Il direttore sportivo Claudio Chiellini presenta i nuovi acquisti del Pisa nel corso della sessione di gennaio. Ahmad Benali, Ernesto Torregrossa, George Puscas e Davide De Marino pronunciano le loro prime parole in nerazzurro.
A parlare per primo è il direttore Claudio Chiellini: “Ci tenevo a ringraziare i ragazzi che sono andati via nel mercato di gennaio: Cisco, Piccinini, Quaini, Seck e Curci che hanno dato il loro contributo importante durante le partite e gli allenamenti. Sono andati via per cercare di giocare con continuità con la prospettiva di tornare in futuro a vestire questa maglia. Ringrazio la proprietà che ci ha permesso di lavorare e di raggiungere quei calciatori che abbiamo cercato fin dall’inizio. L’obiettivo è sempre stato quello di migliorare, giorno dopo giorno e di far sì che questo club riuscisse a raggiungere obiettivi importanti. Il girone d’andata lo ha dimostrato e siamo sempre stati nelle prime tre posizioni dalla prima giornata. L’obiettivo è quello di continuare così fino a fine campionato. i ragazzi che sono arrivati sono convinto possano aiutarci a raggiungere questo obiettivo, migliorando la squadra. Siamo sicuri di aver fatto il massimo per provare a raggiungere un obiettivo importante, poi sarà il campo il giudice supremo. Il trasferimento di Benali è stato il più semplice, è un giocatore importante per la categoria. Avevamo bisogno di un centrocampista che potesse ricoprire più ruoli, avesse tecnica e dribbling e siamo sicuri che in questo Ahmed ci potesse aiutare con la sua voglia di rivincita dopo 6 mesi negativi a Crotone. Riguardo Torregrossa va dato merito a Giovanni Corrado che ha avuto un corteggiamento incredibile fin dal mio primo giorno a Pisa al procuratore, di quanto potesse essere importante. Questa estate non è stato possibile perché la Sampdoria non lo lasciava andar via, ma appena abbiamo capito che ci potesse essere l’opportunità di prenderlo abbiamo intensificato i rapporti. Riguardo Puscas era un giocatore che avevamo cercato durante l’estate, quando siamo tornati sotto col mercato a gennaio a un certo punto sembrava essersi arenata perché il Reading aveva venduto Carroll, ma non è stata una trattativa semplice perché la proprietà è cinese e non è stato semplicissimo. Riguardo De Marino era un giocatore che conoscevo e l’ho avuto alla Juve, viene da un infortunio che lo ha penalizzato, ma è un giocatore duttile che può ricoprire più ruoli, era un giocatore che aveva caratteristiche che mancavano alla squadra. Ringrazio segreteria e area scouting. Abbiamo preso anche ragazzi per il settore giovanile e la primavera Terdan, centrocampista sloveno, Stanic 2004 nazionale under 18 belga, Coppola 2005 difensore centrale, stiamo cercando di migliorarci e i risultati in prima squadra e primavera sono ottimi”.
Ahmad Benali e le sue prime parole in nerazzurro: “Sono contentissimo di essere qua, ringrazio la società per la fiducia e per avermi cercato. Adesso sta solo a me dimostrare che posso far parte di questo gruppo. Ho una grande voglia dentro di riscatto dopo un girone d’andata non positivo a livello personale, ma sono sicuro che con questo gruppo e società possiamo puntare a fare grandi cose. Non vedo l’ora di cominciare. Sensazioni positive quelle dei primi giorni. Mi sento parte del gruppo e non posso che ringraziare i compagni, se il Pisa si trova in queste posizioni di campionato un motivo ci sarà. Appena ho ricevuto la chiamata dal procuratore e dal direttore ero pronto per un’altra sfida e non vedevo l’ora di venire in città. Mi ritengo un giocatore che ha fame e voglio dare il mio contributo. La differenza in B è sempre stata la continuità di risultati. Più continuità di risultati hai meglio è, il lavoro che ho visto in questi giorni mi convince che la squadra farà bene fino in fondo, c’è una grande base e la cultura degli allenamenti. Penso di poter coprire tutti i ruoli di centrocampo, da mediano basso e mezzala ma anche dietro le punte. Ho coperto tanti ruoli in carriera e ho avuto ottimi allenatori, deciderà il mister dove mettermi. La voglia di riscatto è altissima, più vanno avanti gli anni e più diventa importante la voglia di far bene, aumenta ogni anno”.
Tocca quindi ad Ernesto Torregrossa: “Sono contento di essere qui, calcio prevalentemente di sinistro e sono un attaccante. Ci sono state un po’ di squadre che mi hanno cercato in questo mercato invernale, Pisa mi sta dietro da un po’, me lo ha detto il mio procuratore ed è stata la squadra che ha mostrato più decisione degli altri. Ho visto una fame da parte del Pisa che mi ha convinto questa fosse la scelta giusta. Per vincere in Serie B, a me è capitato tempo fa, la fame penso sia fondamentale e anche l’attenzione ai dettagli. Lo sto vedendo tutti i giorni a San Piero. Ho visto grande intensità da parte dei compagni. Andando avanti con gli anni la testa è quella che fa la differenza. Ho raggiunto la mia massima espressione di calcio, il mio potenziale, penso che fare un campionato che punti a vincere ogni partita è ciò che mi ha convinto maggiormente. Sarà una bella sfida poter ambire a qualcosa di importante che a Pisa manca da così tanto tempo. Siamo tanti attaccanti, ma la società credo abbia fatto questa scelta anche per il numero di partite che abbiamo consecutive tra febbraio e marzo. C’è bisogno di tante scelte per vincere un campionato e abbiamo tutti caratteristiche diverse. Io ho giocato in coppia con tanti attaccanti diversi. Voglio dare la certezza che ci si aspetta da me, voglio dare una mano dentro e fuori dallo spogliatoio. Non sarà contento il preparatore atletico ma noi siamo contenti che ci siano più partite rispetto agli allenamenti. Battute a parte abbiamo avuto una settimana in più per essere a posto fisicamente. Ho avuto un anno turbolento dal punto di vista fisico. Non arriverà subito tutto alla prima partita, ma spero con l’esperienza e le qualità tecniche di poter colmare questa mancanza di continuità che non ho avuto negli ultimi mesi. Avere tante partite è uno stimolo più che un a preoccupazione. Contro la Juventus in Coppa Italia è stata una partita difficile, ma sono contento delle sensazioni fisiche avute. Lucca era in Primavera quando era a Brescia, ho giocato con Marsura, Nicolas e mi sono incrociato con Caracciolo. Se giocheremo insieme io e Lorenzo? Possibile, se saremo in concorrenza invece andrà bene lo stesso”.
George Puscas parla del suo presente nerazzurro e della sua esperienza in Inghilterra: “Sono molto contento di aver scelto questo club che ha costruito tanto negli ultimi anni. Mi hanno voluto tanto e c’è una storia di ambizioni. Partite intere del Pisa non ne ho viste tante, le differenze però tra il calcio italiano e quello inglese sono dal punto di vista tattico. In Italia si gestisce la partita, in Inghilterra invece si gioca diversamente. Forse il campionato inglese è più fisico di quello italiano, ma non c’è tantissima differenza. Mi ha arricchito tanto l’esperienza del campionato inglese, andare lì era un desiderio che avevo da bambino e ho trovato grandi condizioni e grandi strutture. Come giocatore sono cresciuto e anche come uomo, hanno una cultura diversa rispetto a quella italiana. Dovevo adattarmi molto all’inizio, in Italia sono molto più fissati sulle regole rispetto all’Inghilterra più leggera. Ho trovato un gruppo molto unito già dal primo giorno, ho visto ragazzi sorridenti che hanno voglia di lavorare e che hanno accolto bene me e gli altri. Tutti mi parlano bene sempre del Pisa e di come si vive qua. Mi aspettavo che fosse così sinceramente. Ho avuto una evoluzione a livello fisico e tecnico negli anni. Ho ancora tanto da migliorare sicuramente, c’è tanta strada da fare e devo ancora raggiungere il mio potenziale. Ho parlato con Marin prima di venire, mi diceva sempre buone cose di Pisa poiché da tanto tempo sta a Pisa e mi ha convinto a venire perché secondo lui l’ambiente è molto concentrato per raggiungere l’obiettivo. Il Pisa ci ha provato tanto a portarmi qua e ci sono state molte difficoltà perché non era facile riuscire ad approdare visto che l’anno scorso avevo fatto un buon campionato in Inghilterra. Volevo tornare per fare un’esperienza importante, noi nuovi arrivati siamo qui solo per aggiungere qualcosa a una squadra che ha già tanta fame di vincere”.
Davide De Marino conclude la conferenza stampa: “Per me è un onore essere qui, ringrazio il direttore Chiellini che ho avuto l’anno scorso alla Juve, ha spinto molto per volermi. Nasco difensore centrale, ma in questi ultimi anni ho fatto prevalentemente il terzino, sono un giocatore di corsa che può ricoprire più ruoli indistintamente. Non ho mai giocato insieme a Beruatto, ma già in questi primi giorni abbiamo parlato. Ho avuto l’anno scorso un infortunio grave, sono rientrato a novembre e mi sto allenando con continuità. Quest’anno sono stato in panchina, ma non ho ancora giocato”.