Alla vigilia del match proponiamo cinque motivi per cui proprio questa partita è da non perdere, ma diciamoci la verità, vi serve davvero un motivo per vederla?
SCONTRO DIRETTO PER LA SERIE A – Pisa secondo, Cremonese quarta: ci sono 13 punti di distanza e cinque giornate alla fine. I grigiorossi ormai lottano per i playoff e devono stare attenti anche a guardarsi alla spalle dalla Juve Stabia, il Pisa deve tenere dietro lo Spezia, impegnato invece contro il Cosenza, ultimo in classifica, disperato perché ha forse l’ultima possibilità per restare a galla.
RENDIMENTI A CONFRONTO – La squadra di Inzaghi affronta una Cremonese che, tra la avversarie, al di là del Sassuolo, è quella che ha fatto meglio fuori casa con 28 punti in 16 partite. I neroverdi infatti di punti fuori ne hanno fatti 34, mentre il Pisa 30, ma oggi i grigiorossi se la vedranno invece contro i 36 punti casalinghi del Pisa. che ha il secondo miglior rendimento casalingo, dietro solo al solito Sassuolo (41).
STROPPA CONTRO INZAGHI – Due tecnici che hanno vinto la B e allenato in A. Entrambi amano il 3-5-2, ma lo interpretano in modo diverso. Stroppa punta sul palleggio, Inzaghi sulla verticalità. Uno scontro anche di idee, non solo di classifica. Il Pisa ha il dente avvelenato con lui dalla finale playoff col Monza, ma anche a Inzaghi (come abbiamo analizzato su Sestaporta in questi giorni) il tecnico è assai indigesto. La partita si configurerà come uno scontro di filosofie di gioco.
IL FATTORE ARENA GARIBALDI – Ci saranno 11mila tifosi all’Arena per affrontare la Cremonese. “Quando giochiamo in casa, il difficile viene per gli altri”, ha dichiarato ieri il tecnico nerazzurro. Si punta alla 12esima vittoria interna, la 21esima totale, per cercare di agganciare il record di 24 vittorie stagionali del 2009-2010.
NEL SEGNO DI SIMONI – Questa è anche la partita di Gigi Simoni, il compianto ex tecnico. Morto a Pisa nel 2020, Simoni ha nelle due città due tappe importantissime della propria carriera. A Pisa sono arrivate infatti due promozioni in Serie A, nel 1985 e nel 1987. Un capolavoro e una vittoria proprio a Cremona per 2-1, con il leggendario tuffo di Piovanelli lo consacrano ad imperitura memoria. Proprio a Cremona, dal 1987 al 1992 Simoni è riuscito a fare la storia. Qui scende fino alla C2 e riporta i grigiorossi in Serie A, vincendo anche il torneo anglo-italiano e salvando due volte la Cremonese.