Alle ore 17.30 si è svolto l’incontro pubblico per il nuovo stadio con i cittadini di Porta a Lucca. Ridotta la capienza in fase progettuale dai 18000 posti inizialmente previsti a 16500. Lo studio Iotti + Pavarani Architetti domattina presenterà un faldone di 1500 pagine con le integrazioni richieste. Presenti i vertici societari con il presidente Corrado, oltre al Sindaco Filippeschi, gli assessori Serfogli e Zambito e numerosi politici locali tra i quali i candidati Raffaele Latrofa e Maria Chiara Zippel.. Serfogli auspica entro 10 giorni l’arrivo della stima del bene da parte dell’agenzia del territorio. Inoltre è stata data la parola ai cittadini che hanno posto le loro domande allo staff dello studio Iotti & Pavarani, dopo una nuova presentazione progettuale.
L’incontro è iniziato con le parole del presidente Corrado: “Di parole sullo stadio ne abbiamo fatte tante, sono 10 mesi che parliamo di questo progetto che rappresenta una criticità a questo punto. La squadra sovente ha giocato in condizioni di deroga, lo stadio è fatiscente e se non rivolgiamo questo problema questo porterebbe a notevoli investimenti correttivi. Ciò non ci consentirebbe di gestire l’attività commerciale correlata in maniera adeguata. Dopo aver fatto una gara progettuale, abbiamo presentato i sette progetti e abbiamo scelto il progetto vincente secondo vari parametri. Non doveva essere solo una ristrutturazione dello stadio, ma un progetto allargato di rivitalizzazione di un’area della città. Oggi siamo qui a presentarlo agli abitanti di Porta a Lucca per offrire agli abitanti di fare domande e informarsi meglio sullo stesso progetto. Da oggi in avanti vorremmo lasciare l parole ai fatti e speriamo di proseguire con l’iter finale sull’autorizzazione. “
Lo studio Iotti + Pavarani Architetti ha presentato il progetto con alcune novità interessanti. Prima di tutto, per un miglior impatto ambientale, è stata ridotta la capienza dai 18000 posti inizialmente previsti a 16500. Non era possibile fare diversamente per poter rispettare certi requisiti. Inoltre sono state pensate una serie di misure per migliorare la viabilità e il problema dei parcheggi con 400 nuovi posti di cui 130 ad uso pubblico oltre a una serie di studi per integrare parcheggi già esistenti. Lo studio Iotti & Pavarani presenterà domani mattina un faldone di ben 1500 pagine contenenti le integrazioni richieste al loro progetto da parte del Comune di Pisa. I cittadini hanno poi rivolto le loro domande per capire meglio tutti i dettagli del progetto con le risposte da parte di Pavarani e dello staff dello studio di architettura che hanno fugato ogni eventuale dubbio o paura da parte dei cittadini. C’è stato modo di rispondere sia ai cittadini più informati, sia a chi, lontano dal mondo del calcio e da semplice cittadino, ha cercato di capire come questo progetto potesse migliorare la vita del quartiere.
L’assessore Serfogli si auspica entro dieci giorni l’arrivo della stima del bene da parte dall’agenzia del territorio per poter poi dar modo di rispettare l’iter previsto entro la fine di marzo. Così da avviare la variante urbanistica e la gara comprimendoli al massimo.
L’assessore Zambito ha invece analizzato la situazione della variante urbanistica, necessaria per rimettere lo stadio a Porta a Lucca dato che la precedente variante lo prevedeva a Ospedaletto. Per la Zambito l’eliminazione della previsione dello stadio a Ospedaletto dev’essere considerata una cosa importante per la città. L’ufficio urbanistica si è impegnato a studiare una viabilità che consenta un minimo impatto sul quartiere e migliori la vita del quartiere stesso.
Chiude l’incontro l’avvocato Toscano con un lungo intervento: “lo stadio resta alla città, questo progetto non priva il Comune dello stadio, perché al termine del ciclo tornerà alla città. Tante cose non si possono spiegare bene ora dal punto di vista economico finanziario, ma saranno chiare al momento opportuno. Non si fa la legge Nardella, ma si punta su una legge dello stato fatta apposta per riqualificare tra le altre cose gli stadi fatiscenti italiani. Ci sono alcune verifiche che vanno puntualizzate, non per problemi del comune o della società. Una parte dei soldi è pubblica, il primo soggetto che farà il pelo e contropelo al progetto sarà Invimit. Vorrei tranquillizzare tutti, perché le furbizie in questo paese sono sempre possibili, ma un abbattimento delle furbizie qui c’è per legge. Invimit non butta i soldi in questo progetto non avendo le garanzie corrispondenti. Quello che valuterà il comune di Pisa, l’avrà già valutato Invimit. La riunione di oggi spero che sia il primo momento di interfaccia col quartiere. Vorrei ricordare al quartiere che ha sollevato giuste preoccupazioni. Lo stadio è brutto oggi, ma la vita del quartiere è tranquilla. Dobbiamo però pensare a una novità positiva per la vita del quartiere. Il comune di Pisa ha chiesto tantissimi chiarimenti perché nel faldone presente quici sono tutte le integrazioni richieste. Bisogna pensare in grande. Ci sono due momenti istituzionali importantissimi in previsione, uno che viene dalla legge e uno per atto volontaristico. La società dovrà rendere questo progetto definitivo da preliminare, un passaggio in cui sarà opportuno fare incontri pubblici di consultazione. L’altra cosa importante sarà la variante urbanistica, dico tutto questo per tranquillizzare i cittadini. La variante si dovrà completare entro 180 giorni con la delibera di definitiva approvazione del progetto. C’è un’urgenza in questa procedura, ovvero quella di opzionare i soldi pubblici. L’ho detto la prima volta al palazzo dei congressi e lo ripeto, bisogna fare un patto pubblico, al netto di litigi. Bisogna stare con gli occhi aperti, cedere qualcosa, ma portare a casa questo progetto. Lo spirito deve cambiare in questa vicenda, ci vuole uno spirito di collaborazione e senza speculazioni politiche di cui non si sente la necessità.”