Ieri sera è andata in onda la diciottesima puntata di Finestra sull’Arena. Gradito ospite telefonico l’ex giocatore del Pisa Cristiano Caleri, tra i protagonisti della promozione del Pisa nel 2009/2010. Tanti i temi della serata, dalla questione stadio al calciomercato, passando per la prossima sfida tra Pisa e Viterbese. Rivedi la puntata e rileggi le parole di Caleri.
Numerosi come sempre i temi di discussione della serata. La puntata è iniziata parlando della questione stadio, con le dichiarazioni del Pisa e del Comune, oltre agli avvenimenti degli ultimi giorni. Inoltre le trattative del calciomercato con Mazzeo, Setola, Lisi e Porcino, dati vicini al Pisa. Quindi un commento sui fallimenti delle società di Lega Pro, con l’ultima caduta di una lunga lista, l’Akragas, e la clamorosa notizia del presidente del Foggia arrestato per riciclaggio. Inoltre il recupero di campionato con la vittoria nel recupero del Siena e la marcia di avvicinamento alla sfida con la Viterbese oltre a un commento su Pisa-Monza. Di seguito invece l’intervista a Cristiano Caleri, protagonista della rinascita del Pisa nel 2009/2010 con la trionfale cavalcata per tornare tra i professionisti.
Ciao Cristiano. Tu sei stato uno dei protagonisti della rinascita del Pisa. Cosa ti ricordi di quella stagione?
“Quell’anno è stata una delle più belle esperienze della mia vita. Vincemmo il campionato, tornare tra i professionisti è stato meraviglioso. La ricordo sempre con grande affetto quell’annata.”
Se tu ci dicessi un momento che porti più nel cuore, escludendo il giorno della vittoria.
“Ricordo ogni volta quando andavamo sotto la curva, ho visto la passione fin dal primo giorno in cui arrivai a Pisa dopo il ritiro. Tanta gente, le famiglie, i tifosi sempre presenti agli allenamenti. File chilometriche per entrare, gente di tutte le età a fare gli abbonamenti. Rimasi colpito, mi dovettero spiegare l’ambiente perché non avevo mai visto una cosa del genere. Da lì ho capito che c’era qualcosa di straordinario nei tifosi pisani. Forse per voi è normale questo attaccamento, ma si nota sicuramente molto più da fuori, specie per me che venivo da fuori, questa caratteristica.”
Ora fai il direttore sportivo, com’è cambiata la tua vita?
“È totalmente diverso, ho anche una persona che mi segue nelle cose burocratiche e mi affianca. Mi ritengo un direttore sportivo nel senso tecnico del termine. Il mio lavoro mi impegna tantissimo nel corso della giornata e oggi posso vedere delle cose con delle sfaccettature diverse che prima non vedevo quando facevo il calciatore.”
Tornando al tuo periodo al Pisa, una volta quasi ti portavi a casa un pezzo di rete…
“Ve lo racconto. Avevo degli amici in gradinata e andavo spesso a salutarli, ugualmente sotto la curva. Un giorno m’è venuto l’istinto di entrare in porta e mi sono attaccato alla rete. C’è una foto che mi immortala mentre praticamente mi porto via un pezzo di rete.”
Cosa ne pensi di questo pisa di oggi?
“Secondo me ha una buona squadra, ha buttato le basi per far bene quest’anno e in altri anni. Siamo nelle prime quattro e dopo ci sono un po’ di punti di distacco. Credo che queste quattro stiano facendo molto bene. Vedo bene però il Pisa nonostante il distacco dal Livorno: Si giocherà le sue carte fino alla fine. I pisani vogliono che tu dia tutto. Vogliono una società che pianifichi e che duri nel tempo, solo così possono dare una continuità a una città che lo merita tanto.”
Domenica andremo a Viterbo. C’è qualche aneddoto su Camilli?
“Camilli è un personaggio, una persona molto diretta e sente molto tutto l’ambiente. Dà tutto sé stesso e quando uno fa così si inalbera facilmente. Sa come funziona ormai, ha portato il Grosseto in alto e ora fa lo stesso con la Viterbese. Si fa sentire.”
Grazie Cristiano!
“A voi!”