Dopo la prima doppia sconfitta della stagione, i nerazzurri sabato torneranno all’Arena per affrontare un Mantova in difficoltà e, proprio per questo, molto pericoloso. Vediamo i motivi per cui questa gara è da considerarsi da non perdere.

PIU’ FORTI DEGLI ACCIACCHI E DEL PERIODO DI FORMA – Fino all’ultimo resterà in dubbio Moreo, anche se il giocatore, molto difficilmente sarà convocato per il match. A questo si aggiunge lo sfortunato periodo di Tramoni che, nelle ultime gare, ha fatto tante scelte sbagliate. Per non parlare di Angori, non al top, così come Marin e Touré. Ironia della sorte però, oggi si parla solo di un periodo difficile di forma, mentre all’andata, prima del match, Inzaghi dovette affrontare una vera e propria ecatombe di infortuni. Tramoni era in forse, Abildgaard, Mlakar e Hojholt si erano fermati. Al Martelli fu battaglia vera e vinse il Pisa grazie alle reti di Angori, Lind e Moreo.

RIPRENDERSI LA VITTORIA – Per la prima volta, dicevamo, il Pisa ha perso due partite di fila e, in generale, sono arrivate tre sconfitte in cinque gare, per un totale di quattro punti conquistati. Anche in questo caso una situazione sì, più complessa, ma simile a quella che precedette il match dell’andata, poiché i nerazzurri arrivavano da una sconfitta fuori casa con la Carrarese e un pareggio beffa con il Cosenza. E’ tempo di riprendersi la vittoria, perché lo Spezia non perdona.

GIOCA PRIMA LO SPEZIA – A complicare il quadro è lo Spezia che giocherà alle 15 col Cesena. Se i liguri vinceranno il Pisa inizierà la partita sapendo di essere per la prima volta dietro in classifica, visti gli scontri diretti. Come però mi ha fatto notare una mente illuminata, in settimana, in realtà i nerazzurri partiranno dallo 0-0 quindi un punto virtuale in più. Se serve una molla psicologica, eccola qua.

PISA, LA CRIPTONITE DEL MANTOVA – Il Mantova, dopo una buona partenza, è stato piano piano risucchiato nella lotta per non retrocedere e ora veleggia tra il diciassettesimo e il diciottesimo posto, in piena zona playout-retrocessione, in un gruppone nel quale nessuno è sicuro di sfangarla. Non un avversario facile per il Pisa quindi. Il Mantova, con Possanzini, pratica però quel gioco scuola De Zerbi che l’anno scorso fu tanto caro ad Aquilani. Non un gioco di corsa, ma di possesso che, quest’anno, in Serie B in generale ha funzionato poco. Per questa conformazione il gioco tutto corsa e pressing della squadra di Inzaghi, atta a ripartire in contropiede, potrebbe essere proprio la criptonite del Mantova che, più di ogni altra cosa, quest’anno ha sofferto chi praticava questo tipo di soluzioni tattiche.

SI TORNA ALL’ARENA – Finalmente si torna all’Arena dopo quasi tre settimane. Il calore del pubblico pisano manca infatti dal 22 febbraio e, dopo le sconfitte con Spezia e Sassuolo, dev’essere un toccasana. La corsa ai biglietti sta andando alla grande e si attende per oggi lo sblocco dei 375 biglietti in Curva Nord, mentre anche in gradinata la vendita sta proseguendo su buoni ritmi.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018