Il tecnico nerazzurro Filippo Inzaghi, assieme ai calciatori Caracciolo e Angori, commentano la sfida dell’Arena Garibaldi. Di seguito le loro dichiarazioni.

Inzaghi: “Mi hanno abituato bene questi ragazzi. Beruatto aveva avuto un piccolo problema a un flessore per un giorno e mezzo e ho pensato che Angori potesse essere la scelta migliore. Volevo fare entrare Beruatto, ma poi la partita è andata diversamente. Angori è giovane e sta crescendo molto rapidamente. E’ un ragazzo molto serio come tanti altri in squadra e sono straordinari. Quando finisce la partita tutti pensano a chi non ha giocato e i ragazzi stanno capendo che il momento arriva per tutti. Per fase difensiva non possiamo pensare solo ai difensori, abbiamo attaccanti che pressano a tutto campo e si fanno un mazzo così. Sono molto contento. Caracciolo aveva la febbre ieri e non me l’ha detto, ma se gioca così anche con la febbre siamo fortunati. L’unica cosa che posso dire di oggi è che la temevo molto. Dopo una vittoria sul campo di una delle favorite come era stata Cremona poteva capitare che qualcuno pensasse che il “più era fatto”. Non i miei ragazzi che hanno dimostrato di approcciare la partita molto bene. Non abbiamo mai subito niente nel primo tempo, poi nel secondo tempo con i cambi della Sampdoria ci hanno inizialmente messi in difficoltà. Dobbiamo mettere in preventivo che faremo qualche errore in futuro e la strada non è in discesa, anzi da ora in poi sarà in salita. Era il nostro obiettivo far crescere questi ragazzi, lottando e accelerando. Sono passate solo 13 giornate. Quando si vince 3-0 siamo tutti contenti. Peccato per Moreo, ma un gol non gli cambia la vita, lo stadio gli tributa sempre lunghi applausi quando esce. Lind ha trovato il gol e l’assist, siamo felici di lui. Ho pensato che, dato che nel primo tempo non eravamo stati in sofferenza, Canestrelli potesse giocare anche nella ripresa anche perché è difficilmente sostituibile per caratteristiche. Speravo di fare il secondo gol e di poterlo cambiare, è stato bravo. Tramoni ha giocato fasciato e mi ha detto che non si sente ancora liberissimo, ma se sta così e segna tutte le partite siamo fortunati. La sosta ci aiuterà a capire meglio anche la sua condizione”

Caracciolo: “Siamo andati forti nel primo tempo e nel secondo siamo riusciti a chiuderla. Meglio di così… A 34 anni la gente pensa che uno diventi un vecchietto, ma io penso solo a dare il massimo. Sono i pregiudizi. Nella mia carriera ho sempre fatto tante gare di fila. Finché ce la faccio bene così. La fase difensiva comprende tutti e undici i giocatori e siamo tutti mentalizzati ad agire di squadra. Ciò permette ai singoli, quando si hanno tante palle, di essere sempre al top e giocare bene. Anche D’Angelo, il secondo di Inzaghi, ci ha aiutato tanto nel corso della preparazione estiva ed è molto attento a questo tipo di lavoro. L’anno scorso si prendevano un po’ troppi gol, ma sotto questo aspetto il tecnico D’Angelo ha fatto il difensore e ci tiene tutti sul pezzo. Abbiamo sofferto a inizio ripresa, ma la cosa importante nei momenti di difficoltà è essere uniti e non prendere gol quando questo avviene. Poi le partite cambiano e siamo stati bravi a leggerla. Abbiamo vinto con una squadra molto forte e siamo contenti, ma l’importante è rimanere concentrato. Ci sono squadre anche più attrezzate come Sassuolo, Palermo o anche la Stessa Sampdoria e fare punti adesso ci potrà aiutare nei momenti più difficili. Non siamo partiti per vincere, ma la Serie B è un campionato lungo e fare punti ora, ripeto, ci permetterà di affrontare questo momento in una determinata maniera. Si percepisce che c’è qualcosa di diverso rispetto all’anno scorso. Non si remava tutti dalla stessa parte”.

Angori: “E’ stata una bellissima emozione fare il primo gol in Serie B davanti a questi tifosi e a questa curva. E’ stata una partita difficile e sapevamo che sono una squadra forte. Siamo rientrati un po’ fermi nella ripresa. Loro sono stati pericolosi, ma Matteo ha fatto il solito gol in contropiede. Poi la gara si è fermata e al 3-0 non c’è stato più niente da dire. Della titolarità il mister non fa mai capire fino all’ultimo chi gioca. L’ho scoperto praticamente prima della partita che giocavo titolare. Il nostro momento è un momento importante e molto bello. Stiamo facendo grandi cose e come si vede da fuori siamo forti e uniti. Siamo squadra. Stiamo incontrando squadre forse anche più forti sulla carta, ma a Cremona abbiamo vinto 3-1, col Palermo 2-1, con la Sampdoria 3-0. Con la forza del gruppo riusciamo a venire fuori. Piedi per terra? Io sono tranquillo e mi son sempre guadagnato tutto col lavoro. Non sarà diverso a Pisa. L’esultanza con Beruatto? Era un po’ che la volevamo fare”.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018