Un uomo schivo e riservato, ma dagli occhi sorridenti, nascosti dietro una mascherina nerazzurra. Così Alexander Knaster si è presentato, senza clamori, alla città, pedinato dai giornalisti alla scoperta di Pisa. Oggi sarà a Chiavari con la squadra, per vedere la sua prima partita da nuovo proprietario della società nerazzurra.
Arrivato a Pisa a mezzogiorno, Knaster è stato guidato da Giuseppe e Giovanni Corrado che lo hanno accolto e portato a pranzo da Poldino, in una location imperdibile, immersa nel Parco di San Rossore. Tipico menu toscano con tanto di pappardelle al cinghiale per gradire. Il nuovo numero uno del sodalizio nerazzurro, dopo il caffè, si è recato alla rifinitura del Pisa, presso l’Arena Garibaldi, rigorosamente a porte chiuse, nonostante il gran via vai di giornalisti che per ore, fino alle 16.30, lo hanno pedinato, macchina fotografica alla mano e zaino in spalla. Dopo aver visto l’allenamento, Knaster si è intrattenuto con lo staff e la squadra nerazzurra, con poche semplici parole, dando appuntamento per il giorno dopo a Chiavari. Successivamente, assieme ai due Corrado, la piccola carovana è andata in Via Cesare Battisti, presso la sede del Pisa alla Sesta Porta. Uno sguardo fugace al Pisa Store e poi alla sede, prima di raggiungere anche i terreni di Gagno dove sorgerà il prossimo centro sportivo, completando il tour ‘guidato’. Oggi invece si metterà in viaggio per raggiungere Chiavari e vedere allo stadio il suo nuovo Pisa nella sfida in trasferta contro la Virtus Entella. Due primi giorni nerazzurri e di lavoro. A dirci che tipo di proprietario sarà Knaster ci ha pensato Mirko Paletti, ieri sera a Finestra sull’Arena: “Knaster è una tipo presente ma schivo, ma non è uno a cui piace molto apparire, è un personaggio concreto e lo si può denotare dal suo curriculum. Troverete un profilo simile a quello di Enzo Ricci che lavora mattone su mattone”.
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