Il presidente Corrado ha commentato la questione delle bandiere e dei vessilli con le croci pisane e il leone di Venezia, condannando quanto detto dal questore di Padova. “I nostri tifosi” ha detto il presidente del Pisa, “sono da emulare. In un momento storico non facile, dove ci sono problemi legati al meteo in Veneto, il questore si è invece preoccupato di sottolineare che siano entrate delle bandiere a suo dire non regolari. Stiamo rasentando il paradosso”
Questa la dichiarazione del presidente Corrado: “Stiamo rasentando il paradosso. Non voglio entrare nel merito perché c’è anche il problema del Leone di Venezia, una cosa incredibile. In un momento storico non facile, dove ci sono problemi legati al meteo in Veneto, il questore si è invece preoccupato di sottolineare che siano entrate delle bandiere a suo dire non regolari. Il questore non ha mai visto evidentemente le bandiere del Pisa, perché si sarebbe reso conto che è un simbolo presente anche sulle maglie e nel logo della squadra. In qualunque filmato degli ultimi 30 anni si può vedere. In questi casi si rischia di cercare qualche pretesto per sovraesporsi mediaticamente e fare polemica politica tra fazioni. Sarebbe stato molto meglio per una volta, sottolineare gli aspetti positivi, rimarcando che in una giornata tremenda e piovosa i tifosi invece sono andati allo stadio facendo tifo incessante e pulito. Come fanno da quando siamo qui e prima ancora, avendo anche avuto ingiustamente dei Daspo. Bisogna creare una visione diversa del nostro tifo, che non è aggressivo, ma da emulare. Anziché sottolineare questo si è detto che ci sono bandiere irregolari. Credo che l’emblema del Pisa sia una maglia nerazzurra con una croce sul petto e un logo con la torre e la croce. I nostri striscioni sono nerazzurri e con la croce, abbiamo fatto quello che abbiamo sempre fatto. Mi sembra strano che si sottolineino cose di questo tipo nel nostro Paese che dal profilo economico, sociale e ambientale è pieno di problemi.“