Lo staff di Finestra sull’Arena, all’unanimità, ha deciso di promuovere Samuele Birindelli come giocatore della stagione 2021/22. Di seguito le motivazioni che hanno portato alla scelta.
Michele Bufalino: “Con Gabriele, Aurora e Simone abbiamo deciso di promuovere Samuele Birindelli a giocatore della stagione per una moltitudine di ragioni. Non solo per un torneo disputato sempre in crescendo, con responsabilità sempre maggiori che lo hanno portato con onore a indossare la fascia da capitano, ma anche per un percorso che lo ha visto partire da bambino fino ad arrivare a prendersi il ruolo di giovane veterano, con quasi 200 presenze in nerazzurro a soli 22 anni e anche la possibilità già di essere un giocatore bandiera, se solo per il calcio italiano non fosse ancora considerato un under. Partito dai campetti delle giovanili, nei momenti più difficili del calcio pisano, tra allenamenti in piazzetta e società spesso messe a dura prova da avventori più che da veri presidenti, i suoi successi tra i 16 e i 17 anni nei campionati nazionali sono ancora gli ultimi ad almanacco per il settore giovanile nerazzurro. Birindelli, piano piano, è diventato il simbolo della presidenza pulita della famiglia Corrado, vincendo i problemi fisici che lo hanno afflitto agli inizi del suo approccio col professionismo, fino a diventare uno dei migliori terzini della Serie B e trascinatore di un Pisa che ha sfiorato la Serie A. Il pianto di fine campionato non deve scoraggiarlo. La città, dove è sempre stato difficile essere profeta in patria, ha trovato la sua bandiera”.
Gabriele Bianchi: “Difficile pescare il migliore in mezzo a un manipolo di eroi che ha guerreggiato su tutti i campi per dieci mesi, è una palma che meriterebbero tutti. Mi piace premiare il pisano della compagnia, quello che ha chiuso la stagione con la fascia di capitano al braccio, quello che è forse il miglior manifesto del concetto di crescita che è il mantra della gestione Corrado. Samuele Birindelli è uno di quelli che più è cresciuto nel corso di questi anni ; ancora me lo vedo in sala stampa dopo il match contro lo Spezia di sei anni fa rispondere timidamente alle nostre domande, con la faccia di un bambino estasiato in mezzo al più divertente dei luna park. Ebbene, il bambino di allora ha lasciato spazio all’uomo di adesso che ha terminato questo campionato come uno dei terzini più forti della categoria. Un destino beffardo lo ha scelto quale sfortunato protagonista dell’errore che ha messo la pietra tombale sulla finale play off contro il Monza. Ma a me piace ricordare quella progressione perentoria nella semifinale contro il Benevento che ha propiziato il goal partita di Benali. Perché è proprio con uno slancio così veemente che il Pisa tutto deve ripartire la prossima stagione, per riprendersi subito ciò che si è lasciato così dolorosamente per strada”.
Aurora Maltinti: “Scelgo Samuele Birindelli perché ha avuto un processo di crescita professionale importante, ma anche di crescita mentale. In diverse partite ha preso in mano le redini della squadra, contribuendo a far realizzare gol importanti, specialmente contro il Benevento, riassunto di una stagione eccezionale per il nostro ragazzo pisano, diventato ormai uomo. Vero simbolo di appartenenza, nel suo processo professionale è sempre stato legato alla piazza e ciò traspare nel suo atteggiamento e attitudine in campo, con la grinta dimostrata in tutte le occasioni. Figlio d’arte di Alessandro, sfortunato nell’annata del 2009, Samuele lascerà sicuramente, nel tempo, una traccia evidente della sua crescita in questa piazza che lo ha preso ormai d’esempio. Mi hanno colpito anche le parole di D’Angelo, qualche mese fa in conferenza stampa in cui lo definiva come un giocatore sottovalutato, ma già pronto per la Serie A. Nel calcio nostro però valgono spesso cose diverse da quelle del campo, mentre Samuele è un ragazzo semplice, puro e per bene, mai sceso a compromessi e legato a valori che a me piace ritrovare nel calcio. Proprio D’Angelo e Birindelli sono due uomini simbolo di un calcio che oggi dovrebbe smettere di essere troppo superficiale, mentre loro sono la personificazione della sostanza coerenza e semplicità, ciò che il calcio dovrebbe sempre avere”.
Simone Del Moro: “La crescita di Samuele Birindelli in questi anni è sotto gli occhi di tutti e forse sotto sotto anche noi siamo maturati con lui. Giocare nella squadra della propria città non è mai facile e la sua maturazione si vede anche da questo. Col tempo ha acquisito sicurezza e quel ragazzino da 60 minuti nelle gambe che aveva i crampi a cronometro ora non c’è più, lasciando spazio a quel grande calciatore e capitano che è diventato”.
Finestra sull’Arena tornerà ad agosto con la sesta stagione.