Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi il tecnico dei nerazzurri Luca D’Angelo torna a parlare a poco più di un mese dalla firma del contratto e a due giorni dalla partenza del ritiro in Val Seriana.
Apre così l’amministratore delegato Giovanni Corrado: “Non è una banalità continuare un rapporto di lavoro con un allenatore oggi, visti i tanti cambi in Serie B. Al di là delle capacità e dell’intelligenza dimostrata, nonché dei valori umani, è stato l’anno in cui ha avuto più richieste in assoluto. Ci eravamo parlati da lungo tempo, era sempre stato uno dei punti fermi, anche per Claudio (Chiellini). Prima di considerare qualsiasi altra ipotesi, il fatto che avesse principalmente considerato noi è stato un segnale importante da parte sua e per noi ripartire da lui è fondamentale. Volevamo quindi fare una presentazione nuova, perché ci siamo legati per due anni. Knaster è in Italia da qualche giorno, cercheremo di fare in modo di organizzare un incontro al più presto. Su Lisi, andrà al Perugia a breve. Un ragazzo che ci dispiace perdere, ma una scelta ponderata con Claudio e mister D’Angelo. Abbiamo cercato di dare vita a un nuovo corso. Francesco è stato uno dei primi acquisti che abbiamo fatto, ha vissuto momenti importanti e difficili, gli auguro il meglio e saremo sempre legati a lui. Mazzitelli invece ha preferito altre strade”.
Queste le parole di Claudio Chiellini: “La figura del mister non è mai stata in discussione da parte nostra, da parte mia c’è sempre stata massima stima. Non vediamo l’ora di partire, quando un mese fa abbiamo cominciato a parlare del Pisa del futuro con Giovanni, Luca è sempre stato al centro del progetto. Alcuni giocatori sono arrivati, altri saranno ufficializzati, non ci vuole fretta a costruire la squadra, con il mister siamo perfettamente allineati con le strategie. Non ci vuole fretta a costruire il Pisa di domani. L’80% dei trasferimenti viene fatto nelle ultime settimane di mercato, realisticamente arriveremo ad avere il 70-80% della campagna acquisti a inizio campionato per poi capire come intervenire negli ultimi giorni. La mia idea personale è questa”.
Queste le parole di Luca D’Angelo: “Confermo in toto quello che è stato detto dai due direttori, per me non è stata neanche una scelta, è venuta naturale da parte mia, fortunatamente è una cosa venuta da parte della società. Sono felice di continuare con il Pisa. Quest’anno sarà un’avventura da affrontare con lo spirito con cui abbiamo affrontato la prima stagione in Lega Pro, perché anche quest’anno se il mercato lo permetterà, abbiamo l’idea di fare qualche cambiamento come fu quell’anno di Serie C. Ci sarà bisogno da parte nostra di interagire subito coi giocatori che arriveranno per creare un gruppo coeso come quello che è stato messo in piedi in questi anni. Ritengo doveroso ringraziare il direttore Roberto Gemmi che ci ha accompagnato in questa avventura in questi anni, volevo dirglielo anche pubblicamente. L’augurio che posso fare a me stesso, anche come società, è di trovare dei calciatori anche dal punto di vista umano come quelli che ci hanno lasciato”.
Sugli obiettivi: “Un obiettivo? Per il momento non abbiamo ancora discusso di obiettivi, come non se ne discusse al mio arrivo in Lega Pro. L’obiettivo dev’essere quello di migliorarsi e dimostrare maturità. Affrontare le problematiche con più vigore e anche essere più malleabili dal punto di vista caratteriale. Non sono una persona semplicissima da affrontare dal punto di vista del carattere. In tutta sincerità non ho mai avvertito a Pisa il peso di qualche risultato negativo a inizio stagione, hanno sempre avuto pazienza”.
Sul suo rinnovo col Pisa: “Non faccio mai progetti a lungo termine, è il risultato che determina la presenza di un allenatore. Mi vedo più riflessivo di prima, ero più fumantino durante gli allenamenti, ora sono più pacato. Ora dovrò anche imparare a parlare in altre lingue. Se una società mantiene la fiducia in un allenatore per tanto tempo, è una cosa poco frequente”
Sulla tattica: “Dal punto di vista tattico abbiamo modificato qualcosa, ma il concetto di gioco è lo stesso. Non è mai capitato che la squadra andasse in campo senza aver provato qualcosa prima in allenamento. Non ci sarà un undici base l’anno prossimo. “
Su Marconi: “Ovvio che parliamo di calciatori da confermare tutti i giorni, siamo tutti abbastanza esperti da dire che non si fanno le cose a luglio, ma prima. Preferirei anche io lavorare con la squadra già completa, ma è chiaro che realisticamente parlando non è possibile. Per quello che riguarda Marconi, l’ho allenato per 5 anni e con me ha fatto una 70ina di gola, questo significa che come calciatore da parte mia è stimato. E’ un giocatore del Pisa che dal momento in cui noi saremo felici di tenerlo e lui di restare io sarò soddisfatto”.
Sulla vecchia guardia e la tattica nerazzurra: “La nostra vecchia guardia è composta da giocatori che hanno dato tanto e saranno importantissimi per il nostro futuro. Tante volte ci trovavamo a fare allenamento in sovrannumero. Ci mancava un terzino e io andavo da Masucci e lui si metteva a disposizione. Prendiamo in esempio la nazionale, sulla carta non era la più forte, ma era organizzata e aveva capacità di unirsi in momenti di difficoltà. Se ci sono queste componenti, se ha più fame di fama, può non vincere, ma ci va vicino. Io credo che l’idea che, se dovessimo copiare qualcosa dalla nazionale, sicuramente sarà questa componente. Possiamo dar fastidio agli avversari come un sassolino nella scarpa, non vedi l’ora di non vederlo più. Poi ti rendi conto che era un sasso e non un sassolino”.
Su Nicolas e il pubblico: “Tutti i giocatori che stiamo prendendo sono giocatori che abbiamo scelto insieme. La scelta di Nicolas? Abbiamo fatto una scelta, con Gori avremmo dovuto aspettare. Un acquisto che mi piacerebbe avere? Il pubblico”