A una settimana e mezza dalla sfida con il Cosenza, c’è un altro tabù da infrangere, tipico degli ultimi anni. I calabresi infatti hanno sempre messo in difficoltà i nerazzurri quando la sfida è contata ben più di qualcosa negli ultimi anni. Vediamo perché.

30 aprile 2022, una delle date più ricche di rimpianti del passato recente. Contro il Cosenza infatti sarebbe batata una vittoria per andare al secondo posto in classifica a una giornata dal termine, nella corsa alla Serie A. Tutto sembrava concorre al bene, con un autogol di Venturi, ma il Pisa di D’Angelo non riuscì a trovare mai la rete del 2-0, venendo beffato nel finale di gara da un errore di Nicolas che provocò un calcio di rigore, trasformato dall’ex Liotti per l’1-1 finale. La vittoria con Frosinone non riuscì a riportare il Pisa al secondo posto, tanti saluti alla promozione diretta per arrivare all’epilogo che tutti ricordiamo contro il Monza.

Da un ex all’altro, il 24 luglio 2020, nel finale di campionato prolungato all’estate per Covid, fu l’odiato Raul Asencio a segnare la rete decisiva al 93′ che chiuse i conti per il 2-1 finale. Il Cosenza era passato in vantaggio con Carretta, per poi pareggiare con De Vitis, mentre nei minuti finali i padroni di casa prima trovarono la traversa, poi la rete di Asencio.

Lo scorso anno invece, a inizio stagione all’Arena la gara fu risolta anche in quel caso nei minuti finali. L’undici guidato da Aquilani andò in svantaggio per un gol di Voca e chiuse il primo tempo in dieci uomini. Masucci trovò l’eroica rete del pareggio in inferiorità numerica nel recupero, ma non ci fu neanche il tempo di esultare per il definitivo 2-1 di Mazzocchi con tanta amarezza. Sempre la scorsa stagione non andò tanto meglio nel ritorno con un 1-1 ripreso per i capelli da Caracciolo al 96, in risposta alla rete di Gennaro Tutino, storico giustiziere nerazzurro, al 61′.

Un’altra sfida ricca di rimpianti fu l’1-0 della stagione 2022-23, in mezzo alla striscia negativa che portò l’ultimo Pisa di D’Angelo fuori dalla lotta ai playoff, quando sarebbe bastata una vittoria per riuscire ad accedervi. Stavolta il giustiziere del Pisa si chiama Marco Nasti, nell’unica rete della partita, in chiusura di primo tempo, nonostante un assedio del Pisa fatto di 19 tiri.

Vogliamo parlare anche della gara d’andata? Dal potenziale 3-0 dopo le reti di Lind e Piccinini il Cosenza riuscì a pareggiare negli ultimi 20 mibuti grazie a una rete di Mazzocchi e una di Fumagalli, ancora una volta nel recupero, come da storia di questa partita.

Se il nostro mister Filippo Inzaghi cercava un altro tabù da sfatare per i suoi ragazzi, eccolo qui. La gara contro il Cosenza, che si sia giocata a Pisa o in terra calabrese, negli ultimi anni ha corrisposto a tante delusioni per i colori nerazzurri. E’ arrivato il momento di lasciarci alle spalle questa partita. Ora tocca a voi ragazzi, il destino è nelle vostre mani.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018