Ieri sera è stato raggiunto telefonicamente Giovanni Corrado, gradito ospite nel corso della diciannovesima puntata di Finestra sull’Arena. Ecco le sue dichiarazioni. Rivedi la puntata e rileggi le parole di Corrado.
Buonasera Giovanni, cominciamo dalla numerologia. Il Pisa vola un po’ nel segno del 5, come i punti recuperati al Livorno in tre partite, come i 5 nuovi acquisti l’ultimo giorno di mercato (che sarebbero anche di più complessivamente) e come le giornate consecutive in cui il Pisa non subisce gol.
“Per quanto riguarda gli acquisti sicuramente sono di più, considero tutta la campagna nel suo insieme. Per i gol subiti, mi fa piacere che la squadra sia una delle difese più giovani della categoria e il fatto che si sia riusciti a raggiungere questo traguardo è positivo, ci dà la possibilità di sperare e inseguire i nostri sogni. I punti sul Livorno non li considero perché dobbiamo continuare a pensare alla nostra prestazione senza guardare la classifica, i conti si faranno alla fine. Dobbiamo crescere e migliorare, partita dopo partita.”
A Livorno invece al Pisa ci pensano. Ieri sul Tirreno di Livorno, il DG Pecini ha detto: “A Pisa la vedo dura che realizzino qualcosa di più di un semplice modellino buono per una scrivania”. Come replichi?
“Sinceramente non le ho sentite direttamente, ma fatico a commentarle perché Pecini l’ho conosciuto come agente, oggi come dirigente e a quanto pare anche come architetto e uomo di ristrutturazioni. Quando capirò in che veste lo devo affrontare, allora capirò anche come replicare a queste uscite”.
Ci dovrebbe essere un incontro col quartiere di Porta a Lucca nei prossimi giorni per il tema stadio, puoi già dirci qualcosa di più?
“Sicuramente a breve ci saranno notizie più precise, all’incontro presenzierà il presidente. Fin dal primo giorno c’è la volontà di coinvolgere tutta la città. Il presidente, con tutte le persone inerenti al progetto incontrerà i cittadini per avere i feedback e ascoltare le posizioni degli abitanti di quella zona.”
Qual è il bilancio che puoi fare di questo anno, se hai incontrato delle difficoltà e se ci puoi dare una spiegazione.
“Il bilancio ad oggi è, purtroppo, sia sportivamente che a livello economico senza grosse soddisfazioni. Tante le difficoltà nel bilancio economico in cui abbiamo dovuto anche colmare e superare problemi che inizialmente non pensavamo di trovare. Sul campo poi è arrivata una retrocessione, forse inevitabile visto quel che è successo. Non ce l’abbiamo fatta, però abbiamo trovato una città vicina fin dal primo giorno e che ci vuole accompagnare in altre categorie, proprio in quella categoria che volevamo mantenere lo scorso anno. Abbiamo però sempre fatto fede agli impegni presi anche di fronte a quelli in cui non eravamo stati preallertati. Vogliamo ritornare in una categoria che i tifosi meritano.”
Parliamo di Michele Pazienza, la squadra ha mostrato diversi passi avanti e ha recuperato punti. Inoltre la rosa non è facile da gestire e il mister ha recuperato un calciatore che prima non era al top come Negro.
“Siamo molto contenti, Pazienza lo avevamo già conosciuto con Ferrara che lo ha portato alla Berretti. In più di una circostanza quando non sapevamo come chiudere per un allenatore dopo Gautieri abbiamo pensato a Pazienza e ci siamo convinti che sarebbe stato la persona giusta, non solo sul campo, ma anche fuori. Cura tutti i dettagli e mette insieme tutta la sua esperienza da giocatore e allenatore. Può diventare un grande allenatore e spero possa togliersi le sue prime soddisfazioni da noi.”
Soddisfatti del tutto del calciomercato oppure avevate altri programmi?
“Siamo molto soddisfatti, non credo che guardando la nostra rosa si possa pensare che la società si è accontentata. Molti addetti ai lavori mi hanno chiamato dicendo che il Pisa ha giocatori anche in panchina con cui fare una squadra di livello titolari in tutto il campionato. Abbiamo fatto un mercato importante, sono stati aggiunti numericamente altri giocatori di qualità che possono mettersi in competizione sana tra loro. Son stati fatti degli sforzi importanti che si possono toccare con mano. Il campionato è molto lungo e complicato, mancano 13 partite e qualora finisse così la stagione avremmo dei playoff lunghi. Avere una squadra lunga è importante.”
Quando vediamo giocare questa squadra si ha la sensazione che sia un gigante che si sta svegliando, con delle potenzialità ancora da esprimere. Si sente d’accordo con questo pensiero?
“Sono d’accordo, questa squadra partita dopo partita sta crescendo sempre di più, è solida ed è difficile fargli gol. Forse domenica ci son state alcune occasioni in più, ma fanno vedere giorno dopo giorno tutte le loro potenzialità. Credo che questa squadra, se riuscisse a trovare la continuità mancata in questi mesi si toglierà delle soddisfazioni.”
Come si sta preparando la squadra per la sfida di Pontedera contro il Prato?
“Pazienza è soddisfatto, il Pisa ha un gruppo di grandi ragazzi, non mollano mai e sono grandi professionisti. Hanno sempre voglia di dimostrare tanto anche alla società.”
Come mai ci è voluto così tanto per rendere Mannini giocatore bandiera burocraticamente?
“Non è stata tanto una questione burocratica, è un aspetto che non è espressamente regolamentato. Ci sono casi simili come Lucarelli a Parma. Questa estate avevamo chiesto ma non ottenemmo una risposta celere sull’argomento. L’autorizzazione è arrivata in maniera semplice nei mesi successivi e siamo stati contenti di inserire Mannini come giocatore bandiera.”