Nelle prossime ore si deciderà il futuro (almeno nel breve termine) del settore di gradinata dell’Arena Garibaldi. Cosa sta succedendo nell’impianto pisano e quali sono gli scenari? Nel frattempo si è aperto un importante fronte tra la società e il Comune di Pisa per valutare la cessione dello stadio direttamente al Pisa Sporting Club.
RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI – Durante Pisa-Lecco dello scorso 24 ottobre la gradinata dell’Arena Garibaldi è stata parzialmente chiusa a causa di quelle che si sono verificate essere delle infiltrazioni d’acqua. Solamente i 945 abbonati del settore e gli 86 acquirenti dei biglietti hanno così potuto seguire la partita allo stadio. Si è così reso necessario fare il punto della situazione. Riunioni e consigli comunali hanno fatto chiarezza sulla vicenda, con il vicesindaco Latrofa che ha spiegato la situazione e imbastito un piano transitorio con una specifica perizia affidata a professionisti esterni.
GLI SCENARI ATTUALI – Il summit di ieri alla commissione provinciale di vigilanza ha prodotto una fumata grigia. Dopo 5 ore di riunioni non è stato possibile decidere il da farsi e la società nerazzurra si è così tutelata e non ha potuto aprire la prevendita per Pisa-Como prevista sabato 4 novembre alle 14 se non in Curva Sud. Se verrà accolto il transitorio previsto dal Comune di Pisa, con tutte le garanzie del caso, allora il settore sarà aperto almeno agli abbonati. Se invece alle autorità ciò non dovesse bastare l’incartamento prodotto, allora la gradinata sarà chiusa fin quando non verranno svolti i necessari lavori, per i quali ci vorrà il suo tempo e non sarà qualcosa di imminente. Gli scenari sono quindi soltanto due per la prossima partita casalinga dei nerazzurri. Nel primo verrà aperta la gradinata soltanto per gli abbonati e sarà garantito l’accesso in maniera sicura nelle prime 6 file basse del settore, mentre nel secondo scenario invece la gradinata sarà chiusa del tutto e gli abbonati saranno spostati in tribuna inferiore e superiore. Solo a quel punto potrà essere aperta la vendita dei tagliandi per quanto rimarrà delle tribune stesse.
LA VENDITA DELL’ARENA GARIBALDI – Nei giorni scorsi il sindaco Michele Conti, dopo aver anche chiarito un incidente diplomatico col Pisa, si è reso disponibile a cedere lo stadio alla società nerazzurra. Queste le dichiarazioni del sindaco riportate da La Nazione: “Ci siamo confrontati con l’obiettivo di risolvere i problemi. Siamo pronti a vendere l’Arena al Pisa. Ovviamente occorre fare valutazioni precise e stime precise sul valore dell’immobile. Noi da parte nostra siamo disponibili a parlarne fin da subito, fermo restando che onoreremo tutti i nostri impegni legati alla convenzione per la concessione dello stadio al Pisa Sporting Club”. Non si è fatta attendere la replica del presidente del Pisa Sporting Club Giuseppe Corrado. “Tutto verrà valutato. L’importante sarà avere uno stadio all’altezza e senza problemi sistematici”. Tradotto: Tutto sarà valutato con attenzione al fine di poter usufruire di uno stadio sicuro per i tifosi nel rispetto delle norme federali e con una capienza adeguata. Adesso si fa sul serio.
ARENA CEDUTA A QUALE PREZZO? – A quale prezzo però può essere venduta l’Arena Garibaldi. Una risposta, parziale, la da Il Tirreno. Nel 2018, quando si è iniziato a dibattere sulla possibilità di vendita, l’Agenzia delle Entrate aveva fatto una stima di 6 milioni e 331mila euro per la piena proprietà. La stima però oggi dovrebbe essere ricalcolata tenendo conto di numerosi fattori. Esistono però vari precedenti. Il Mapei Stadium potrebbe essere l’esempio migliore. Lo stadio Città del Tricolore di Reggio Emila infatti, prima di essere rinominato, fu ceduto nel 2014. Dopo l’infruttuoso esperimento di tentativi di vendita da parte della curatela, Mapei acquisì dal fallimento la proprietà dello stadio Città del Tricolore con un esborso di 3 milioni e 750 mila euro. Una cifra che potrebbe essere ritenuta realistica anche per l’Arena Garibaldi. Nel frattempo vanno risolte le criticità dell’impianto e difficilmente la gradinata potrà essere riaperta, prima di qualche tempo, alla vendita dei biglietti, limitandosi ad ospitare solo gli abbonati.