Nella settimana che celebra il ventennale dalla scomparsa del Presidentissimo Romeo Anconetani c’è un ospite telefonico davvero importante nella puntata numero 78 di Finestra Sull’Arena: è il danese Henrik Larsen, ex giocatore del Pisa e campione d’Europa con la sua Danimarca nel 1992. Un intervento d’eccezione ad impreziosire la nostra trasmissione. Rivedi la puntata e rileggi le parole di Larsen.
Lunedì sera sarai a Pisa per un evento molto speciale. Quali sono le tue sensazioni?
Dopo tanti anni torno a Pisa molto volentieri, sarà l’occasione di salutare molti amici e tutti quelli che mi hanno voluto bene. Poi c’è stata la vittoria del campionato europeo, la soddisfazione calcistica più grande della mia vita.
Con Simeone l’anno scorso foste protagonisti di un siparietto molto particolare, parlando del Pisa in diretta su Eurosport dopo una partita di Champions League
Ho parlato un paio di volte con Simeone, siamo stati insieme a Pisa e sono contento che adesso sia diventato un grandissimo allenatore. In Italia si mangia molto bene, e si beve pure molto bene … in ritiro mangiavamo sempre insieme al presidente Anconetani, ricordo la bistecca alla fiorentina con le patate
Iniziasti nel Lyngby come Berggreen e vincesti anche un campionato. Che ricordo hai di Romeo Anconetani?
Lyngby e Pisa sono state le più belle esperienze della mia vita. A Lyngby ho vinto anche un campionato danese. A Pisa è stata la mia prima esperienza calcistica lontano dalla Danimarca, da Romeo e da Pisa ho imparato tante cose e sono stato benissimo; ricordo che stavamo sempre in ritiro a Villa delle Rose. Era un grande uomo.
Quanto è stata utile la tua esperienza pisana per confrontarti col calcio europeo, data anche la vittoria del 1992?
Quello che ho imparato con la maglia neroazzurra mi è servito tanto anche in Nazionale, in Svezia vincemmo un campionato europeo davvero incredibile ed oltretutto segnai pure dei goal, cosa per me assai inusuale. Non eravamo la squadra più forte ed oltretutto prendemmo il posto all’ultimo secondo della Jugoslavia estromessa dal torneo, vincemmo perché eravamo un grande gruppo con giocatori comunque importanti.
Quella vittoria per la Danimarca è ancora ricordata come una delle più grandi imprese di sempre nel panorama internazionale, paragonabile in tempi più recenti alla Grecia del 2004
In Nazionale ho giocato con calciatori fortissimi come Michael Laudrup e Peter Schmeichel che hanno fatto la storia del calcio danese ed hanno comunque fatto bene anche fuori dalla Danimarca; anche il figlio di Peter sta facendo benissimo, a testimonianza che il calcio danese sa produrre talenti anche in quest’ultimo periodo.