gemmi, successivamente approdato al Brescia, prima di dimettersi per motivi personali. Da mesi Giovanni Corrado aveva in mente di cambiare politica e di trovare un profilo per la direzione tecnica capace di portare idee nuove e fresche, che sapesse spaziare anche sul mercato estero, impiegando gli ingenti fonti messi a disposizione dal proprietario del 75% delle quote del Pisa, Alexander Knaster. Nonostante qualche voce di disturbo, il nome scelto per sostituire Gemmi come diesse è sempre stato quello di Claudio Chiellini, che ha preso progressivamente piede ed è diventato sempre più insistente. Trovato un accordo verbale negli ultimi giorni di maggio, Chiellini ha firmato col Pisa ai primi di giugno, mettendosi subito al lavoro. Contestualmente è arrivato anche il rinnovo per Luca D’Angelo. Per entrambi il nuovo contratto avrà scadenza al 30 giugno 2023.

Adam Nagy

ACQUISTI – Il mercato in entrata del Pisa è stato intrigante da un lato, ma anche pieno di appassionanti intrighi dall’altro. Il primo movimento è stato l’arrivo di Nicolas, il portiere brasiliano della Reggina. Il Pisa lo ha sfilato, non senza polemiche, ai granata, assicurandosi un portiere molto forte e di categoria, con esperienza anche in Serie A. C’era la possibilità di arrivare anche Gori per un nuovo prestito, ma visto che l’ex portiere del Pisa, poi accasatosi al Como, aveva preso tempo, il Pisa ha preferito puntare tutto sull’esperienza del 33enne. Due i tipi di mercato che ha fatto il Pisa. Da una parte l’arrivo di tanti ragazzi dalle categorie inferiori, mandati in prestito per farsi le ossa o per aumentare il valore degli asset societari, dall’altra il pesante lavoro sulla rosa nerazzurra. Per la squadra titolare ci sono Idrissà Touré dalla Juventus, arrivato per sostituire Mazzitelli, ma anche Pietro Beruatto, l’unico prestito della rosa nerazzurra, arrivato per guidare la fascia sinistra al posto di Lisi e Beghetto. Giovane attenzionato e ‘adottato’ da D’Angelo è Gabriele Piccinini, centrocampista arrivato dal Lentigione, protagonista di un ottimo precampionato a Rovetta, tanto da convincere il mister a tenerlo in squadra. Con un blitz al Brondby, in Danimarca, Chiellini ha anche strappato il primo di una lunga serie di colpi internazionali, il difensore della nazionale islandese Hjortur Hermannsson, arrivato per giocare come centrale, ma anche terzino destro all’occorrenza. La difesa è stata, di fatto, la zona del campo in cui il Pisa ha fatto i maggiori cambiamenti. Lo scambio Berra-Belli col Bari ha dimostrato che il Pisa avesse necessità di pesanti ristrutturazioni in un reparto che l’anno scorso era, di fatto, il punto debole della rosa nerazzurra. In tal senso spicca l’ingaggio di Maxime Leverbe dal Chievo, svincolatosi d’ufficio dopo il fallimento della società gialloblù, un acquisto low cost, ma di grande levatura tecnica. Dall’Alessandria è tornato Davide Di Quinzio, in uno scambio che racconteremo nel paragrafo delle cessioni. In attacco il Pisa ha deciso di puntare tutto su Lorenzo Lucca, attaccante del Palermo, lo scorso anno autore di 13 reti. Il giovane Lucca, 20 enne, era corteggiato da mezza Serie A, ma ha deciso di scegliere la prima squadra che lo ha cercato seriamente, proprio il Pisa, lasciandosi convincere da una società che lo ha messo al centro delle proprie scelte. Due gli intrighi di mercato, quello legato all’israeliano Yonatan Cohen e quello legato all’ungherese Adam Nagy. Per il primo vi abbiamo raccontato nel dettaglio la trattativa col Maccabi Tel Aviv (link 1 e link 2), per il secondo invece il Pisa ha fatto un vero e proprio affare a costo quasi irrisorio, con la disponibilità del Bristol City e le polemiche dei tifosi inglesi, contrariati per aver fatto andar via il calciatore praticamente a zero. Con Nagy e Cohen il Pisa fa un salto di qualità importante, aumentando ulteriormente il proprio peso specifico internazionale. Tra gli acquisti, sugli esterni, anche Andrea Cisco, svincolatosi d’ufficio dal Novara e Assane Seck, arrivato nel merito dello scambio con Ingrosso al Pescara. Da segnalare, cosa non scontata, il fatto che ci sia un solo calciatore in prestito nella rosa del Pisa, Beruatto e la società, rispetto agli anni scorsi, abbia preferito concentrarsi sul valore dei propri asset. L’ultimo giorno il Pisa ha acquistato a parametro zero il giovane Alessandro Curci, ex Paganese e Caronnese, ma non è riuscita a chiudere per Ceter del Cagliari, il cui acquisto è sfumato all’ultimo. Nelle settimane precedenti, tra gli altri, era arrivata anche l’offerta per Rodrigo Palacio, 39 enne passato al Brescia, che conferma la volontà della società di acquistare una punta. Non è escluso comunque che il Pisa non possa tornare sugli svincolati, magari nei prossimi giorni.

Yonatan Cohen

INVESTIMENTI – Il Pisa, mai come in questo momento della sua storia, ha messo mano al portafogli con una spesa di oltre 5 milioni e mezzo di euro. Merito di Alexander Knaster e dei suoi investimenti. A gennaio infatti, ha acquistato la società per 12 milioni di euro, mettendo a febbraio a disposizione 8 milioni di euro per progetti vari, tra cui lo stadio e il centro sportivo. D’estate altra iniezione doppia di fondi. A luglio sono arrivati 5 milioni di euro, mentre a fine agosto ne sono arrivati altri 5, che hanno portato Knaster a investire complessivamente 30 milioni di euro nel Pisa, una cifra fantasmagorica paragonata a tutte le proprietà del passato. Con gli investimenti di Knaster sono stati spesi 2,2 milioni di euro più 300 mila di bonus per assicurarsi la firma di Yonatan Cohen del Maccabi Tel Aviv, che ha beneficiato di una clausola del 15% sulla prossima rivendita del calciatore. Di fatto l’acquisto di Cohen è quello più oneroso di sempre nella storia del Pisa. Sono stati poi spesi 2,1 milioni di euro per l’arrivo di Lorenzo Lucca dal Palermo, mentre è stato speso 1 milione di euro per l’arrivo di Idrissà Touré dalla Juventus.

Michele Marconi (Foto Pisachannel)

CESSIONI – Sul fronte cessioni ci sono molte cose da dire e ben quattro tronconi da analizzare. Il primo è quello dei giocatori ‘lasciati scadere’ o non più trattati per rinnovi di prestiti. Ecco che, quindi, il Pisa ha salutato i vari Vido, Gori, Varnier, Meroni, Perilli, Mazzitelli e Palombi. Il secondo è quello dei giocatori mandati in prestito a fare esperienza sui quali la società è ancora interessata a investire sul futuro. Tra questi ci sono Loria, Giani, Tommasini, Langella, Susso Bamba, Lorenzo Masetti e Thomas Alberti. In terza battuta ci sono poi quei giocatori brutalmente ceduti per problematiche interne o perché non facevano più parte del progetto. In tal senso ha destato scalpore la vicenda Marconi, in rotta con la società. Sia Marconi che la società nerazzurra hanno dato la loro versione dei fatti, ma alla fine non è stato possibile mediare e il Pisa ha messo in piedi un enorme maxi scambio di mercato con l’Alessandria. Dai grigi è arrivato Di Quinzio, mentre la società nerazzurra ha scelto di cedere Marconi, Beghetto e Benedetti in un colpo solo. Tra le cessioni d’esubero a titolo definitivo anche Mattia Minesso, Roberto Zammarini, Francesco Lisi, Francesco Belli e Gianmarco Ingrosso. In quarta ed ultima battuta ci sono quei giocatori che la società è andata a pescare in entrata, per poi cedere in prestito e aumentare il valore degli asset societari. In tal senso è stata sviluppata una sinergia con il Fiorenzuola che ha avuto in prestito, dopo Tommasini e Giani, anche Nicolò Bruschi, acquistato dal Pisa. Christian Sussi, appena arrivato dall’Arezzo, è stato girato alla Paganese, mentre Leonardo Ubaldi, acquistato dalla Serie D, è andato in prestito alla Pistoiese. Sul finire del mercato sono stati ceduti anche gli ultimi esuberi come Perazzolo, il cui contratto è stato risolto consensualmente ieri, mentre oggi è stato il turno di Santoro, passato di casacca alla Pistoiese. Per Izzillo invece è arrivato il prestito al Trento. Soddimo ha infine risolto il contratto col Pisa e Pisano ha trovato collocazione a titolo definito alla Feralpisalò.

Lorenzo Lucca

CONTRATTI E PROSPETTIVE – Tra le peculiarità di questo mercato, spiccano senza dubbio i lunghissimi contratti stipulati con molti calciatori. Si parte da un minimo di 3 anni a un massimo di 5 anni di contratto, qualcosa di mai visto nella storia del Pisa. Il giocatore con il contratto più lungo è Lorenzo Lucca, fino al 2026. Poi c’è una serie di contratti quadriennali, fino al 30 giugno 2025, tutti provenienti dall’estero. Si tratta di Hjortur Hermannsson, Adam Nagy, Idrissa Touré e Yonatan Cohen. Una chiara volontà di investire in prospettiva per realizzare una grande squadra anche in chiave futura. La lunghezza dei contratti consente al Pisa di far crescere il valore di questi giocatori nel lungo periodo, di modo tale che, già dal secondo e terzo anno, se riusciranno a offrire prestazioni convincenti, il valore del loro cartellino aumenterà in maniera importante.

Hjortur Hermannsson

INTERNAZIONALE – Mai come quest’anno il Pisa ha assunto una dimensione internazionale. I numeri parlano chiaro. Tre giocatori convocati in nazionali, con un quarto nel giro della propria nazionale, ma non aggregato all’ultima tornata di convocazioni. Poi una rosa con calciatori provenienti da 14 differenti nazioni e quattro diversi continenti. Una società quindi specchio del suo proprietario Alex Knaster, miliardario russo-americano con passaporto britannico, cosmopolita d’eccellenza di questo Pisa. Dall’Europa ci sono Robert Gucher (Austria), Marius Marin (Romania), Vladan Dekic (Serbia-Croazia), Adam Nagy (Ungheria), Hjortur Hermannsson (Islanda), Maxime Leverbe (Francia). Tra Europa e Asia c’è Yonatan Cohen, da Israele con passaporto della Polonia. Tra Europa e Africa c’è anche Idrissà Touré, nato in Germania, ma da genitori della Guinea. Inoltre Assane Seck (Senegal). Dal Sudamerica, infine, c’è Nicolas (Brasile). È un Pisa internazionale. Senza contare, ovviamente, la quattordicesima nazione per tutti i calciatori italiani presenti in rosa.

Claudio Chiellini osserva i calciatori nerazzurri al ritiro di Rovetta

IL TEMPO – Tra i suoi maggiori alleati di questo calciomercato il Pisa dalla propria ha avuto il tempo. L’anno scorso era stato il suo nemico numero uno, poiché dalla chiusura del campionato ad agosto e l’inizio del campionato a settembre, di tempo ne era passato davvero poco. Quest’anno la società nerazzurra ha potuto quindi effettuare un salto di qualità non indifferente. Fin da maggio ha potuto programmare con calma le sue mosse, facendo di fatto durare questo mercato, tra pianificazione ed effettiva messa in opera progettuale, quasi 3 mesi e mezzo. Il Pisa ha quindi potuto fare le cose con grande calma, valutando con attenzione tutte le proprie mosse e mettendo in piedi una cinquantina di movimenti di mercato, un vero e proprio record per la società nerazzurra.

D’Angelo osserva (Foto Pisachannel)

OBIETTIVI – E gli obiettivi? Di fatto al momento la società non si è sbilanciata, rimanendo fedele al credo di gemmiana memoria “gli obiettivi non si dichiarano, ma si raggiungono”. Qualcosa tuttavia è trapelato, come il tecnico Luca D’Angelo che è stato molto diplomatico: “Prima di tutto dovremo star lontano dai guai, poi vedremo”. Giovanni Corrado ha confermato però che le aspettative della società sono rivolte decisamente più in alto rispetto al solito: “Come sempre forse più di prima vogliamo essere protagonisti”. Perfino il presidente Giuseppe Corrado ha lasciato intendere che le ambizioni ci sono. “Nei nostri 5 anni questa è la fase di maggiore investimento, c’è una logica in tutto questo”. D’altronde ormai il Pisa, anche in virtù degli investimenti di Knaster, pari a 30 milioni di euro, difficilmente potrà riuscire a nascondersi, puntando quanto meno ai playoff in un campionato comunque molto difficile in cui le società saranno molto agguerrite.

Berlusconi e Galliani al Monza

UN CAMPIONATO DIFFICILE – Sarà probabilmente la Serie B più difficile degli ultimi anni, in cui tutte, ma proprio tutte, si sono rinforzate sul mercato. Molto ardito sarà riuscire a trovare un’unica favorita, anche per i bookmakers. Prepariamoci a un torneo in cui cambieranno molto rapidamente le classifiche, in cui una squadra che si trova in una posizione di alta classifica oggi, possa trovarsi, dopo qualche settimana, in fondo e viceversa. Un torneo in cui niente potrà essere dato per scontato e, anche se il Pisa ha rinnovata voglia di essere protagonista, potrebbe comunque capitare in giornate particolarmente brillanti o in giornate particolarmente deludenti.

Giuseppe Corrado e Alexander Knaster

TIRARE LE SOMME – Un mercato diverso dal solito, intrigante, con tante ‘pescate’ dall’estero. Il Pisa ha cambiato le logiche dell’abitudine con mosse ardite, sfruttando lo scouting e sistemando soprattutto la difesa, il reparto maggiormente problematico nella scorsa stagione (“me li ricordo tutti e 59 i gol subiti lo scorso anno”, disse D’Angelo). Gli arrivi dall’estero confermano anche che la società abbia voluto cambiare le carte in tavola, non rimanendo prigioniera delle solite dinamiche del mercato italiano. Nel finale di trattative, rispetto alle parole dei giorni precedenti, quando Chiellini disse che sarebbe arrivato un terzino sinistro e un attaccante, il Pisa ha optato per altre scelte. A pesare, come sempre, lo stile della società nerazzurra, che non ha mai garantito nel gruppo il posto da titolare a nessuno. Chi viene a Pisa lo ha sempre fatto, da quando c’è la presidenza Corrado, conscio che il posto se lo deve guadagnare sul campo e voglioso di scegliere un progetto che mette il gruppo al centro. “Non regalo niente a nessuno”, ha sempre detto Luca D’Angelo, non a caso. Manca però un’alternativa a Lucca in attacco, capace di far rifiatare il giovane attaccante, ma è pur vero che in rosa ci sono Cohen, Sibilli, Marsura, Lucca, Masucci, più gli esterni Seck e Cisco. In difesa invece extremis è arrivato il giovane terzino sinistro Curci, ex Paganese. Come in passato il Pisa non ha completato la lista degli over, anche quest’anno fissata a 14 giocatori su 18 over disponibili, con 2 calciatori bandiera, di modo che, a gennaio, la squadra non debba eventualmente essere costretta a cedere, ma possa comprare subito eventuali calciatori mancanti in lista. Quello che è stato posto è il primo punto di un lungo percorso che porterà, ne siamo sicuri, il Pisa a giocarsi palcoscenici importanti nel corso del tempo, nel medio termine. Un mercato promosso senza riserve, ma con grande fiducia, anche se l’assenza di un paio di pedine in difesa e in attacco potrebbe esporre il Pisa a problematiche legate all’emergenza. Ad ogni modo, c’è da considerare seriamente che la rosa del Pisa, tra over, under e bandiere, conta ben 28 giocatori, un numero più che sufficiente per affrontare il campionato. Occorre solo aver pazienza e godersi questo campionato, uno dei più interessanti degli ultimi anni, consci che dal punto di vista progettuale il Pisa ha iniziato a guardare da tempo al futuro, tra campo, stadio e centro sportivo.

LA SCHEDA DEL MERCATO
Acquisti: Nicolas (Reggina, definitivo), Leonardo Ubaldi (Svincolato), Salvatore Santoro (Casertana, definitivo), Nicolò Bruschi (Fiorenzuola, definitivo), Idrissa Tourè (Juventus, definitivo), Christian Sussi (Arezzo, definitivo), Pietro Beruatto (Juventus, prestito), Gabriele Piccinini (Lentigione, definitivo), Hjortur Hermansson (Brondby, definitivo), Filippo Berra (Bari, definitivo), Lorenzo Lucca (Palermo, definitivo), Tommaso Luci (Fiorentina, definitivo), Davide Di Quinzio (Alessandria, definitivo), Maxime Leverbe (svincolato, definitivo), Yonatan Cohen (Maccabi Tel Aviv, definitivo), Andrea Cisco (svincolato), Assane Seck (Pescara, definitivo), Adam Nagy (Bristol City, definitivo), Alessandro Curci (svincolato)

Cessioni: Roberto Zammarini (Pordenone), Stefano Gori (Juventus, scadenza prestito), Simone Perilli (svincolato), Marco Varnier (Atalanta, scadenza prestito), Andrea Meroni (Sassuolo, scadenza prestito), Luca Mazzitelli (Sassuolo, mancato riscatto), Luca Vido (Atalanta, mancato riscatto), Simone Palombi (Lazio, scadenza prestito), Mattia Minesso (Modena, definitivo), Francesco Lisi (Perugia, definitivo), Lorenzo Masetti (Matelica), Leonardo Loria (Monopoli, prestito), Francesco Belli (Bari, definitivo), Elia Giani (Fiorenzuola, prestito), Claudio Maffei (Fiorenzuola, definitivo), Christian Tommasini (Fiorenzuola, prestito), Nicolò Bruschi (Fiorenzuola, prestito), Simone Benedetti (Alessandria, definitivo), Michele Marconi (Alessandria, definitivo), Andrea Beghetto (Alessandria, prestito), Christian Langella (Monopoli, prestito), Christian Sussi (Paganese, prestito), Gianmarco Ingrosso (Pescara, definitivo), Susso Bamba (Villavalle, prestito), Leonardo Ubaldi (Pistoiese, prestito), Thomas Alberti (Fidelis Andria, prestito), Riccardo Perazzolo (svincolato), Salvatore Santoro (Pistoiese, prestito), Nicolas Izzillo (Trento, prestito), Eros Pisano (Feralpisalò, definitivo), Danilo Soddimo (svincolato)

ROSA DEL PISA CON NUMERI DI MAGLIA

LISTA A (Max 18 giocatori over)
1 Nicolas (’88)
2 Filippo Berra (’95)
3 Maxime Leverbe (’97)
4 Antonio Caracciolo (’90)
6 Hjortur Hermannsson (’95)
7 Nicolas Siega (’91)
11 Yonatan Cohen (’96)
17 Giuseppe Sibilli (’96)
18 Giuseppe Mastinu (’91)
22 Alessandro Livieri (’97)
28 Davide Di Quinzio (’89)
30 Alessandro De Vitis (’92) (già eligibile a calciatore bandiera)
77 Davide Marsura (’94)
– Adam Nagy (’95)

LISTA C (max 2 Giocatori Bandiera)
26 Gaetano Masucci (’84)
27 Robert Gucher (’91)

LISTA B (Calciatori under)
8 Marius Marin (’98)
9 Lorenzo Lucca (’00)
12 Matteo Kucich (’98)
13 Assan Seck (’04)
15 Idrissa Touré (’98)
19 Samuele Birindelli (’99) (già eligibile in futuro, quando sarà over, a calciatore bandiera)
20 Pietro Beruatto (’98)
21 Alessandro Quaini (’98)
23 Tommaso Fischer (’03)
25 Vladan Dekic (’99)
29 Andrea Cisco (’98)
36 Gabriele Piccinini (’01)
– Alessandro Curci (’01)

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018