Nel corso della puntata numero 115 di Finestra sull’Arena è intervenuto telefonicamente Emanuele D’Anna, ex mai dimenticato dalla tifoseria neroazzurra e protagonista di un paio di annate davvero importanti all’ombra della Torre di Pisa. Tra gli argomenti di discussione un passato esaltante e un presente complicato per il Pisa in questo campionato di serie B. Non manca il ricordo al compianto Fabrizio Ferrigno. Rivedi la trasmissione e rileggi le parole di D’Anna.
Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle sue dichiarazioni.
Sulla situazione del Coronavirus nel calcio: “Nelle categorie semiprofessionistiche non ci sono i controlli che ci sono in serie A ed in serie B, normale che a questi livelli il calcio possa andare in difficoltà; ma è tutta la società che sta andando in grande difficoltà, a livello economico e non solo. In questo momento il calcio è in sofferenza, gli stadi chiusi non aiutano soprattutto piazza calde come quella di Pisa, ma per certi versi si deve andare avanti in attesa di tempi migliori che spero arrivino il prima possibile”.
Sulla recente scomparsa di Fabrizio Ferrigno: “Sapevo dall’anno scorso che Ferrigno era malato, credevo che le cose fossero migliorate ed invece è arrivata quella notizia che mi ha dato Davide Morello, se ne è andato un ragazzo solare, positivo, sempre con il sorriso e che era bravo a nascondere i problemi, le cose che non andavano; quando faceva il direttore sportivo mi ha sempre contattato per andare a lavorare insieme a lui, a testimonianza del rapporto che c’è sempre stato fra di noi”.
Sul rapporto con tifo e addetti ai lavori a Pisa: “È sempre bello incontrare tifosi neroazzurri e anche voi giornalisti a distanza di molti anni dalla mia esperienza a Pisa, è sempre piacevole ricordare quelli anni nei quali le cose andarono particolarmente bene; ci siamo rivisti a Benevento lo scorso campionato, sembra passato un secolo ma il calcio va avanti anche in mezzo ai grandi problemi che stiamo passando, e per certi versi questa cosa è anche un bene”.
Sul momento attuale del Pisa: “A Pisa dopo la splendida annata della scorsa stagione ci poteva essere il problema di confermarsi, cosa niente affatto facile; nonostante un avvio di campionato non facile credo che i neroazzurri possano risalire la china, ho visto la partita contro l’Empoli ed ho visto i padroni di casa davvero forti e credo che abbiano meritato la vittoria. Non gira nemmeno bene: a Salerno per un’ora il Pisa ha dominato, poi ha subito quei goal ed ha perso la partita; il calcio è fatto anche di fortuna, che in questo momento sembra voltare le spalle agli uomini di mister D’Angelo, che è un ottimo allenatore e saprà senz’altro raddrizzare la barca”.
Sui problemi del Pisa: “Quando una squadra subisce tanti gol non è colpa solo della difesa, spesso la fase difensiva passa dal lavoro degli attaccanti, quindi per certi versi per prendere meno gol mi verrebbe da dire che la prima cosa da fare è cambiare proprio gli attaccanti. Battute a parte, negli ultimi anni il calcio è cambiato, è diventato totale e quindi non si possono mettere solo i difensori sul banco degli imputati, è la fase di non possesso di tutta la squadra che va analizzata attentamente e nel caso corretta”.
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