Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi il tecnico nerazzurro Filippo Inzaghi commenta insieme ai giocatori Nicholas Bonfanti e Calabresi la sfida di questa sera contro la Reggiana. Di seguito le loro dichiarazioni.

Inzaghi: “Dovevamo andare sul 3-0. Dovevamo chiuderla come avremmo dovuto fare a cittadella. Un calcio piazzato in Serie B può far male. Ho cercato di dare solidità e ho cambiato anche davanti. Sono molto soddisfatto però perché creare così tanto contro una squadra che veniva da due vittoria non è semplice. Non bisogna alzare troppo la cresta. Pensiamo agli ultimi due anni cosa è capitato. Dobbiamo far crescere i giovani che abbiamo. Se mi avessero detto al mio arrivo che avremmo cominciato così ci avrei creduto, ma non dobbiamo montarci la testa. Nella testa di un allenatore passano duemila pensieri.
Calabresi ha avuto i crampi e ho messo Rus, ma sono molto contento di come è entrato insieme a Mlakar. La cosa più importante è che tutti hanno giocato, questo è molto importante per noi. Il gruppo cresce e sono arrivati giocatori importanti. Morutan lo avremo da gennaio, Abildgaard è un giocatore importante. Ottimi arrivi. Oggi avevo in dubbio Leris, non volevo metterlo per non rischiarlo. Arriviamo alla sosta senza aver perso nessun giocatore. Ricaricheremo le pile. Siamo arrivati allo stremo delle forze. In questa squadra sono stati fuori tutti, ma non cambia il succo. Arena e Vignato avrebbero meritato di rigiocare, ma ho fatto altre scelte. E’ bello vederli allenare, come si pongono nei miei confronti e nei confronti dello staff. Abbiamo sofferto ma l’abbiamo fatto tutti insieme. Gli attaccanti erano i nostri primi difensori. Se penso alla partita difensiva di Touré sono molto contento. Abbiamo messo due punte e un vertice basso col 3-5-2. In contropiede siamo stati devastanti. Marin sta facendo il Marin, penso che ogni parola su di lui sia superflua. Si sta meritando questi gradi e col centrocampo che abbiamo se gli verrà la febbre non ci strapperemo i capelli. Ero anche preoccupato per la terza gara in sette giorni. La squadra ha fatto qualcosa di molto importante. Ci servirà di lezione che se non si chiudono le partite possiamo soffrire. Abbiamo iniziato bene. Oggi fare un nome è difficile. Beruatto ha fatto molto bene, Angori è entrato prontissimo. Sono molto contento dei miei ragazzi”.

Calabresi: “Inutile negare che siano stati due anni complicati. Abbiamo iniziato questo processo, questo cambiamento con la voglia di invertire la rotta. Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che, chi sarebbe rimasto, avrebbe dovuto avere questa voglia, assumendosi le proprie responsabilità. E’ giusto che chi come me se le assuma, perché è giusto così. E’ iniziato un nuovo capitolo, nel modo giusto. Con l’atteggiamento giusto. Abbiamo messo un piccolo mattone di una faticosa e lunga stagione. E sono contento. Sono il primo ad essere dispiaciuto per questi ultimi due anni. La fame e l’attenzione non è mai mancata mai da parte mia. Faccio parte di un’ossatura e devo essere pronto a fare la mia parte. Va bene così. Inzaghi ci chiede sempre di essere attivi e presenti sulle seconde palle. Ne è la dimostrazione il secondo gol segnato oggi. Cerchiamo di mettere in pratica le richieste del mister quotidianamente. Siamo vivi e presenti, sappiamo che queste situazioni possono essere la nostra forza. Il gol della Reggiana è una delle cose che dobbiamo migliorare. Non possiamo permettere agli avversari di riaprire la partita. Questi sono dettagli che fanno vincere e perdere partite e campionati. Siamo una squadra forte che può interpretare più situazioni. Nel calcio di oggi dobbiamo essere più fluidi all’interno della partita riconoscendo situazioni nelle quali si può giocare anche a quattro. La fame vien mangiando e abbiamo voglia di vivere questo coinvolgimento da parte della gente. Sono contento di stare fisicamente bene. L’anno scorso ho saltato la preparazione, ho avuto grandi problemi al ginocchio per tutto l’anno e ci ho convissuto. Adesso sto bene e sono contento. Le rotazioni si devono accettare e, ripeto, abbiamo lavorato sul creare un ambiente positivo. Stiamo creando qualcosa di speciale. C’è grande spirito”.

Bonfanti: “L’importante è stato portare a casa la vittoria. Si è vista la compattezza della squadra. Ho sbagliato un gol nel primo tempo che avrei potuto segnare. La fortuna ogni tanto però guarda anche dalla mia parte e sono contento della rete che ho segnato. Sono giovane e ho avuto un gioco un po’ sterile nei primi anni. Grazie al mister, che come attaccante non ha bisogno di presentazioni, sto migliorando. Sono un ragazzo molto generoso, faccio la guerra con tutti e voglio dare il massimo. Il gol sbagliato è stata abilità di Bardi, ho abbassato la testa, forse potevo chiudere sul primo palo e invece ho cercato il secondo. Per il gol annullato è stato il tocco di mano. Si fa fatica a essere in forma con poca preparazione. Quest’anno andiamo uomo su uomo e corriamo come dei matti. In ritiro abbiamo fatto tanto col mister e abbiamo lavorato molto dal punto di vista atletico. Sta portando dei bei frutti”.

 

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018