Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi, il tecnico dei nerazzurri Luca D’Angelo, assieme al tecnico del Venezia Dionisi, ma anche ai calciatori nerazzurri Moscardelli e Caracciolo, analizzano la sfida persa dal Pisa. Queste le loro dichiarazioni.
Dionisi: “Se dopo 24 partite ci siamo bisogna adeguarsi al contesto. In questa gara sporca siamo riusciti a riprenderla e a vincerla, soffrendo e lottando. Siamo una squadra che cerca sempre di lottare e soffrire. Spero e dobbiamo imparare, a non adagiarsi sugli allori. Dobbiamo mantenere la concentrazione. La prossima col Cosenza sarà una gara importante da giocare in casa. Le prestazioni ci sono state anche in casa, ma i risultati no. Dobbiamo raccogliere questi frutti anche in casa. Dobbiamo correre più delle altre, ma il trend del girone è positivo. Siamo andati sotto, ma l’abbiamo ripresa. Nell’intervallo ho cercato di stimolare un po’ le nostre qualità ed è andata bene. Ci siamo abbassati nel finale, ma non ci siamo allungati, non disdegnavamo di ripartire perché avevamo davanti una squadra importante, anche loro in casa non stanno ottenendo quel che meriterebbero. Delle volte vengono fuori anche queste partite. Grandi complimenti alla squadra, se chi entra fa bene è merito di chi c’è e dei valori di chi ha giocato. Fiordaliso sta bene, a fine primo tempo l’ho trovato negli spogliatoi. La linea difensiva è stata brava e coraggiosa. Caligara è un ragazzo giovane, credo che vadano fatti giocare i giovani se hanno qualità e anche dopo che hanno sbagliato. Montalto? Cerco di dare spazio a tutti, io posso parlare di chi sta giocando al momento, ho anche Senesi che è un bravo ragazzo a cui vorrei dar spazio. Buono l’impatto di Monachello, noi giochiamo con tanti attaccanti offensivi, ma l’obiettivo del’essere quello della salvezza, devo guardare principalmente al gruppo”.
Moscardelli: “Purtroppo è mancato finalizzare, ci abbiamo provato tutta la partita, ma non è andata. E’ un periodo un po’ così, lo spirito è quello giusto. Non era semplice anche dopo la partita scorsa. All’inizio un po’ di timore c’è stato. A me cambia poco la situazione di classifica, non l’ho mai guardata. Dobbiamo far passare questo momento e può passare solo per merito nostro e con le nostre forze, lavorando per trovar rimedio a questa situazione. Un’altra cosa che sta succedendo è che prendiamo quei gol nei momenti migliori, ma sarei stato più preoccupato se non fosse arrivata la reazione. Dobbiamo essere più cattivi sotto porta”.
Caracciolo:”Sono abituato a vedere il bicchiere mezzo pieno, gara importantissima, ma non decisiva. Purtroppo il Pisa ha preso gol alla fine del primo tempo e all’inizio del secondo tempo. Questa sconfitta brucia tantissimo perché contro una diretta concorrente per la salvezza. Dovrei rivederla l’azione del rigore, è arrivata una palla in alto che Longo ha preso bene, ma le posizioni erano corrette. Nel secondo gol invece ci siamo fatti prendere male e abbiamo preso un gol a freddo sulle loro uniche conclusioni del primo e del secondo tempo. Le cose che mi fanno pensare in positivo è il fatto che io abbia trovato una squadra che non molla mai. Purtroppo i risultati non ci danno ragione, ma non c’è stata una partita in cui abbiamo meritato di perdere. Sappiamo che è un momento delicato e importante, ma se continuiamo così e ci sblocchiamo possiamo fare un buon campionato”.
D’Angelo: “Nel primo tempo abbiamo creato tanto e siamo passati in maniera meritata in vantaggio, m a come ci capita troppo spesso non siamo riusciti a tenere il vantaggio e per di più abbiamo preso gol quasi in contropiede. Inizia a diventare un problema creare molto e alle prime occasioni avere un pareggio. Il colpo è stato duro, poi abbiamo avuto cinque-sei palle per palleggiare. Abbiamo tirato molto e aver preso gol alla fine del primo tempo e nuovamente nella ripresa è stato indubbiamente difficile anche nel rientro in campo. Il primo quarto d’ora-venti minuti abbiamo fatto poco perché abbiamo accusato il colpo, ma negli ultimi 20 minuti avremmo meritato di pareggiare. Dobbiamo pensare che per mantenere la categoria dobbiamo essere diversi in determinate situazioni, producendo più gol e diventando più accorti in fase difensiva. Il Venezia ha fatto tre tiri e due gol, ma dobbiamo avere una mentalità per giocarci la partita differente. Forse anche nella lettura di alcune situazioni. Se penso a tante palle gol che abbiamo creato, fare solo un gol è paradossale, considerando che sia entrato il gol più difficile. Siamo arrivati bene sugli esterni, potendo contare di metterli in difficoltà. non abbiamo messo tantissima qualità nella rifinitura. Sappiamo di essere nei playout per la prima volta e sappiamo quanto è stato difficile arrivare in questa categoria. Questo ci deve dare forza per riemergere. Non possiamo buttare tutto a mare solo perché i risultati non sono positivi”.