Il Pisa Sporting Club ha tenuto una conferenza stampa dedicata alle testate giornalistiche per parlare con Simone Canestrelli. Di seguito le dichiarazioni del calciatore nerazzurro.
Tra pochi giorni Carrarese-Pisa, un altro esame importante. Come arrivate a questo appuntamento?
“Ci arriviamo bene, con buoni risultati. Abbiamo lavorato nel corso della sosta lavorando nel migliore dei modi e sapendo che sarà molto difficile. Noi però siamo pronti”.
Inter, Bologna e Milan sono interessate a lei. Cosa ne pensa di queste voci di mercato?
“Sono voci che sicuramente mi fanno piacere e riconoscono il lavoro che stiamo facendo con la squadra. Io sono assolutamente concentrato su ciò che devo fare, ora viene il difficile per noi perché dobbiamo confermarci dopo questo bell’inizio. Non sono distratto dai miei obiettivi e da quelli di squadra”.
Dopo questo inizio di stagione non andare in Serie A sarebbe un fallimento?
“Non abbiamo l’obbligo di vincere il campionato, ce l’hanno squadre che sono state costruite per questo. Ce lo siamo meritate e non abbiamo la pressione che competono ad altre compagini
Qual è il segreto dei numeri di questa difesa, divenuta tra le migliori del torneo?
“Il segreto è un po’ quello di tutta la squadra. Chiunque abbia giocato ha fatto bene, indipendentemente dai ruoli. Chi sta bene sa cosa deve fare e questa è la nostra forza. Fa piacere essere tra le migliori difesa, siamo partiti subendo qualche gol in più, specialmente sulle palle inattive e su questo dato ancora dobbiamo migliorare”.
All’inizio del campionato la sua posizione era diversa perché Giovanni Bonfanti giocava a sinistra, poi è subentrato Rus. Ciò è dipeso da una valutazione tra i due calciatori o perché si trova meglio con la posizione attuale?
“Penso di essere un giocatore abbastanza duttile. Bonfanti ha iniziato la stagione bene, poi c’è stato il periodo in cui Rus è venuto fuori, così come Calabresi, molto importante per noi. Io gioco dove il mister ha necessità di farmi giocare. Forse mi trovo meglio a destra, ma non cambia nulla. Antonio Caracciolo è la nostra guida, è un giocatore esperto e forte, sicuramente indispensabile per noi”.
Che consigli si sente di dare a Bonfanti per affrontare questo momento?
“Tre anni fa giocai meno di Bonfanti, come consiglio posso dirgli di rimanere concentrato e allenarsi forte come sta facendo. Tornerà il suo momento”.
E’ stato l’unico giocatore non sottoposto alla “legge del giallo”. Si sente uno dei leader di questa squadra?
“Il mister mi ha dato grande fiducia, l’ultima partita mi ha tributato un grande attestato di stima. Sono qui da tre anni ma resto molto giovane. Mi piace essere un modello di comportamento e atteggiamento”.
Guardando la classifica, si aspettava la situazione attuale?
“Notoriamente la B è un campionato difficile, ci sono sempre tante difficoltà in positivo e in negativo. Mi aspettavo qualcosa di più da Cremonese, Palermo o Sampdoria. Ero sicuro che le neopromosse avrebbero fatto bene perché solitamente partono sempre forte dopo una promozione. La Serie B è difficilissima, noi ci troviamo lì davanti e speriamo di mantenere il nostro posto”.
Cosa è cambiato rispetto allo scorso anno?
“Il mister è stato bravo fin da subito a farci credere in noi stessi. I risultati dello scorso anno non rispecchiavano le nostre capacità e ha fatto in modo che avessimo grande fiducia. Questo ha portato ai risultati e all’attuale posizione in classifica”
Dieci mesi fa iniziava il silenzio stampa e c’era anche una contestazione, oggi invece il clima è completamente opposto. Vi sentite responsabili di questo sogno?
“Percepiamo l’entusiasmo che finalmente è tornato in città. L’assenza del pubblico lo scorso anno ci è mancata tantissimo, spesso in casa facevamo più fatica del normale, mentre quest’anno il nostro stadio è un fortino. Grande merito va anche ai tifosi della curva. Si percepisce questo entusiasmo”
Dove si vede tra cinque anni?
“Non lo so, la mia mentalità è quella di dare il massimo e penso di avere ancora ampi margini di miglioramento. Il mio sogno è quello di giocare stabilmente in Serie A”.
Parliamo del prossimo impegno con la Carrarese
“La partita di Carrara è molto difficile pr diversi motivi. Andremo lì per vincere come facciamo sempre e ci faremo trovare pronti in un ambiente comunque particolare perché le tifoserie sono amiche, ma resta un derby”.
Come si prepara mentalmente una partita?
“Abbiamo un allenatore che non permette cali di tensione e intensità. Abbiamo una squadra di 25 giocatori che possono giocare senza problemi. Ognuno ha i suoi metodi di stemperare la tensione. Per quanto mi riguarda arrivo sempre abbastanza tranquillo alle gare e cerco di fare le cose che faccio sempre”.
Come gestisce la sua vita privata e quella ‘pubblica’?
“Cerco sempre di separare le due cose, sono due cose distinte per me. Sono una persona riservata”.